Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Colombo: Reggiana fuori la personalità
Stasera (20.30) il posticipo con la Giana Erminio Siega ha recuperato. Giannone pronto all’esordio
C'è stato tempo e modo per assorbire il contraccolpo dei due rigori sbagliati a Piacenza con un pareggio che ha lasciato delusione, amarezza e la sensazione di un'occasione persa più che di un punto guadagnato. Ragion per cui, la Reggiana cerca una reazione forte e decisa nel posticipo di stasera al Città del Tricolore contro la Giana Erminio, che a sorpresa in classifica ha due punti più dei granata. «Lo sappiamo che di facile non c'è niente e che i valori in questo girone durissimo vanno scoperti partite per partita - dice Alberto Colombo -. Noi dobbiamo ripartire dalle prestazioni che ci sono state con Pro Piacenza e Lumezzane. Stiamo facendo buone cose, però raccogliamo poco e sicuramente meno di quanto ci meritiamo. Voglio vedere le cose positive, come l'ultima prova della squadra al Garilli, e non intendo colpevolizzare nessuno per i rigori sbagliati. E' un peccato, abbiamo giocatori di personalità. Lavoriamo su tutto ma certe situazioni vanno superate sul campo senza fare processi Cerchiamo di dare continuità al nostro modo di giocare. A Piacenza siamo andati meglio che a Lumezzane dove avevamo vinto. L'atteggiamento propositivo c'è». L'allenatore gestisce una partenza di campionato che poteva dare riscontri migliori dal pareggio col Padova al colpo di Lumezzane e l'opportunità mancata a Piacenza per gli episodi che hanno girato contro. Oggi Colombo si aspetta di più, e soprattutto si aspetta che lo stadio amico torni a essere la roccaforte di sempre. «Dipende molto da noi - riprende Colombo -, sappiamo cosa fare. Loro hanno giocatori di livello, specie in attacco, e sono un gruppo bene affiato».
ECCO GIANNONE. E' passato lo spavento per le condizioni di Nicholas Siega, che ha superato un affaticamento muscolare, mentre si confida nel pieno recupero Alessandro Spanò dopo una seconda botta in allenamento. La vera novità è la presenza in panchina di Luca Giannone che torna abile e arruolato pronto a esordire in campionato a partita in corso. Sicuramente Colombo è deciso a giocare tutte le proprie carte a disposizione, specie al Città del Tricolore dove gli avversari si presentano guardinghi e decisi a sfruttare gli spazi che i granata concedono nel fare la partita. Giannone può tornare utilissimo per scardinare la difesa. Restano fuori, invece, Pesenti e Rampi che devono seguire uno specifico programma di riabilitazione. IL COMPLEANNO. Festa di compleanno nel ricordo del 25 settembre 1919 quando nacque l'Ac Reggiana. Nessuno dimentica gli albori, quando Saverino Taddei nel centro storico di Reggio Emilia si fece promotore della fusione tra il Reggio Foot-Ball&Cricket Club e l'Audace Reggio. La scelta del granata, voluta da "Umberloun" (il soprannome di Taddei, si lega al ricordo del Torino dove lo stesso Taddei aveva giocato.
POOLGRANATA. L'entusiasmo si avverte forte attorno alla Reggiana come confermano le continue adesioni al Pool Granata che chiama a raccolta imprenditori, professionisti e attività commerciali per rafforzare il progetto sportivo. Lo Studio Galaverni ha appena deciso di ribadire il proprio impegno a sostegno del club ambizioso e circondato da passione autentica.
Alberto Colombo, 41 anni, allenatore della Reggiana
Lo Studio Galaverni, fondato nel 1925, ha raccolto con entusiasmo l'appello del presidente Compagni. «La Reggiana ti fa soffrire, arrabbiare, ma rimarrà sempre un eterno amore», dice Romeo Antonio Galaverni, che stasera vuole festeggiare con la vittoria questo rinnovato sodalizio.
REGGIANA-GIANA (20.30)
REGGIANA (4-3-3): Perilli; Mogos,
Spanò, Sabotic, Frascatore; Bruccini, Maltese, Angiulli; Nolè, Arma, Siega. A disp.: Rossini, Castellana, De Biasi, Di Nicola, Rampi, Parola, Bartolomei, Ceccarelli, Danza, Loi, Meleleo, Giannone. All.: Colombo. GIANA (4-4-1-1): Paleari; Perico, Polenghi, Montesano, Solerio; Rossini, Marotta, Biraghi, Augello; Gasbarroni; Bruno. A disp.: Sanchez, Sosio, Bonalumi, Costa, Grauso, Pinto, Sanzeni, Brambilla, Cogliati, Romanini, Perna. All.: Albè. Arbitro: Amabile di Vicenza (GalettoSartori)
Il calcio ha un tesoro inestimabile nei suoi tifosi. In oltre settemila hanno spinto il Catania a completare l’azzeramento della penalizzazione - opera rifinita in appena tre partite - con un’altra gara da recuperare che potrebbe ridurre il gap dalla vetta del girone C dove brilla il triumvirato di Paganese, Benevento e Casertana. Già, va preso atto che fra chi è a caccia di un posto al sole c’è anche la brigata Pancaro. Definire difficile l’avventura rossazzurra è poco. Partire da una situazione societaria praticamente rasa al suolo, dovendo costruire tutto, staff dirigenziale, tecnico, parco giocatori, sa di impresa epica. Eppure ai tifosi etnei, ingiustamente colpiti nella loro passione - il che non mette in dubbio la necessità della sanzione - la divinità che regola le sorti del pallone ha deciso di offrire una compensazione: ora possono crederci a Catania.
Possono crederci anche a Teramo, altra squadra costretta per vicende extra campo a scendere di categoria, nel caso specifico da quella B appena conquistata. Anche se, nel gruppo B, c’è una meravigliosa Spal che vola indisturbata, a pieno regime, con già cinque punti in più rispetto alla coppia seconda, Pisa e Rimini, il tutto in appena 4 giornate anche se va ricordato che c’è un Teramo-Pisa da recuperare. Nel Teramo, oltre al plauso da conferire alla tifoseria biancorossa, c’è un signore che di nome fa Vincenzo Vivarini il quale, dopo la prodezza della passata stagione, avrebbe potuto monetizzare altrove cotanto successo. E invece non soltanto non ha abbandonato il Teramo in B ma lo ha tenuto con sé persino nel ritorno in Lega Pro.
Catania e Pancaro, Teramo e Vivarini: è il calcio che riconcilia con il bene, il giusto, con la passione, col rispetto delle regole e della gente che paga un biglietto. Sarà un bel campionato, con simili protagonisti. Che non sono unici. Per esempio, il Bassano caduto nella finale playoff dello scorso torneo, ha arpionato la vetta del girone A e si ritrova a una incollatura il Pavia, rivale noto, ma occhio alla Reggiana. Nel gruppo B si aspettano gli acuti del Siena, nel C Lecce e Messina possono infastidire qualsiasi candidata per la zona nobile della classifica. Insomma, è tornato il calcio giocato, e quanto è bello.