Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
IL VOLO Comanda Firenze Viola belli e primi
Un rigore di Ilicic (espulso Paletta), Borja e Verdù lanciano una super Fiorentina: ora è lassù da sola
MARCATORI: 5’ pt Ilicic su rigore, 33’ pt Borja Valero, 45’ st Verdù. ARBITRO: Massa di Imperia 5. Arbitri d’area: Gavillucci e La Penna. Guardalinee: Di Liberatore e Posado. Quarto uomo: Stallone. ASSIST: Bernardeschi, Kalinic. ESPULSI: 5’ pt Paletta (A). AMMONITI: Masiello (A), Toloi (A) . NOTE: spettatori paganti 4.869, incasso 89.986 euro, abbonati 20.775, quota di 426.620 euro. Angoli: 7-4 per la Fiorentina. Recupero: 1’ pt , 3’ st. Sola, in testa, come non succedeva dal 1998. Regina viola e proprio nell’anno in cui pareva costretta a ridurre le proprie ambizioni. Mai previsione fu meno azzeccata. Perché forse sottovalutare Paulo Sousa era stato l’errore degli errori. Perché è l’allenatore che pare sommare Trapattoni, la sua logica e la sua capacità di allestire grandi squadre, e il «prestigiatore» Terim, l’uomo che aveva convinto la nazionale turca di essere forte come quella tedesca. Sousa per adesso ha convinto «solo» la Fiorentina di essere la più forte del nostro campionato. E così
i viola giocano da grande.
Meno belli del recente passato? Forse, ma quanta intelligenza tattica, quanta motivazione, quanta consapevolezza del proprio ruolo. Soli, dove la solitudine è assolutamente quella dei numeri primi. Fiorentina lassù in classifica, che va avanti come fosse uno schiacciasassi. Vince sempre o quasi, vince bene, vince netto. Nelle ultime tre gare undici gol. E Sousa cambia gli uomini della rosa uno dopo l’altro e il prodotto spesso non cambia. Ieri la gara l’ha decisa Kuba, polacco che pareva sul viale del tramonto e che invece si sta ritrovando come fosse un ragazzino. Lui ha provocato rigore ed espulsione (con giallo sul nome del condannato), ma protagonisti assoluti della gara sono stati gli uomini di classe della squadra viola. Ilicic che ha segnato il calcio di rigore, Borja Valero che ha segnato il raddoppio, Bernardeschi che ha fatto ricordare il ragazzo che giocava guardando le stelle. Il cielo di Firenze ha avvolto tutto come un pacco regalo. E’ stato il... Natale di una città che si rifiuta sempre di smettere di sognare. E l’Atalanta? Stordita dal doppio
FIORENTINA
ATALANTA Il tecnico ha ancora cambiato giocatori mettendo dentro Bernardeschi E non ha sbagliato
colpo, rigore-espulsione, ha poi assistito al trionfo viola. Niente poteva fare, niente ha fatto. Poi tutti a letto, per una notte dolce e morbida per i fiorentini.
LE PREMESSE. Vincere, per scattare in testa, da soli, per guardare tutti dall’alto in basso. Quando la Fiorentina entra in campo per affrontare l’Atalanta, l’Inter è già stata fermata dalla Samp e il Torino è stato già sconfitto dal Carpi. Sousa e i suoi ragazzi sanno già che la vittoria vorrebbe dire: soli in testa. Un vantaggio? Un peso psicologico? Il Franchi freme, tutti hanno lo stesso dubbio.
Sousa comunque le sue scelte le aveva già fatte. Kalinic punta, con Bernardeschi ad aiutarlo, con Kuba e Ilicic. Difesa a tre, sulla fascia a centrocampo anche Alonso tolto dalle incombenze da difensore centrale. Obbligatorio vincere. L’Atalanta non intende assolutamente fare la parte della... vittima predestinata. Anche perché un risultato positivo la metterebbe nel regno delle rivelazioni. Reja ha centrale ovviamente Denis, con lui Maxi Moralez e Gomez. Un ritorno a Firenze, Kurtic.
LA BATTAGLIA. E i viola iniziano la battaglia «picchiando» subito duro. Minuto 4': Kuba si lancia in una selva di avversari, Gomez lo ferma, ma l’arbitro non ha un dubbio: rigore per i viola. Non solo, rosso per Paletta. Perché? Sbaglio di persona? Proteste? Reja deve cambiare tutto e per farlo deve fare uscire Kurtic. Intanto dal dischetto batte Ilicic e mette dentro. I viola solo soli, in fuga. Atalanta in dieci, i viola insistono. Minuto 10 e Borja Valero con deviazione colpisce anche il palo. Al 25' l’Atalanta nonostante sia in dieci mette in difficoltà i viola. Sbaglia Borja Valero e Maxi Moralez, grazie anche a Denis, si trova solo davanti a Tatarusanu: il rumeno si supera e devia. I viola continuano ad attaccare, al minuto 33' segnano ancora. L’azione parte dal martellante Badelj, è perfezionata dal talentuoso Bernardeschi che mette Borja Valero solo davanti a Sportiello, tocco dello spagnolo sul portiere in uscita e 2-0. Nella ripresa i viola cercano il terzo gol con continuità, ma senza foga, lancio di Badelj e Kalinic sfiora il golchiusura. Che segna invece, su splendido assist di destro di Kalanici, proprio l’ex oggetto misterioso Verdù, al primo centro in Italia. Ultima invenzione del mago portoghese. La Fiorentina ha beneficiato ieri del terzo rigore in questa stagione: nessun’altra squadra ne ha avuti di più. E dal 2012-13, la Viola ha potuto tirare 32 rigori, un record nei cinque campionati europei principali.
GOL DI BORJA VALERO
Lo spagnolo Borja Valero ha segnato il decimo gol in serie A (è a Firenze dal 2012): non segnava da dicembre 2014 contro il Cesena (21 gare a secco). Ieri ha mandato al tiro 11 volte un compagno: è record in questa serie A.