Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
CESENA Operazione Bjelica ko
Dopo il ko di Cagliari, opportunità di riscatto nel posticipo di lunedì
CESENA - Dunque, lo Spezia. Dunque un'altra big cadetta. Un'altra pretendente alla promozione diretta. Contro la band di Bjelica, l'ambizioso Cesena, completerà il suo trittico da paura cominciato due settimane fa con il Livorno (vittoria) e poi proseguito domenica scorsa con il Cagliari (sconfitta). Nella terra della piadina e del liscio alla Casadei, l'attesa in vista di questo succoso posticipo è già alle stelle, non potrebbe essere diversamente. Altalenante in trasferta (un successo, un pareggio e due stop), finora invece i romagnoli davanti al pubblico amico del 'Manuzzi' non hanno mai tradito le attese: tre partite, altrettante meritate vittorie, cinque gol fatti e, udite udite, zero reti subite. Anche lo Spezia cadrà nel 'trappolone' del Cesena? Se lo augura mister Drago. Se lo augura il caldo e passionale popolo bianconero. Anche se, in casa cesenate, qualche apprensione c'è. Soprattutto sul fronte attacco. Due dati da non prendere sottogamba. Il primo: nelle ultime tre sfide andate in scena con Perugia, Livorno e Cagliari, il Cesena non è mai riuscito ad andare in rete su azione. Ma solo su rigore e punizione. Secondo dato, il più importante: le 'vere' punte bianconere, in queste prime sette giornate, non sono ancora riuscite a segnare uno straccio di gol. Oltre al baby Gabriele Moncini sono ancora infatti fermi al palo il 'vecchio' Davide Succi, Valerio Rosseti e Milan Djuric.
CON LA NAZIONALE - Ecco, Milan Djuric. Parliamone pure. L'ariete di Tuzla, fresco reduce dalle ottime prove sfoderate con la sua Bosnia nelle qualificazioni per Euro 2016 contro Galles (gol più assist) e Cipro (altro gol), in questo start di stagione colorato di bianco e nero finora ha combinato poco o nulla: ha infatti segnato solo un gol in Tim Cup lo scorso 20 agosto a Catania. Ora, Drago & Company, sperano con tutto il cuore che questa vetrina internazionale possa aver giovato (psicologicamente) a questo ragazzo timido e pacato. «Sono ovviamente felicissimo per questi miei primi due gol segnati in nazionale - ha detto ieri proprio Djuric - la vita è strana, fino a qualche giorno fa nessuno parlava di me. Ora invece, grazie a questo mio bis che ha contribuito a portare la Bosnia Erzegovina agli spareggi per l'Europeo, tutti mi cercano. Tutti mi vogliono. Ho il cellulare rovente... ».
Drago vuol tornare a vincere subito per rilanciare le ambizioni dei romagnoli
C’E’ SOLO LO SPEZIA. Ma la Francia, signori, è ancora lontana,