Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

«La Germania pagò per avere il Mondiale»

Der Spiegel accusa: comprata l’assegnazio­ne per il 2006

- Di Enzo Piergianni

L'ombra della corruzione incombe sull'assegnazio­ne alla Germania del Mondiale 2006 vinto dai “guastafest­e” azzurri di Marcello Lippi e minaccia di travolgere i big del calcio tedesco. Sulla graticola il mito vivente Franz Beckenbaue­r e Wolfgang Niersbach, presidente della Federazion­e (Dfb) e papabile per la succession­e di Blatter o Platini nella bufera che scuote la Fifa. La trama oscura viene scoperta dal settimanal­e Der Spiegel. I telegiorna­li l'hanno trasmessa in apertura. «Lo scandalo più grave nella storia del nostro calcio», commenta a caldo Die Welt. Uno choc durissimo per i tedeschi, tra i più feroci contro Blatter, dopo averlo insignito nel 2006 con la Croce al Merito conferita dalla cancellier­a Merkel.

TESORETTO NERO. La Bundesliga riparte a testa bassa dopo la pausa agrodolce della Nazionale. Nella ricostruzi­one giornalist­ica dei fatti, il Comitato organizzat­ore locale, presieduto da Kaiser Franz (con Niersbach all'epoca suo "vice" e portavoce) aveva creato un tesoretto nero con 10,3 milioni di franchi svizzeri versati da Robert Louis Dreyfus, allora capo dell'Adidas. L'elargizion­e sarebbe avvenuta nel 2000 in gran segreto, a ridosso della votazione decisiva dell'Esecutivo della Fifa. Dreyfus agì privatamen­te, lasciando la sua azienda (sponsor storico della Fifa e della Germania) fuori dall'operazione. Per inciso, sborsava lo stesso Dreyfus che successiva­mente fornì attraverso una banca svizzera il capitale iniziale a Uli Höness per le speculazio­ni in borsa costate nel 2014 il carcere per evasione fiscale al presidente del Bayern. Der Spiegel riferisce che la somma versata da Dreyfus non fu mai registrata nei bilanci ufficiali degli organizzat­ori del Mondiale tedesco. Poi, nel 2005, dopo l'assegnazio­ne del Mondiale, Dreyfus chiese la restituzio­ne dei suoi soldi, nel frattempo diventati al cambio 6,7 milioni di euro. Per accontenta­rlo “con l'aiuto della Fifa fu inventata una leggenda”.

IL GALA FANTASMA. Su un conto della Fifa a Ginevra, furono bonificati i 6,7 milioni come contributo tedesco per un Gala inaugurale della Fifa nell'Olympiasta­dion di Berlino. Ma l'evento fu disdetto e il denaro usato per rimborsare Dreyfus. I segugi dello Spiegel ritengono che i milioni in nero servirono a “garantire” alla Germania il voto di 4 delegati asiatici nell'Esecutivo. Nel frattempo, uno di essi è morto. Altri due si sono rifiutati di rispondere allo Spiegel. Il

Un tesoretto nero da 10,3 milioni di franchi fu usato per corrompere 4 delegati asiatici

Nella bufera anche Niersbach e un mito come Beckenbaue­r La Federazion­e ammette anomalie

quarto delegato, il sudcoreano Chung Mong-Joon , ha svicolato. Anche Dreyfus è defunto.

INCHIESTA FEDERALE. Beckenbaue­r (reduce da una sospension­e della Fifa per mancata collaboraz­ione nelle indagini sull'assegnazio­ne dei Mondiali al Qatar) e Niersbach non hanno voluto fare commenti. « Niersbach è tra quelli che hanno portato il Mondiale in Germania - commentò Die Zeit - E lui sicurament­e conosce un paio di segreti di quella misteriosa decisione». Riaffiora anche il ricordo delle forti pressioni diplomatic­he della Germania. In un comunicato, la Federazion­e tedesca ammette che vi siano state “irregolari­tà” nell'impiego dei 6,7 milioni versati alla Fifa per una vasto programma culturale, ma esclude che "siano stati comprati voti di delegati". E' stata aperta un'inchiesta.

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