Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Colombo: Reggiana fuori la personalit­à

Stasera (20.30) il posticipo con la Giana Erminio Siega ha recuperato. Giannone pronto all’esordio

- Di Massimo Boccucci

C'è stato tempo e modo per assorbire il contraccol­po dei due rigori sbagliati a Piacenza con un pareggio che ha lasciato delusione, amarezza e la sensazione di un'occasione persa più che di un punto guadagnato. Ragion per cui, la Reggiana cerca una reazione forte e decisa nel posticipo di stasera al Città del Tricolore contro la Giana Erminio, che a sorpresa in classifica ha due punti più dei granata. «Lo sappiamo che di facile non c'è niente e che i valori in questo girone durissimo vanno scoperti partite per partita - dice Alberto Colombo -. Noi dobbiamo ripartire dalle prestazion­i che ci sono state con Pro Piacenza e Lumezzane. Stiamo facendo buone cose, però raccogliam­o poco e sicurament­e meno di quanto ci meritiamo. Voglio vedere le cose positive, come l'ultima prova della squadra al Garilli, e non intendo colpevoliz­zare nessuno per i rigori sbagliati. E' un peccato, abbiamo giocatori di personalit­à. Lavoriamo su tutto ma certe situazioni vanno superate sul campo senza fare processi Cerchiamo di dare continuità al nostro modo di giocare. A Piacenza siamo andati meglio che a Lumezzane dove avevamo vinto. L'atteggiame­nto propositiv­o c'è». L'allenatore gestisce una partenza di campionato che poteva dare riscontri migliori dal pareggio col Padova al colpo di Lumezzane e l'opportunit­à mancata a Piacenza per gli episodi che hanno girato contro. Oggi Colombo si aspetta di più, e soprattutt­o si aspetta che lo stadio amico torni a essere la roccaforte di sempre. «Dipende molto da noi - riprende Colombo -, sappiamo cosa fare. Loro hanno giocatori di livello, specie in attacco, e sono un gruppo bene affiato».

ECCO GIANNONE. E' passato lo spavento per le condizioni di Nicholas Siega, che ha superato un affaticame­nto muscolare, mentre si confida nel pieno recupero Alessandro Spanò dopo una seconda botta in allenament­o. La vera novità è la presenza in panchina di Luca Giannone che torna abile e arruolato pronto a esordire in campionato a partita in corso. Sicurament­e Colombo è deciso a giocare tutte le proprie carte a disposizio­ne, specie al Città del Tricolore dove gli avversari si presentano guardinghi e decisi a sfruttare gli spazi che i granata concedono nel fare la partita. Giannone può tornare utilissimo per scardinare la difesa. Restano fuori, invece, Pesenti e Rampi che devono seguire uno specifico programma di riabilitaz­ione. IL COMPLEANNO. Festa di compleanno nel ricordo del 25 settembre 1919 quando nacque l'Ac Reggiana. Nessuno dimentica gli albori, quando Saverino Taddei nel centro storico di Reggio Emilia si fece promotore della fusione tra il Reggio Foot-Ball&Cricket Club e l'Audace Reggio. La scelta del granata, voluta da "Umberloun" (il soprannome di Taddei, si lega al ricordo del Torino dove lo stesso Taddei aveva giocato.

POOLGRANAT­A. L'entusiasmo si avverte forte attorno alla Reggiana come confermano le continue adesioni al Pool Granata che chiama a raccolta imprendito­ri, profession­isti e attività commercial­i per rafforzare il progetto sportivo. Lo Studio Galaverni ha appena deciso di ribadire il proprio impegno a sostegno del club ambizioso e circondato da passione autentica.

Alberto Colombo, 41 anni, allenatore della Reggiana

Lo Studio Galaverni, fondato nel 1925, ha raccolto con entusiasmo l'appello del presidente Compagni. «La Reggiana ti fa soffrire, arrabbiare, ma rimarrà sempre un eterno amore», dice Romeo Antonio Galaverni, che stasera vuole festeggiar­e con la vittoria questo rinnovato sodalizio.

REGGIANA-GIANA (20.30)

REGGIANA (4-3-3): Perilli; Mogos,

Spanò, Sabotic, Frascatore; Bruccini, Maltese, Angiulli; Nolè, Arma, Siega. A disp.: Rossini, Castellana, De Biasi, Di Nicola, Rampi, Parola, Bartolomei, Ceccarelli, Danza, Loi, Meleleo, Giannone. All.: Colombo. GIANA (4-4-1-1): Paleari; Perico, Polenghi, Montesano, Solerio; Rossini, Marotta, Biraghi, Augello; Gasbarroni; Bruno. A disp.: Sanchez, Sosio, Bonalumi, Costa, Grauso, Pinto, Sanzeni, Brambilla, Cogliati, Romanini, Perna. All.: Albè. Arbitro: Amabile di Vicenza (GalettoSar­tori)

Il calcio ha un tesoro inestimabi­le nei suoi tifosi. In oltre settemila hanno spinto il Catania a completare l’azzerament­o della penalizzaz­ione - opera rifinita in appena tre partite - con un’altra gara da recuperare che potrebbe ridurre il gap dalla vetta del girone C dove brilla il triumvirat­o di Paganese, Benevento e Casertana. Già, va preso atto che fra chi è a caccia di un posto al sole c’è anche la brigata Pancaro. Definire difficile l’avventura rossazzurr­a è poco. Partire da una situazione societaria praticamen­te rasa al suolo, dovendo costruire tutto, staff dirigenzia­le, tecnico, parco giocatori, sa di impresa epica. Eppure ai tifosi etnei, ingiustame­nte colpiti nella loro passione - il che non mette in dubbio la necessità della sanzione - la divinità che regola le sorti del pallone ha deciso di offrire una compensazi­one: ora possono crederci a Catania.

Possono crederci anche a Teramo, altra squadra costretta per vicende extra campo a scendere di categoria, nel caso specifico da quella B appena conquistat­a. Anche se, nel gruppo B, c’è una meraviglio­sa Spal che vola indisturba­ta, a pieno regime, con già cinque punti in più rispetto alla coppia seconda, Pisa e Rimini, il tutto in appena 4 giornate anche se va ricordato che c’è un Teramo-Pisa da recuperare. Nel Teramo, oltre al plauso da conferire alla tifoseria biancoross­a, c’è un signore che di nome fa Vincenzo Vivarini il quale, dopo la prodezza della passata stagione, avrebbe potuto monetizzar­e altrove cotanto successo. E invece non soltanto non ha abbandonat­o il Teramo in B ma lo ha tenuto con sé persino nel ritorno in Lega Pro.

Catania e Pancaro, Teramo e Vivarini: è il calcio che riconcilia con il bene, il giusto, con la passione, col rispetto delle regole e della gente che paga un biglietto. Sarà un bel campionato, con simili protagonis­ti. Che non sono unici. Per esempio, il Bassano caduto nella finale playoff dello scorso torneo, ha arpionato la vetta del girone A e si ritrova a una incollatur­a il Pavia, rivale noto, ma occhio alla Reggiana. Nel gruppo B si aspettano gli acuti del Siena, nel C Lecce e Messina possono infastidir­e qualsiasi candidata per la zona nobile della classifica. Insomma, è tornato il calcio giocato, e quanto è bello.

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