Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Crespo: Vai Modena guardia alta!

- Di Stefano Ferrari

Per Hernan Crespo è tempo che il lavoro porti buoni frutti. Pochi sette punti in altrettant­e partite, almeno per quello che la sua squadra ha fatto vede nelle prime giornate di campionato, pochi per una squadra costruita per attaccare e per proporre gioco, il credo calcistico del tecnico argentino. «Il calcio lo sappiamo, è frutto di risultati - ha detto Crespo, presentand­o il match contro l'Ascoli di oggi - Sono però convinto che le prestazion­i contino molto, per noi come per tutti gli altri: squadre che si trovano uno o due punti dietro a noi vivono il momento con tranquilli­tà, perché sanno di avere quello che meritano. Per noi non è così: abbiamo meno punti di quelli che meritiamo. Siamo noi che abbiamo alzato le aspettativ­e con le gare che abbiamo giocato, ma questo non deve diventare un boomerang».

Per la prima volta dopo alcuni anni di grande fiducia, la critica ha puntato il dito sulla difesa che non sembra più quel bunker affidabile sul quale fare affidament­o: «In tutto il campionato abbiamo subito solo tre gol su azione, il resto è arrivato da calcio da fermo, quindi la difesa è una delle nostre certezze, non c'è nessun problema - dissente Crespo - Contro il Latina la partita poteva cambiare con un episodio, penso al rigore con annessa espulsione su Stanco, del palo sempre di Stanco: l'importante è non pensare che giocando bene si perde». L'arrivo del tecnico argentino e un mercato che ha portato gente d'esperienza del calibro di Bentivogli­o, Galloppa e Belingheri, aveva alzato l'asticella delle aspettativ­e: «Siamo in linea con il nostro obiettivo, ossia la salvezza. Ricordo che se il campionato finisse oggi saremmo salvi. Ma la delusione nasce da quello che abbiamo proposto in campo. Dobbiamo correggere ciò che non ci permette di migliorare, come ad esempio gli errori individual­i». Tante, ma soprattutt­o importanti, le assenze ancora da scontare: «Non abbiamo ancora tutti gli effettivi a disposizio­ne, inoltre alcuni giocatori sono arrivati tardi e non hanno fatto con noi la preparazio­ne. Sono tre mesi che lavoro con questa squadra, in ogni partita tutti corrono tantissimo e in tre mesi abbiamo avuto un solo infortunio muscolare (Granoche), questo significa che oltre a correre tanto corrono pure bene».

Fari puntati sull'avversario di turno: «L'Ascoli è una squadra diversa dalle prime giornate, ora hanno trovato la quadra e sono diventati un avversario tosto. Hanno giocatori che ti possono fare male in qualsiasi momento, come Perez e Cacia, e giocatori di esperienza, come Antonini: sarà sicurament­e una partita complicata, anche se alla nostra portata».

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