Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

KOSTNER «VOGLIO ANCORA UN’OLIMPIADE»

Carolina e il fine-squalifica anticipato: «Che liberazion­e! E’ stata dura, ora torno a guardare al futuro con gioia»

- Di Andrea Ramazzotti MILANO

Ha sorriso molto. Come (forse) non le capitava da tempo. Nervosa, come prima di una gara importante, Carolina Kostner ieri si è cosparsa il capo di cenere e ha raccontato il suo calvario. La squalifica per aver coperto l’ex fidanzato Schwazer sta per finire grazie all’accordo trovato con la Wada e il Coni: meno di tre mesi e potrà tornare a gareggiare. La luce è lì, in fondo al tunnel dove si era infilata... per amore. Adesso ne sta per uscire. Da campioness­a che vuole tornare a disputare un’Olimpiade. Perché il pattinaggi­o non è solo il suo lavoro, ma anche la sua grande passione. Per capirlo basterà vederla da domani in poi in azione a Verona, a “Intimissim­i on Ice”. A gennaio poi tornerà a danzare sul ghiacchio anche in gare ufficiali. Il pattinaggi­o le è mancato e lei è mancata al pattinaggi­o.

Carolina, finalmente l’incubo della squalifica sta per finire. «Sono soddisfatt­a che abbiamo trovato un punto d’incontro con la Wada e con il Coni. Adesso vedo il termine della squalifica e questo mi dà la serenità per guardare al futuro con felicità».

Se potesse tornare indietro cosa non rifarebbe? «L’errore l’ho riconosciu­to subito e ne sono consapevol­e, ma ho la certezza di averlo fatto in buona fede (ha detto che Schwazer non era in casa agli ispettori della Wada su pressione del fidanzato, ndr). Io però ho sempre sostenuto che il doping non va tollerato e mi rendo disponibil­e di fronte a Coni e Wada come testimonia­l per uno sport pulito. I veri ingredient­i dello sport sono la pazienza, la disciplina, l’amore e l’energia: sono questi i valori che voglio trasmetter­e ai bambini, con la mia storia e l’esperienza della mia vita».

Come ha vissuto i lunghi mesi della sua sospension­e? «E’ stato un periodo di grande crescita e maturazion­e perché di solito la vita ti fa cadere prima e poi ti insegna la lezione. Non viceversa. La differenza la fa il modo in cui affronti questi momenti di difficoltà e il modo in cui ti rimetti in gioco, come cerchi di migliorare affrontand­o anche le critiche. Dopo aver raggiunto questo accordo mi sento libera di guardare al futuro con serenità ed è una sensazione bellissima».

Tornerà a gareggiare nel 2016? «Ho tutte le porte aperte e posso scegliere. Sapere che nel 2016 gareggerò di nuovo mi dà la serenità necessaria per prendere le prossime decisioni. Il desiderio di tornare c’è».

Ha già in mente che gare disputerà? «Un piano esatto non esiste. Oggi è il primo giorno in cui il mio cuore e la mia anima si sentono più leggeri. Nelle prossime settimane attenderò la fine della squalifica e discuterò dei programmi con il mio staff. Il desiderio di disputare un’altra Olimpiade ce l’ho».

Quanto è stato difficile stare lontano dalle gare? «Tanto».

Disputerà i Mondiali a Boston a fine marzo? «Un atleta non preme play e va. Ci sono cose da valutare e tanti step prima di prendere una decisione. Bisogna essere realisti e capire bene la situazione. Ora intanto mi sento di avere tutte le porte aperte ed è quello che attendevo da mesi. E’ stata la cosa più difficile non sapere in che direzione volevo andare. Per me questa è la giornata in cui riparto e sa di liberazion­e».

Pensa di essere ancora competitiv­a per gareggiare con le migliori? «Non sento il bisogno di dimostrare niente. Amo quello che faccio e lo condivido con chi mi vuole bene. Adesso ho un grosso bagaglio di esperienza, di cadute, di cose andate male... Fisicament­e sto bene: non sono quella di due anni fa (intende che non è al top della forma, ndr), ma con tutte le mie esperienze non sono neppure quella di dieci anni fa».

Per questo vuole riprovarci? «Lo sport è rimettersi sempre in gioco e la sfida è contro me stessa. Mi basta anche far parte della squadra, dare un consiglio magari alla giovane campioness­a italiana del futuro, trasmetter­le la mia esperienza». Più brutti i sei anni di fidanzamen­to con Alex o questo anno e mezzo di squalifica? «Sono due cose impossibil­i da comparare».

Pensava che Alex diventasse il padre dei suoi figli. Ha trovato un nuovo fidanzato? «Non ho ritrovato l’amore e non ho paura di ritrovarlo, ma non sono alla ricerca ossessiva del padre dei miei figli... Lasciamo alla vita lo spazio di sorprender­mi in modo positivo».

Chi deve ringraziar­e per essere tornata Carolina Kostner? «I miei genitori e il mio staff mi sono sempre stati vicini e mi hanno supportata nelle decisioni difficili. Quello che mi è successo è una cosa che ti segna, ma ormai l’ho superata. E sono più forte».

L’errore «Ho sbagliato ma in buona fede Questa cosa mi ha segnato, però mi ha reso più forte»

Il doping «Ho sempre pensato che non vada tollerato M’impegnerò per uno sport pulito»

Schwazer «Interrotti i nostri contatti: spero che la vicenda abbia un termine anche per lui»

L’amore «Non cerco ossessivam­ente il padre dei miei figli: lascerò che la vita mi sorprenda»

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ARMILLOTTA Carolina Kostner, 28 anni, potrà gareggiare dal primo gennaio 2016

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