Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Guiggi & Diouf: «Diamo sempre il massimo»

- Di Leandro De Sanctis di Carlo Selli ROTTERDAM

(25-22, 25-22, 25-20) ITALIA: Lo Bianco 2, C. Bosetti 9, Guiggi 12, Diouf 20, Del Core, Chirichell­a 8. Libero: De Gennaro. L. Bosetti 8. N.e: Sorokaite, Malinov, Arrighetti, Tirozzi, Sansonna e Centoni. All. Bonitta CROAZIA: Usic 10, Barun 10, Topic 11, Poljak 12, Grbac 2, Milos 2. Libero: Bozicevic. Fabris 3, Brcic, Cutuk. N.e: Burazer, Klaric. All. Vercesi ARBITRI: Blyaert (Bel) e Huhtaniska (Fin). Durata Set: 29’, 30’, 29’ Le cifre - ITALIA: 3 battute sbagliate, 4 ace (2 Lucia Bosetti), 14 muri (6 Guiggi, 5 Chirichell­a, 2 Caterina Bosetti), 13 errori. Ricezione positiva 57%, perfetta 38%, attacco 40%. CROAZIA: 5 battute sbagliate, 3 ace, 10 muri (7 Poljak), 17 errori. Ricezione positiva 43%, perfetta 32%, attacco 32%. L’Italvolley si ritrova, supera di slancio e in maniera convincent­e la Croazia a Rotterdam, guadagnand­o la possibilit­à di sfidare la Russia nei quarti di finale degli Europei, evitando l’immediato e mesto ritorno a casa.

C’era un filo d’inquietudi­ne dopo la serataccia vissuta contro l’Olanda padrona di casa, ma alla fine le ragazze italiane hanno saputo affrontare ottimament­e lo stress del dentro o fuori, denunciand­o un po’ di imbarazzo fino a metà del primo set, per poi acquistare scioltezza e chiudere addirittur­a in tre soli set la sfida, in ogni caso combattuta.

Come un orologio svizzero, l’Italia ha impiegato esattament­e 29 minuti per aggiudicar­si ciascuno dei tre parziali, ma non è stata certo una vittoria facile. Nel senso che la Croazia ci ha provato, aggrappand­osi come sempre alla Poljak regina dei muri (8 punti) e tenendo testa (anzi, talvolta mettendola avanti alle nostre) ad una Nazionale che ha mostrato ben altra pasta rispetto alla partita di lunedì sera. LA RICEZIONE. Non c’è niente da fare, quando la ricezione fa il suo dovere, come ieri con le due sorelle Bosetti - Caterina (subito titolare) e Lucia (subentrata a capitan Del Core) - il gioco azzurro è tutta un’altra cosa, grazie alla felice vena di Eleonora Lo Bianco che quando ha la palla in mano sa scegliere il modo migliore per chiamare in causa le sue attaccanti. In particolar­e va ricordato il bagher con cui, spalle alla rete, da posto 1, ha alzato il pallone che lucia Bosetti ha trasformat­o nel 21-19 del set conclusivo, consentend­o all’Italia di scrollarsi di dosso le tenaci e irriducibi­li croate.

IL CENTRO. Ha ripreso a funzionare il gioco delle centrali, molto brave sia a muro che in attacco, in particolar­e Martina Guiggi che ha chiuso con 6 muri e un 6 su 8 offensivo. Brava anche Cristina Chirichell­a, che ha giocato facendo sentire la sua presenza con i 5 punti a muro (anche se ha attaccato poco: 3 su 5). E si è difeso molto.

Della pulizia della ricezione si è giovata anche Valentina Diouf, alla quale la palleggiat­rice azzurra Lo Bianco ha affidato quasi la metà dei palloni da attaccare. E Valentina è risultata la migliore marcatrice con 20 punti, 1 punto e il 41% di realizzazi­one (19 su 46). Martina Guiggi ha sfoderato un’altra prestazion­e brillantis­sima, dando il colpo di grazie alle speranze croate: «Abbiamo dato il massimo, mettendoci tutto soprattutt­o a livello di energia e grinta. Dovevamo svegliarci e ci siamo riuscite. Dopo il ko contro l’Olanda l’imperativo era lottare sino alla fine per non abbandonar­e gli Europei e penso che miglior risposta non ci potesse essere.Con la Russia sarà sicurament­e un’altra battaglia: bisognerà metterci assolutame­nte la stessa energia e continuità nel gioco»

Anche Marco Bonitta, il ct azzurro, è soddisfatt­o: «Mi è piaciuta molto la squadra, soprattutt­o per come ha saputo gestire la pressione. Sapevamo di essere favoriti e siamo entrati in campo con il giusto atteggiame­nto, determinat­i a chiudere la gara 3-0. In ogni finale di set siamo sempre arrivati a contatto con le nostre

Buona prova corale: gran regia e Diouf scatenata, stavolta funzionano difesa e ricezione

Alle croate non basta la Poljak Guiggi e Chirichell­a padrone al centro (11 muri in due)

avversarie, ma con calma e sangue freddo abbiamo scavato ogni volta il break decisivo che ci ha permesso di vincere. Penso che la determinaz­ione abbia fatto la differenza, le ragazze avevano la giusta tensione emotiva, anche perché reagire al 3-0 subito contro l’Olanda non era affatto semplice. Contro la Russia sarà durissima. Per metterla in difficoltà dovremo battere meglio e sfruttare qualche occasione in più su palla alta. C’è la consapevol­ezza che giocando bene ce la possiamo fare»

Realizzatr­ice implacabil­e, Valentina Diouf è stata una spina nel fianco della Croazia: «Sono contentiss­ima sia della mia prestazion­e che di quella di tutta la squadra. Vittoria voluta fortemente da tutto il gruppo. In questo momento mi sento molto bene, la condizione sta crescendo sempre di più e voglio continuare su questa strada. Per tutta la partita la Croazia ha provato a metterci in difficoltà, ma noi non ci siamo fatte intimorire e con carattere abbiamo imposto il nostro ritmo. Contro la Russia servirà una grande prestazion­e, tutte dovremo dare il cento per cento»

Eleonora Lo Bianco, la forza dell’esperienza: «Sono davvero felice di questo successo. Siamo state brave a tenere sempre sotto di noi la Croazia, non dandole opportunit­à di prendere ritmo, penso che questa sia stata una delle chiavi principali della nostra vittoria. Prima della partita ho parlato con le mi compagne e ho detto di giocare più tranquille, senza fare drammi in caso di errori. Dobbiamo stare serene e ritrovare le nostre convinzion­i»

Lo Bianco: «Felice per questo successo Restiamo serene» Il ct Bonitta: «Mi è piaciuta la squadra»

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GALBIATI-GC Il sorriso di Cristina Chirichell­a, 22 anni

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