Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
A Mihajlovic manca l’altra metà di Romagnoli
manifestarsi già questo pomeriggio (ore 15) alla ripresa degli allenamenti a Milanello perché l’attaccante è annunciato in campo a lavorare insieme ai suoi compagni di squadra. Per Mihajlovic si tratterebbe di un segnale molto forte al gruppo perché con Balotelli in campo sarebbe sicuramente più semplice tentare di battere Sassuolo (domenica alle ore 15) e Chievo (mercoledì ore 20,45) nella doppia sfida di San Siro che deve propiziare 6 punti alla classifica del Milan. Questo pomeriggio il tecnico serbo preparerà anche il derby «amichevole» in programma
GALLIANI. Ieri in Lega calcio l’ad rossonero, pur sorridente, ha preferito non commentare la situazione del Milan. Arrivando in via Rosellini Galliani ha detto che «un vecchio allenatore del Monza (Mazzetti: ndr) diceva che chi vince può parlare, chi perde sta zitto. Pareggio positivo col Torino? Sì, pareggio positivo, però il concetto è quello lì...». Silenzio, quindi, quasi assoluto anche perché sull’argomento Mihajlovic preferisce esprimersi il presidente Berlusconi. Mihajlovic, quindi, continua ad essere sotto esame. Non può sicuramente sbagliare le due partite contro Sassuolo e Chievo per tentare di rimontare importanti posizioni verso una zona più nobile della classifica. Il tecnico serbo deve sfruttare il fatto che, per il momento, ha ancora un certo credito a disposizione nei confronti del presidente Berlusconi. Che, però, è rimasto piuttosto deluso dalla partita di Torino dove sono mancati sia la vittoria sia il bel gioco.
- Fra i tanti, troppi dubbi di Sinisa Mihajlovic spicca anche quello relativo al partner di Alessio Romagnoli, per il momento l’unico perno fisso e insostituibile al centro della difesa. Anche l’ultimo collaudo, Alex, ha decisamente fallito la prova, gettato nella mischia da titolare sabato sera a Torino dopo la prima apparizione (dal 4'st a Udine) decisamente sfortunata. Con lui in campo il Milan ha rischiato di essere rimontato (da 0-3 a 2-3) dai friulani. A questo punto all’appello nel tabellino, dal primo minuto, manca solo Philippe Mexes che dovrebbe esordire proprio domenica a San Siro contro il Sassuolo. Le inquietudini e le angosce rossonere sono alimentate anche dal fatto che il Milan ha subito almeno una rete nelle 8 partite di campionato finora disputate. Lo score complessivo registra ben 14 gol al passivo, un primato negativo che ha fatto diventare quella rossonera la seconda peggior difesa del campionato dopo quella del Carpi (19)... A questo punto, dopo aver provato e riprovato senza grande successo il «gioco delle coppie», Mihajlovic deve trovare una soluzione definitiva e vincente.
MEXES. Ma anche il francese ha dovuto affrontare un inizio di stagione piuttosto complicato soprattutto per motivi di carattere ambientale. Infatti già durante il mercato estivo c’è stato un contenzioso fra il presidente Berlusconi e lo stesso Mihajlovic a proposito della riconferma dell’ex-Roma che, scadutogli il contratto quadriennale con il Milan, era stato escluso dal tecnico serbo dal suo nuovo organico 2015-2016. Ma il numero 1 rossonero è da sempre convinto che il Milan abbia bisogno di carattere e mordente, a maggior ragione in un reparto così delicato e nevralgico come quello difensivo. Mexes, quindi, è stato imposto a Mihajlovic (dubbioso su certi «eccessi» del centrale) che, però, non ha mai potuto proporlo anche perché il francese ha accusato problemi (infiammazione) a un ginocchio. Il collaudo dell’8 ottobre a Monza (45' disputati contro i dilettanti brianzoli) non aveva dato indicazioni particolarmente positive riguardo alle sue condizioni di forma. Sembra ormai tramontata la «stella» di Rodrigo Ely, sfortunatoprotagonistadatitolare dei kappaò contro Fiorentina (0-2) e Napoli (0-4), ma lo stesso Zapata non garantisce la necessaria impermeabilità. Mihajlovic, fra l’altro, ha anche l’obbligo di valorizzare Alessio Romagnoli pagato in estate 25 milioni di euro.
Il tecnico deve trovare un secondo centrale affidabile: solo il Carpi ha fatto peggio in difesa