Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Di Francesco-Pioli, è quasi un derby

- Di Paolo Seghedoni

SASSUOLO. C’è un Berardi in più nel motore del Sassuolo: l'attaccante esterno che ha smaltito il problema all'adduttore ha tanta voglia di segnare il primo gol stagionale e di battere così la Lazio. In quello che è (anche) uno scontro di panchine. Da una parte Di Francesco, tecnico in crescita e con tanta fame di arrivare a guidare una 'grande', dall'altra Stefano Pioli, emiliano doc che ha allenato il Sassuolo in B, raggiungen­do per la prima volta i playoff e che poi ha raggiunto la massima serie e la qualificaz­ione in Champions con la Lazio. Uno scontro tra due ottimi tecnici e quasi un derby. Per Di Francesco, cuore gialloross­o e tuttora idolo della tifoseria della Roma, affrontare la Lazio è sempre speciale. Per Pioli, che a Sassuolo ha lasciato un ottimo ricordo, è quasi un ritorno a casa; ha allenato in Emilia anche Parma, Piacenza, Modena e Bologna. E, forse soprattutt­o, è una gara guidata da due tecnici che fanno del calcio offensivo un loro credo: sia Di Francesco che Pioli, infatti, adottano il 4-3-3 come modello di gioco e amano un calcio propositiv­o, convinti come sono che la miglior difesa sia l'attacco. Di Francesco, in particolar­e, è oggi l'allenatore con idee più spiccatame­nte offensive dell'intera serie A, ed il suo Sassuolo quest'anno è partito alla grande, prima dell'inopinato stop di Empoli. Ed è proprio grazie all'attacco che Di Francesco proverà a vincere la partita a scacchi con Pioli: con il rientro di Berardi, il Sassuolo si ritrova con grande abbondanza davanti: dall'ex di turno Floccari (pure lui al rientro) a Defrel, da Floro Flores a Sansone, da Falcinelli fino al giovane Politano, pure lui scuola Roma (come del resto gli altri gialloross­i Antei e Pellegrini). Un piccolo derby, dunque, quello tra Di Francesco e Pioli, o meglio quello tra Sassuolo e Lazio.

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