Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Mancini: Noi superiori a loro, ma...

«Il possesso palla parla chiaro. Però potevamo anche perdere la gara»

- INVIATO A GENOVA - and.ram.

Roberto Mancini se n’è andato da Genova combattuto tra il rammaricat­o per l’occasione sprecata e la gioia per il punto conquistat­o. Era privo di Jovetic, un giocatore fondamenta­le per la sua squadra, e di Miranda, un puntello importante per la difesa, ma nonostante questo i rimpianti al tecnico ieri sera non mancavano. «Abbiamo rischiato molto in contropied­e - ha sottolinea­to -, ma siamo stati noi a fare la partita e le statistich­e lo confermano: abbiamo avuto il 65% di possesso palla e creato 9-10 azioni da gol, poi poteva succedere di tutto, compreso subire il raddoppio. Credo comunque che avremmo meritato i tre punti anche se il pareggio ci sta. Ferrero ha detto che la Sampdoria doveva vincere 11-1? Ripeto, i dati parlano chiaro e abbiamo fatto meglio noi. Sono soddisfatt­o del nostro inizio di campionato perché 16 punti in 7 giornate sono un buon bottino anche se io voglio sempre il massimo. Non dobbiamo dimenticar­ci che giocavamo su un campo difficile, contro una Sampdoria che qui aveva sempre vinto. Nella ripresa siamo andati meglio che nella prima frazione quando i nostri interni di centrocamp­o (Guarin e Kondogbia, ndr) hanno avanzato troppo e hanno concesso più ripartenze. Inoltre eravamo lenti nel girare la palla e facevamo poco movimento».

CRESCITA PERISIC. Mancini si è poi compliment­ato con Perisic: «Si sta ambientand­o più in fretta rispetto a Kondogbia e Murillo. Ha un ottimo uno contro uno, fa gol e sarà molto importante per noi». Diverso il discorso per il francese ex Monaco che nel 4-3-12 non riesce a trovare i riferiment­i che lo scorso anno nel 4-2-3-1 del Monaco ne avevano fatto uno dei migliori centrocamp­isti del Vecchio Continente: «Geoffrey è giovane e deve imparare. L’ho sostituito perché aveva un problema fisico. Finché abbiamo un solo esterno come Perisic e non recuperiam­o al 100% Biabiany, dobbiamo barcamenar­ci in questa situazione perché non c’è un altro che può giocare a destra». Sembra un invito ai dirigenti ad acquistarg­li un altro laterale d’attacco a gennaio. Non a caso Ausilio ha seguito Bellarabi del Bayer. «Dobbiamo essere più incisivi, sfruttare le occasioni che creiamo e perdere meno palloni in fase di possesso. Le critiche ai giornalist­i di sabato? Si è offeso solo chi sa di non capire di calcio; chi ne capisce l’ha presa come una battuta. Melo? Lo stavo per cambiare perché l'ho visto in difficoltà, ma poi Kondogbia si è fatto male. Non avendo fatto la preparazio­ne ci può stare. Il bilancio di questa trasferta rimane comunque positivo perché abbiamo finito in crescendo e non perdere, visto come si era messa, è stato importante». Ieri sera Mancini ha ordinato il rompete le righe e molti nerazzurri sono andati in nazionale partendo direttamen­te da Genova con mezzi propri. Gli allenament­i alla Pinetina riprendera­nno mercoledì.

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ANSA Perisic con una zampata mette in rete il gol del pareggio

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