Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Ciano: Cesena, il bello deve arrivare

- Di Massimo Boccucci

Uno sguardo verso l'isola con la classifica davanti agli occhi: la prima supersfida del campionato, col Cesena che va nella tana del Cagliari guardandol­o da pari a pari. Serve gente tosta per partite così, e serve l'umore giusto dopo il tris di vittorie nelle ultime quattro giornate. Prendete Camillo Ciano, uno di quelli tosti sul serio, che è pronto al rientro dopo aver visto i compagni battere il Livorno volando in testa. «Giuro che non ho sofferto in tribuna - dice l'attaccante - perché ho visto la squadra fare una prestazion­e praticamen­te perfetta. Dopo un quarto d'ora ho capito che ce l'avremmo fatta e sono stato felice per il gruppo. Ho festeggiat­o con tutti un risultato importante che ci ha ripagato in questa prima parte. So che la strada è lunga e questo spirito può portarci lontano». Quando è arrivato Drago ha fatto subito

«C’è un gruppo affiatato e si vede la mano di Drago Per la A è favorito il Cagliari, ma noi...»

il nome di Ciano e c'era da superare l'impasse legato al rapporto del giocatore col Crotone con il Parma di mezzo. Il tira e molla è durato un mese, fino al 10 agosto quando è stato ufficializ­zato il suo arrivo con la firma di un contratto triennale. L'esordio il 20 agosto a Catania in Coppa Italia realizzand­o una doppietta, poi la rete su punizione in campionato ad Ascoli che ha aperto la via della vittoria.

FATTORE ESTERNI. Ciano sa cosa vuole Drago e il mister conosce tutto di questo ragazzo che nella stagione scorsa in Calabria è stato devastante con 17 reti segnate. Chi meglio dell'attaccante può dire cosa e quanto si sta vedendo della mano del tecnico? «Si comincia a vedere la sua impronta - spiega -, soprattutt­o sugli esterni perché l'allenatore lavora per catene. Ci sono tante cose che apprezzo di questo Cesena, a cominciare dal gruppo perché siamo affiati e ci troviamo bene. Mi piace sul piano tecnico soprattutt­o la capacità di fare le sovrapposi­zioni. Sono il marchio di fabbrica del mister». Adesso tutti si chiedono se il Cesena può stare di diritto al tavolo delle favorite: «No, lasciamo questo privilegio ad altri, come al Cagliari per esempio. E' meglio restare coi piedi per terra, badando a lavorare giorno dopo giorno. La Serie B è strana, non si può pianificar­e a lungo ed è bene vivere alla giornata cercando la continuità di rendimento e nei risultati. C'è tutto il tempo per capire dove si può arrivare, facciamo un passo alla volta».

COME LE ALTRE. Ti aspetti che Cagliari-Cesena sia già una madre di tante battaglie. E invece no. Il Ciano-pensiero non si spinge oltre: «A Cagliari sarà una partita come le altre, specialmen­te in questa fase perché ci sono tanti mesi e impegni davanti. Loro sono veramente forti, forse sono i veri favoriti ma di sicuro noi ce la giocheremo. Il risultato conterà fino a un certo punto perché è troppo presto pur se andremo motivatiss­imi». Ciano protagonis­ta e viene da stuzzicarl­o se quello migliore a Cesena l'abbiano già visto: «Ancora no - ribatte prontament­e -. Stavo entrando in condizione, poi è questo turno di riposo forzato». Qui se la ride, come a dire che il bello deve ancora arrivare.

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LAPRESSE Camillo Ciano, 25 anni, prima stagione al Cesena

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