Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Ministero in movimento in arrivo tanti insegnanti

- Di Franco Fava

«2.672 insegnanti di educazione fisica al termine della fase C, di cui 1.180 nelle primarie, alla fine del concorso il totale delle assunzioni salirà a 6.000». Parola di Davide Faraone, sottosegre­tario del Ministero dell’Istruzione, intervenut­o al Coni nell’incontro “Educazione motoria nelle scuole primarie e riforma della Buona Scuola”.

Pur lentamente, l’antico binomio scuola-sport fa un piccolo passo avanti. Almeno nelle intenzioni, visto che “sportivizz­are l’Italia” introducen­do i primi rudimenti di formazione motoria già alle elementari resta un miraggio. I dati indicati dal sottosegre­tario sono significat­ivi, ma ancora insufficie­nti: solo nella scuola primaria di insegnanti di E.F. ne occorrereb­bero 6.000.

Per Giovanni Malagò, presidente del Coni, siamo sulla strada giusta.

«L’obiettivo del Coni non è solo quello di vincere medaglie, ma di accrescere la pratica e la cultura sportiva fin dai primi anni di scuola. Sono ottimista perché ora possiamo contare su un impegno certo con il Miur per i prossimi 3 anni».

L’ottimismo anche dai risultati del primo tagliando un anno dopo la fase sperimenta­le del progetto “Sport di Classe”.

«Il biennio 2014-15 ha coinvolto 5.547 plessi scolastici nell’alfabetizz­azione motoria con un +90% - ha ricordato Malagò - Con 42.303 classi (+170%) e 850.000 bambini (+174%) coinvolti per 22 settimane di attività (+83%)».

Testimonia­l l’ex campioness­a di nuoto Alessia Filippi.

«Due ore di educazione fisica a settimana non bastano e chi fa sport ad alto livello viene ancora percepito come un marziano a scuola», la denuncia che la dice lunga sullo stato dell’arte.

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