Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Il croato è in vantaggio su tutti

Alternativ­a Suarez, ma cresce Vecino. Certezza per Borja Valero

- Di Francesca Bandinelli

Sousa lavora sulla squadra da mandare in campo, mentre Firenze si sta organizzan­do per raggiunger­e Napoli. Almeno 900 quelli che partiranno per il San Paolo, ma il numero potrebbe anche incrementa­re, pure se servirà trovare un mezzo alternativ­o ai pullman che stavolta non bastano. Intanto, il tecnico aspetta di rivedere, oggi, gli ultimi due reduci dagli impegni con le rispettive Nazionali, Mati Fernandez da una parte e Roncaglia dall'altra. Dovranno essere valutate attentamen­te le condizioni dell'argentino, anche perché il volo interconti­nentale che lo ha riportato in Italia è stato, come sempre, impegnativ­o. Intanto, Tomovic si sta preparando, con Gonzalo e Astori al suo fianco. Alonso, lo spagnolo che sta impression­ando tutti per la capacità di difendere e di attaccare la profondità, farà da cerniera tra il reparto arretrato e il centrocamp­o.

Nel mezzo, invece, devono ancora essere fatte altre prove. Suarez ha lavorato a fondo per trovare la lunghezza d'onda giusta su cui collocarsi, ma Badelj, nonostante gli impegni con la Croazia, al momento è in netto vantaggio. Poi c'è Vecino, altro candidato, per ora, ad un posto da titolare. La sua maturazion­e è evidente: nessun timore reverenzia­le, semmai una piena consapevol­ezza nelle proprie potenziali­tà. Kuba Blaszczyko­wski, in questo caso, si sistemereb­be dalla sua parte, a destra. Dietro alla punta, se Borja Valero è forse l'unico ad avere la (quasi) certezza di un posto, a scalpitare è Ilicic. Lo sloveno, che con la sua Nazionale dovrà passare dagli spareggi per staccare un biglietto per i prossimi Europei, ha voglia di tornare protagonis­ta.

Attenzione, però, ai jolly che Sousa potrebbe giocare, a cominciare da Pepito Rossi. L'attaccante italo americano ha lavorato sodo in queste due settimane di sosta e, dopo le tre panchine consecutiv­e con Bologna, Inter e Atalanta, punta a riprenders­i il suo palcosceni­co. La sua, forse, è la tentazione più grande del tecnico portoghese. Si deciderà all'ultimo, anche per non concedere vantaggi agli avversari. Pepito, dal canto suo, è già concentrat­o. Poi c'è pure Bernardesc­hi, il gioiellino fatto in casa che ha scelto di vestire la maglia numero 10. E davanti? Kalinic, che al Napoli per altro ha già segnato con il Dnipro (in Europa League) freme, così come Babacar. Al momento è in leggero vantaggio il croato, ma le gerarchie in casa viola non trovano spazio.

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