Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Ieri si è fatto male Mancosu

- Di Fabio Garagnani

Macinare punti in casa contro le dirette concorrent­i è l'unica ricetta possibile nella lunghissim­a strada verso la salvezza. E lo stesso vale per la gara successiva di Carpi, quando lasciare tre punti a Sannino sarebbe oltremodo sanguinoso, sia per il Bologna che per Rossi. La società lo ha aspettato senza grosse pretese, ma ora il mister deve dimostrare ancora una volta di avere una dote che gli permette di portare sempre a casa la pagnotta. Che abbia radici tecniche o mentali, che sia frutto di esperienza o del semplice caso, non importa.

ORE 9.30

Il Bologna comincia il suo primo allenament­o a Casteldebo­le lontano da occhi indiscreti, la saga del lavoro a orte chiuse continua nonostante i risultati non confortino questa come altre scelte di costume calcistico dal sapore antiquato. Alle 15.30 seconda seduta. In questo caso davanti ai tifosi presenti nella tribunetta di Catseldebo­le. Solo in 16 agli ordini di Delio Rossi. Torna Destro, fuori Acquafresc­a e

infortunio a Mancosu.

ORE 17.00

Nella sede della Regione il presidente del CONI Giovanni Malagò intervenut­o alla presentazi­one del volume «Libro Bianco 2.0 Un piano per lo sport in Emilia Romagna» auspica uno stadio Dall’Ara rinnovato che possa candidarsi ad ospitare un girone del torneo di calcio nel caso l’Italia potesse organizzar­e le Olimpiadi del 2024. Giuseppe Sannino approfitta della sosta di campionato per plasmare il suo Carpi. Allo Sportni Park di Nova Gorica, i biancoross­i hanno superato per 1-0 la squadra locale, che di Emilia se ne intende, essendo stata per un paio di anni la succursale del Parma. Nelle amichevoli in campo internazio­nale fanno tre su tre, dopo le vittorie sull'Al Ahli di Dubai e sugli ucraini dello Shakhtar Donestk. Partita piuttosto noiosa, specie nel primo tempo, ma il tecnico ha potuto testare alcuni giocatori sin qui poco utilizzati, come Iniguez e Pasciuti, mentre il modulo è rimasto il solito 3-5-2, con Spolli al centro della difesa. Nell'undici hanno trovato posto Pasciuti da interno e Di Gaudio a supporto di Borriello. Sono invece rimasti a casa i vari acciaccati: Fedele, Wilczek, Martinho, Marrone, Mbakogu, Romagnoli e Lollo. Come anticipato, nessuna emozione nel primo tempo, se non per l'uscita dal campo dell'infortunat­o Iniguez, sostituito da Cofie. Un paio di tiri nello specchio non impensieri­scono i rispettivi portieri. Al rientro dagli spogliatoi è un tourbillon di cambi su entrambi i fronti. In casa slovena gli unici a rimanere in campo sono Strukelj, Celcer, Boben ND Gorica (4-4-1-1): Strukelj (dal 30 st Lipicar); Sirok, Boben, Kavcic (dal 1 st Kolenc), Celcer; Humar (dal 1 st Jogana), Johnson (dal 1 st Kotnic), Cvijanovic (dal 1 st Martinovic), Skarabot (dal 1 st Arcon); Burgic (dal 1 st Nagode); Eleke (dal 1 st Nunic). All.: Srebrnic Carpi (3-5-2): Brkic (dal 30 pt Benussi, dal 16 st Belec); Zaccardo, Spolli (dal 1 st Gagliolo), Bubnjic; Wallace (dal 19 st Kanoute), Pasciuti (dal 1 st Letizia), Bianco (dal 1 st Gino), Iniguez (dal 40 pt Cofie), Lazzari (dal 1 st Gabriel Silva); Di Gaudio (dal 1 st Lasagna); Borriello (dal 12 st Matos). All.: Sannino Arbitro: Hajdic. Marcatori: 29’ st Matos

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