Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
«L’Uefa rimane accanto a Platini»
Dall’Europa sostegno alla candidatura del francese alla presidenza della Fifa
L’Uefa si schiera con il suo Re (Michel Platini), che al momento resta il candidato europeo al soglio di Blatter, e manda un messaggio neanche tanto velato alla Fifa; un principe (Ali bin Hussein) decide di ufficializzare la sua corsa alla Fifa.
L’Uefa si schiera con il suo Re (Michel Platini), che al momento resta il candidato europeo al soglio di Blatter, e manda un messaggio neanche tanto velato alla Fifa; un principe (Ali bin Hussein) decide di ufficializzare quello che si sapeva da tempo, cioè la sua corsa alla Fifa; l’Ufficio federale di Giustizia svizzero ha dato l’ok all’estradizione in Usa (l’attende l’Fbi) di Julio Rocha, l’ex presidente della Federcalcio del Nicaragua, arrestato con altre sei persone a maggio, quando iniziò lo tsunami che sta spazzando via la Fifa (ieri primo giorno da “reggente” dell’ex cestista Issa Hayatou). Brutta notizia per Blatter, che ora rischia la stessa fine.
MESSAGGIO. Partiamo dai titoli di coda, dal comunicato, che contiene un messaggio preciso. La sintesi: «Sosteniamo il diritto di Platini ad avere un processo equo e un giudice imparziale per poter dimostrare la sua innocenza entro metà novembre 2015». Citati nell’ordine il Comitato etico e la Commissione d’appello Fifa e il Tas. Come a dire: voi fate i vostri gradi di giudizio, tutti interni a Zurigo, noi arriveremo fino al Tribunale dello sport di Losanna, che è l’unico “giudice” esterno (e dunque, nell’ottica di Nyon, imparziale). Perché il sospetto è che la frondaFifa anti Le Roi stia puntando ad allungare i tempi, i 90 giorni di sospensione pesano in chiave campagna elettorale. E forse per questo che qualcuno vorrebbe, la prossima settimana, vedere se ci sono margini per un nuovo, eventuale nome (il 26 ottobre scade il termine per le candidature) SPIEGAZIONI. Resta da capire se Le Roi Michel sia in grado di «dare spiegazioni» («altrimenti dovrà farsi da parte, niente corrotti al vertice della Fifa» ha sottolineato l’ex numero uno della Uefa, Johansson). La buona notizia (per Platini) è che il Comitato Esecutivo e le 54 federazioni affiliate (per l’Italia erano presenti il presidente Tavecchio e il dg Uva; c’era anche il vice presidente Uefa, Abete) si sono espresse in maniera compatta e unitaria (e se volete, anche di convenienza) nell’appoggiare il loro presidente. Un segnale forte: se esce pulito dall’inchiesta, ha la vittoria in tasca il 26 febbraio, giorno stabilito (e l’Uefa ha fatto sapere che non sono graditi slittamenti) per le elezioni Fifa.
«Processo sia equo e imparziale» Sostegno anche dalla Russia, non sempre pro Michel
SOSTEGNO. «Pieno appoggio» a Platini (anche dai “contrari” storici, come il russo Mutko), che non sarà rimpiazzato dal vice Villar Llona (il Mundo Deportivo ha parlato di una indagine del Comitato Etico Fifa: si rifiutò di rispondere a Michael