Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Trattativa lunga un’intera estate «Così abbiamo chiuso la vicenda»
- La sanzione è passata da 16 a 21 mesi, ma il rientro è stato anticipato dal 16 maggio al 1º gennaio. In conferenza stampa accanto alla Kostner c’era Mario Gallavotti, avvocato della Figc e legale della pattinatrice in questa trattativa che ha portato all’accordo con Wada e Coni. E’ stato lui a spiegare perché, pur con un inasprimento della pena, Carolina potrà tornare sul ghiaccio in tempo per non perdere gli Europei di Bratislava (27-30 gennaio) e i Mondiali di Boston (30 marzo-2 aprile). «Quando ho incontrato la Kostner - ha raccontato Gallavotti - ho immediatamente capito che il suo primo obiettivo era tornare agli allenamenti e a gareggiare. Abbiamo individuato insieme un percorso e le ho spiegato che un appello di fronte al Tas di Losanna avrebbe avuto tempi lunghi e rischi (anche Wada e Coni si erano appellati chiedendo una squalifica più pesante, ndr). Ho prospettato a Carolina la retrodatazione della pena, una eventualità che è garantita dal codice antidoping della Wada quando il procedimento si protrae nel tempo per ragioni non imputabili all’atleta. Ho sondato questa possibilità e ho trovato disponibilità dalla procura antidoping del Coni e della Wada».
La discussione è durata tutta l’estate, ma alla fine l’accordo è stato trovato a metà strada, con la Wada che è scesa sotto di 3 mesi rispetto ai 24 che erano la richiesta minima. «Non c’è stata nessuna ammissione nuova perché i fatti sono già stati accertati grazie alle ammissioni precedenti di Carolina. L’accordo è stato inviato al Tas che ieri (lunedì, ndr) ha emesso un lodo con il consenso delle parti e ha pubblicato la decisione in nove pagine. La vicenda è chiusa».
ALLENAMENTI E STAFF. Dall’1 novembre, due mesi prima della squalifica, la Kostner potrà riprendere a tutti gli effetti gli allenamenti con la sua squadra. Non è escluso che a breve ci siano cambiamenti di uomini nello staff della campionessa di Bolzano.