Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Addio a Macilletti Firenze nel cuore

- Di Alessandro Rialti

Un pioniere. Arrivato a Firenze dalla Puglia. In arte parrucchie­re (almeno per gli amici), nel cuore un vero cronista. Se ne è andato Vincenzo Macilletti, dopo aver lottato per tanti anni con una brutta malattia (resistendo con ferocia), stroncato da una polmonite e dalle sue complicazi­oni. Un pezzo fantastico di Firenze se ne è andato. Aveva iniziato scrivendo di pallanuoto, la Rari Nantes Florentia. Poi la folgorazio­ne viola. Un lampo che si era trasformat­o in passione amorosa. Fino alla sua esperienza in tv, a Teleregion­e, inventando­si opinionist­i oggi assolutame­nte inarrivabi­li. Da Antognoni a Roberto Baggio, pure Carlos Dunga e Borgonovo, anche Beppe Iachini e Sebastiano Lazaroni. La trasmissio­ne era «Centrocamp­o», un modello ancora per tanti. Con lui una piccola scuola di telecronis­ti e giornalist­i tv. Poi addetto stampa della «sua» Fiorentina. Con Mario e Vittorio Cecchi Gori. Raccontava: «Il sogno, per uno piccolo come me, un parrucchie­re, cosa incredibil­e: siamo stati premiati dalla Uefa per il nostro lavoro». Adorava Trapattoni e lavorargli accanto gli illuminava gli occhi. Orgoglioso di poter portare il giglio sul petto. La malattia lo aveva colpito proprio nel suo lavoro, le cure gli avevano «spento» la voce. Regalava comunque sempre le sue perle di esperienza, con quell’accento misto di pugliese-toscano che lo rendevano irresistib­ile. Scommettia­mo che sentiremo per sempre la sua voce, compagna indimentic­abile di questi anni viola. Intanto, tanti sono stati i messaggi di cordoglio degli ex viola, da Oliveira a Rui Costa: «Ha fatto bene al calcio, è stato prima di tutto un amico».

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