Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

C’è Bologna-Catania sotto la lente della Procura

- F.z.

Poi, da allora, qualcosa si è inceppato: e nessun altro campioncin­o è sbocciato all’ombra del tecnico di Rimini. A Bologna Rossi - nonostante il desolante score - è tornato a fare quello che gli è sempre stato riconosciu­to: gettare in vasca i baby-calciatori, vai e impara a nuotare; anche se il rischio oggi - lo stiamo vedendo a Bologna - è che ci sia bisogno di un salvagente a cui aggrappars­i. Se i giovani rossoblù lo troveranno, allora Rossi potrà continuare con serenità il suo lavoro di forgiatore di talenti; altrimenti il progetto del club (squadra giovane e futuribile) finirà nel gorgo delle intenzioni, toccherà poi ad un altro allenatore arrotolars­i le maniche della camicia e infilare il braccio lì dentro per ripescare quel che resta del Bologna.

BOLOGNA calcio italiano nell’estate del 2011. Che c’entrano Gastaldell­o e Maietta? Palazzi e i suoi uomini vogliono capire se sono coinvolti in una combine. Intercetta­zioni che riguardano i due difensori rossoblù non ce ne sono. Ce ne sono, invece, che riguardano l’allora ds del Catania Delli Carri che sta attenendo il processo, dopo la retrocessi­one a tavolino del Catania e il pentimento del presidente dei siciliani Antonino Pulvirenti, che ha ammesso di aver comprato cinque partite dello scorso campionato di B (non compare il Bologna). Un filone dell’inchiesta della Procura Federale, invece, riguarda gli ex giocatori del Catania, Sciaudone e Schiavi (già sentiti), assistiti da Romualdo Corvino (figlio dell’attuale direttore dell’area tecnica rossoblù Pantaleo): si cerca di capire se all’epoca ci furono pressioni perché i due non giocassero quella partita al Dall’Ara. Nei prossimi giorni ci saranno altre audizioni. A Casteldebo­le ostentano serenità, si dicono estranei ai fatti e sono convinti che presto la Procura Federale chiarità tutto.

 ?? LAPRESSE ?? - Era il 27 aprile 2015 e Bologna-Catania finì 2-0. Titolammo tutti che Cacia e Sansone avevano scacciato la crisi. Si viveva in effetti un momento difficile e la promozione era a rischio; ma il Bologna quel giorno tornò alla vittoria, dopo quattro giornate e si avvicinò allo scontro diretto del Matusa di Frosinone (1 maggio) con più serenità. Durò poco la serenità. Il Frosinone spinse in là il Bologna, Diego Lopez venne esonerato e al suo posto venne chiamato Delio Rossi (con il chairman Joey Saputo e l’ad Claudio Fenucci che andarono a Roma per chiedergli di lanciarsi nella nuova avventura). Oggi quella partita è sotto la lente della Procura Federale, che ha riaperto il fascicolo degli interrogat­ori per cercare di vederci più chiaro. Nei giorni scorsi sono stati interrogat­i due giocatori di quel Bologna: Daniele Gastaldell­o e Mimmo Maietta. A guidare l’inchiesta è il magistrato Stefano Palazzi, che già si occupò di Calciopoli e dello scandalo delle scommesse che (ri)sconvolse ilMucchio selvaggio dopo il gol
LAPRESSE - Era il 27 aprile 2015 e Bologna-Catania finì 2-0. Titolammo tutti che Cacia e Sansone avevano scacciato la crisi. Si viveva in effetti un momento difficile e la promozione era a rischio; ma il Bologna quel giorno tornò alla vittoria, dopo quattro giornate e si avvicinò allo scontro diretto del Matusa di Frosinone (1 maggio) con più serenità. Durò poco la serenità. Il Frosinone spinse in là il Bologna, Diego Lopez venne esonerato e al suo posto venne chiamato Delio Rossi (con il chairman Joey Saputo e l’ad Claudio Fenucci che andarono a Roma per chiedergli di lanciarsi nella nuova avventura). Oggi quella partita è sotto la lente della Procura Federale, che ha riaperto il fascicolo degli interrogat­ori per cercare di vederci più chiaro. Nei giorni scorsi sono stati interrogat­i due giocatori di quel Bologna: Daniele Gastaldell­o e Mimmo Maietta. A guidare l’inchiesta è il magistrato Stefano Palazzi, che già si occupò di Calciopoli e dello scandalo delle scommesse che (ri)sconvolse ilMucchio selvaggio dopo il gol

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