Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Melandri non si nasconde «Parma, facciamo festa»
«E’ tutto a un livello superiore. La competizione? Sapevamo fin dall’inizio che ci sarebbe stata»
Domani i gialloblù affrontano il Forlì caro all’attaccante «Spero di andare in campo: se segno,g esulto»
E' inevitabile: in questa vigilia di Parma-Forlì, il big match della nona giornata del girone D, i fari sono puntati su Daniele Melandri. Lui infatti è reduce da quattro stagioni giocate nel club romagnolo. La prima in Serie D, le altre in lega Pro, da dove però in giugno il Forlì è nuovamente scivolato nei Dilettanti. 113 presenze, 49 gol: un bottino che ha portato Melandri a essere il secondo miglior realizzatore di sempre per la squadra romagnola, di cui ha anche indossato la fascia da capitano. Insomma, una di quelle occasioni particolari in cui ci siamo abituati a vedere at- taccanti che magari segnano e poi si scusano a grandi gesti... «Per quanto mi riguarda prima devo segnare - ha detto ieri a Collecchi Melandri - Ma spero di fare gol, magari decisivo, e sicuramente esulterei, anche perché giochiamo in casa e non sarebbe corretto verso i nostri tifosi non esultare. Intanto però bisognerà vedere se sarò in campo. Mi farebbe piacere giocare, anche solo uno spezzone, poi deciderà il tecnico. A Forlì comunque mi sono trovato molto bene, mi sono fatto voler bene dai tifosi e dai compagni, quindi sarà un'emozione particolare».
UN ALTRO FORLI’. Non sarà più però la stessa squadra quel- la che arriverà al Tardini. «La squadra è cambiata quasi completamente da quando ci ho giocato io. Sono rimasti un paio di giocatori e ne sono tornati altrettanti, per il resto sono tutti nuovi. Non so se il gruppo attuale sia attrezzato per un eventuale ripescaggio in Lega Pro, visto che lo stanno chiedendo, non sta a me dirlo, ma di certo mi sembrerebbe strano se dovessero es- sere ripescati ora, alla nona giornata: però vedremo cosa decideranno». Resta il fatto che potrà dare qualche dritta ad Apolloni. « Li conosco bene, conosco anche molti dei nuovi, avendoli affrontati da avversari. Sono una buona squadra, sono in Serie D ma il loro obbiettivo è quello di fare un campionato di vertice, quindi sarà una partita tosta. Vengono da due sconfitte, quindi saranno avvelenati. Noi dovremo dare continuità ai risultati che abbiamo ottenuto fino ad adesso, e sicuramente battendoli penso che riusciremo a tagliarli fuori».
UN ALTRO LIVELLO. Intanto Parma si sta proponendo, a livello di squadra, società, tifoseria, come realtà talmente superiore al livello della D che qualche giocatore potrebbe anche accettare un ruolo secondario in questa stagione senza per forza polemizzare o cercare di andarsene. «No, in effetti questa realtà non c'entra nulla con la D. Ma sono valutazioni che ognuno deve fare per sé io sono contento dello spazio che ho trovato finora e cercherò di allenarmi al massimo per giocare il più possibile. Chi è arrivato al Parma sapeva fin dall'inizio che ci sarebbe stata competizione, con una rosa ampia, quindi cercheremo di andare avanti in coppa per giocare più gare possibili, poi ognuno farà le proprie valutazioni quando sarà il momento».
«Vediamo se gioco contro il Forlì Certo, se faccio gol esulto eccome Io sono del Parma»
UN ALTRO UOMO. Ieri seduta mattutina di scarico per chi aveva giocato a Cervia. Nel pomeriggio è giunta notizia che il ricorso del Parma è stato accolto e il club ha così potuto tesserare il suo ventottesimo giocatore, Simone Agrifogli, che arriva in prestito dal Tuttocuoio e sarà disponibile già domani. Apolloni, visto il turnover effettuato in casa della Ribelle, dovrebbe riportare tra i titolari sicuramente Ricci, Lucarelli e Baraye. Si tratterà di vedere se confermerà il 4-2-3-1 con cui ha iniziato quasi tutte le gare o se il 4-33 degli avversari lo indurrà a mettersi «a specchio». Questo Parma ha gli uomini e le conoscenze per attuare sistemi diversi e lo ha spesso fatto a gara in corso. In attacco, dove giovedì l'atteso Guazzo ha deluso, tornerà Longobardi.