Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

L’Imolese cerca spiegazion­i

Al «Galli» passa il Bellaria: cinque turni senza vittorie

- IMOLA

- Il veleno è nella coda, inteso come il risultato che ancora una volta condanna l'Imolese e ne enfatizza qualche limite di troppo. Ma se anche il Bellaria passa al "Galli", e se son diventate 5 le giornate senza vittorie, in casa rossoblù è tempo di guardarsi allo specchio. Uno shock il ko contro i giovani di Zanini, che sfruttano al meglio le amnesie dei padroni di casa e non lasciano scampo, ribadendo che a loro il ruolo di predestina­ti a un campionato di sofferenze calza a pennello, ma fino a un certo punto. Di sicuro da ieri sta peggio l'Imolese, che perde uno scontro diretto e riflette (pure tanto) sui motivi che hanno portato all'ennesima debacle.

OCCASIONI MANCATE. Il Bellaria ha badato a contendere e a ripartire, ma la trappola ha funzionato alla perfezione. Bardi sapeva che ci sarebbe stato da patire e penare: ha cercato di attendere il momento giusto per colpire, ma s'è ritrovato suo malgrado a dover inseguire, e a quel punto tutto è divenuto più complicato. Non è bastato un Ferretti ancora una volta in formato super: la doppietta del faro dell'attacco è servita solo ad aumentare i rimpianti, perché certo la difesa dei rivierasch­i s'è rivelata tutto, fuorché granitica. E proprio Ferretti ha provato per primo a far crollare le poche certezze dei biancoazzu­rri, con una bella conclusion­e da fuori che pure non ha trovato la porta. La risposta ospite è affdiata a Gagliardi che su calcio piazzato non inquadra lo specchio. È però l'Imolese a menare le danze, con Lolli che al 17' trova il gol ma viene fermato per posizione di fuorigioco. Tutto lascia presagire che saranno i rossoblù a passare per primi: un'incornata violenta di Olivi trova Radchenko ben appostato sulla linea di porta e pronto per il salvataggi­o, quando Calderoni era ormai rassegnato al peggio. Capita così che tocchi al Bellaria trovare il gol: Gagliardi lascia partire un bel fendente dalla distanza e Lanzotti è sorpreso. La reazione imolese è però immediata: punizione dalla sinistra di Selleri, stacco di Ferretti che fa secco il diretto marcatore e non dà scampo al portiere ospite. Per quanto visto, ai rossoblù il pari va certamente stretto.

LUCE SPENTA. Ma non è un momento troppo fortunato per Bardi e i suoi ragazzi. La forza di volontà messa in campo per provare a mettere la freccia non sortisce l'effetto desiderato: Ferretto impegna Calderoni in uno dei rari momenti in cui riesce a liberarsi per concludere, Lolli ci prova da fuori ma senza fortuna. Il Bellaria agisce in pratica solo di rimessa, ma trova il modo per far male, con Russo che innesca Gagliardi che approfitta anche di un errato disimpegno di Lanzotti. La rabbia di Poesio frutta l'ennesima incompiuta sulla linea, con Amati che toglie la sfera destinata a finire in fondo al sacco quando già la panchina di casa s'era alzata per far festa. La beffa è atroce, anche perché in pieno recupero il neo entrato Santoni, sempre in contropied­e (e in che altro modo avrebbe potuto farlo?) firma il tris che chiude la contesa. Serve a poco il guizzo di Ferretti che illude ma non incide: la luce è ancora spenta dalle parti del "Galli".

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