Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
C’è Bologna-Catania sotto la lente della Procura
Poi, da allora, qualcosa si è inceppato: e nessun altro campioncino è sbocciato all’ombra del tecnico di Rimini. A Bologna Rossi - nonostante il desolante score - è tornato a fare quello che gli è sempre stato riconosciuto: gettare in vasca i baby-calciatori, vai e impara a nuotare; anche se il rischio oggi - lo stiamo vedendo a Bologna - è che ci sia bisogno di un salvagente a cui aggrapparsi. Se i giovani rossoblù lo troveranno, allora Rossi potrà continuare con serenità il suo lavoro di forgiatore di talenti; altrimenti il progetto del club (squadra giovane e futuribile) finirà nel gorgo delle intenzioni, toccherà poi ad un altro allenatore arrotolarsi le maniche della camicia e infilare il braccio lì dentro per ripescare quel che resta del Bologna.
BOLOGNA calcio italiano nell’estate del 2011. Che c’entrano Gastaldello e Maietta? Palazzi e i suoi uomini vogliono capire se sono coinvolti in una combine. Intercettazioni che riguardano i due difensori rossoblù non ce ne sono. Ce ne sono, invece, che riguardano l’allora ds del Catania Delli Carri che sta attenendo il processo, dopo la retrocessione a tavolino del Catania e il pentimento del presidente dei siciliani Antonino Pulvirenti, che ha ammesso di aver comprato cinque partite dello scorso campionato di B (non compare il Bologna). Un filone dell’inchiesta della Procura Federale, invece, riguarda gli ex giocatori del Catania, Sciaudone e Schiavi (già sentiti), assistiti da Romualdo Corvino (figlio dell’attuale direttore dell’area tecnica rossoblù Pantaleo): si cerca di capire se all’epoca ci furono pressioni perché i due non giocassero quella partita al Dall’Ara. Nei prossimi giorni ci saranno altre audizioni. A Casteldebole ostentano serenità, si dicono estranei ai fatti e sono convinti che presto la Procura Federale chiarità tutto.