Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Fischi e ko: Abramovich ora è stanco
Squadra in crisi, ma l’esonero di Mou costerebbe venti milioni
In Inghilterra lo chiamano “voto di fiducia”. E, si dice che - lungi dall’offrire supporto all’allenatore - non fa altro che presagire l’esonero del tecnico. Eppure sembra che sia stato proprio lo stesso Mourinho, in discussione con i vertici del club, a chiedere un comunicato ufficiale dopo i fischi di sabato a Stamford Bridge.
Il portoghese ha fatto appello all’unità dei Blues, ma al tempo stesso i segnali sono preoccupanti. Lo stesso Special One ha dichiarato che i suoi giocatori sono “fragili” e che si “squagliano” al minimo ostacolo. Parole insolite per uno che, anche nei momenti di difficoltà, ha quasi sempre difeso a spada tratta le sue truppe, dando piuttosto la colpa alla stampa, agli arbitri e talvolta, come si e’ visto, pure all’Unicef. Il gioco latita, ma del resto non è cambiato molto dalla seconda metà della scorsa stagione. Lo spartiacque alla ventiduesima giornata e quei cinque gol rifilati allo Swansea. Fino a quel momento i punti in Premier erano 52 in 22 partite, con 51 gol fatti e 19 subiti. Da allora, inclusa questa stagione, sono 43 in 24 partite, 34 gol e 30 subiti.
POCHI ALIBI. Perdere il portiere Courtois è stato pesante, certo, ma la riserva Begovic è sembrata essere all’altezza. In difesa, il serbo Ivanovic ha subito un fortissima involuzione e molti si chiedono perchè Mourinho insista ancora con lui, invece di riportare Azpilcueta a destra. Il motivo pare essere