Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Acqua e gasolio in pista, a Sochi giri nel caos
tecnico della Honda, acquistò la squadra nipponica, dando il proprio nome al nuovo team. L'operazione fu indovinatissima: infatti, nel 2009 la Brawn GP conquistò il Mondiale Costruttori e il titolo piloti con Jenson Button. Ad avvalorare l'ipotesi c'è un ulteriore elemento: Horner è già proprietario dell'Arden International, team che gareggia in GP2, e dunque ha l'esperienza necessaria per un'operazione simile. Non è ancora dato sapere, però, con quali motori correrebbe il team Horner...
TORO ROSSO. Ma è il ruolo della Ferrari come fornitore a essere
TEAM CLIENTI. La situazione è cambiata anche per la Ferrari, e accontentare le richieste del team austriaco è ancora più difficile: infatti, con l'arrivo della Haas nel Mondiale l'anno prossimo, la Rossa fornirà le power unit a tre squadre (Haas, Sauber, Toro Rosso). L'aggiunta di un quarto team cliente obbligherebbe il Cavallino a rivedere tutta la logistica del reparto motori affidata a Mattia Binotto e con poco tempo a disposizione l'operazione sarebbe di difficile attuazione anche per la Casa di Maranello, per la quale si presenta più agevole la revisione dei motori del 2015. Su questa base la Toro Rosso si è adattata ai propulsori dell'anno scorso, pur di evitare di restare senza un motore, soluzione caldeggiata anche da Ecclestone per risolvere i problemi della Red Bull.
Così si è giunti alla situazione paradossale che la Toro Rosso, team satellite della Red Bull, nel 2016 avrà i propulsori Ferrari, mentre il team capogruppo è ancora in difficoltà. La partita è accanita, e il pallino resta nelle mani di Maranello.
- Prove libere da incubo tra il gasolio perso da un camion e finito in pista e l’arrivo della pioggia. Partenza choc per il week end della Formula 1 a Sochi, in un venerdì che sarà ricordato più per quanto accaduto fuori che dentro la pista a causa delle indiscrezioni di stampa tedesca che vorrebbero ormai in alto mare la fornitura dei propulsori Ferrari ai vecchi rivali austriaci.
Scuderia di Maranello classificatasi con Sebastian Vettel al terzo e secondo posto rispettivamente al mattino e poi sotto il diluvio nel pomeriggio. Che la prima giornata della Formula 1 in pista a Sochi non sarebbe stata delle migliori si è visto subito: l’inizio della sessione è slittato di circa mezz’ora dopo che un camion della manutenzione aveva perso del gasolio alla curva 8. La chiazza è stata pulita con idranti creando una situazione mista di tracciato asciutto e bagnato, finché non è sopraggiunta anche una leggera pioggia.
Per la cronaca, ad ottenere il miglior tempo al mattino è stata la Force India di Nico Hülkenberg, mentre il leader Hamilton, incappato in un testacoda, non è andato oltre il settimo tempo. Le seconde libere condizionate pesantemente dalla pioggia hanno visto solo otto piloti concludere almeno un giro cronometrato, il più veloce dei quali è stato effettuato dalla Williams di Massa davanti a Vettel: «Qualcosa abbiamo imparato - ha detto il pilota della Ferrari - ma niente di veramente utile per questo fine settimana. La prima impressione sulla vettura è buona, ma non posso dire molto di più, perché in pista non si è girato abbastanza. In mattinata non abbiamo potuto fare molta strada perché in alcune curve c’era gasolio, e c’è voluto un po’ di tempo per ripulire tutto. Nel pomeriggio ha iniziato a piovere, ma per gli altri due giorni si prevede asciutto... In generale non sarà facile trovare subito il ritmo, perché la pista è poco gommata».
Il possibile addio della Red Bull?
«Per tutti - chiude Vettel parlando della sua ex squadra - è difficile immaginare che la Red Bull non faccia parte della griglia il prossimo anno, spero si trovi una soluzione». E una soluzione è sicuro di trovarla il patron del Circus Bernie Ecclestone, mentre il team principal della Red Bull non esclude nulla: «E’ tutto aperto».
Vettel (3º e poi 2º): «Qualcosa abbiamo imparato, ma purtroppo niente di utile per la gara»