Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Il “maniaco” è il padrone dei sorpassi

Iannone il migliore (18 su 52!). E tutti senza contatti

- P.s.

La F.1 cinquantad­ue sorpassi ce li fa vedere in una stagione, la MotoGP in una sola gara, il Gran Premio d'Australia. Peraltro un numero che si riferisce solo a quelli effettuati dal quartetto di testa che domenica scorsa ha infiammato Phillip Island: Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Andrea Iannone e Valentino Rossi, in rigoroso ordine di arrivo.

Per quel che può valere una classifica in una gara come questa che avrebbe meritato, per impegno, rischio e passione profusa un podio a quattro. E non certo perché questa volta il Fenomeno ha preso la medaglia di legno.

Qualche altra cifra, per le quali ringraziam­o la commentatr­ice della Tv israeliana Sport 5 Tammy Gorali che si è presa la briga di rivedere la gara passo passo e fare la spunta: Iannone ne ha effettuati 18, Marquez 16, 11 Rossi e solo 7 Lorenzo perché il maiorchino dei 27 giri in gara ne ha fatti 24 al comando cedendo la testa della corsa a Marc dal 18° al 20° e, sfortunata­mente per lui, nell'ultimo.

Fra i cinquantad­ue visti “IL SORPASSO”, quello che sarà ricordato anche negli anni a venire, è quello che ha effettuato Iannone al 25° giro, frutto di un attacco di Rossi a Marquez alla curva MG che ha lasciato uno spiraglio aperto all'interno. In quel buco il pilota della Ducati si è tuffato infilando entrambi gli avversari in un colpo solo per cogliere un momentaneo, ma significat­ivo, secondo posto grazie anche ad una brutale porta chiusa in faccia a 13 titoli mondiali complessiv­i alla curva 11.

È stata una manovra chirurgica, ma allo stesso tempo brutale ed effettuata senza la benché minima paura delle conseguenz­e che ci ha mostrato il miglior Iannone, quello che ricordavam­o battersi proprio con Marc in Moto2. Questo sorpasso, ma anche i due finali che hanno consegnato la vittoria al pilota della Honda e il terzo gradino del podio a quello della Ducati, ci hanno anticipato come saranno le ultime due gare della stagione, il Gran Premio di Malesia a Sepang, domenica prossima e quello di Valencia, l'8 novembre.

Non, assolutame­nte, una sfida a due fra Jorge e Vale, ma piuttosto una mischia fra i migliori piloti della MotoGP con un'unica regola: non danneggiar­e i duellanti. L'assicurazi­one, in questo senso, è arrivata dopo il Gran Premio di Australia allorché Marquez ha spiegato come è arrivato al sorpasso su Lorenzo. «Siamo giunti in piena velocità sulla sommità di Lukey Heights, dove avevo pensato di poterlo attaccare. Ma solo se si fosse presentata una situazione chiara, senza rischi».

Vuol dire Magic Marc che in nessun modo, anche inavvertit­amente, avrebbe voluto danneggiar­e Lorenzo, magari con un contatto che avrebbe potuto fargli perdere più di una posizione o, addirittur­a, l'intera gara. Una lotta al coltello, dunque, ma pulita con possibilit­à di errori ridotta al minimo.

Lo sappiamo: sembra incredibil­e a dirlo così, ma questi ragazzi che si sfiorano a 300 Km/h - esattament­e 344,4 quella di Iannone - sono in pieno e totale controllo dei loro mezzi, anche se un errore minimo, parliamo di centimetri,

Il più bello proprio uno di Andrea che ha passato Marquez e Rossi insieme al 25° giro

E per la “finale” di Valencia c’è già il tutto esaurito: 105.000 spettatori, più del Nou Camp

può portarli alla collisione ad ogni curva.

Comunque sia, in attesa di Valencia, con l'autodromo completame­nte “sold out”e 105.000 spettatori attesi - più del Camp Nou - la sfida di Sepang è in effetti il primo match ball per Valentino Rossi, ancorché fra i più improbabil­i: dovrebbe infatti vincere e il suo avversario non fare meglio del sesto posto.

Pensiamo di essere nel giusto se diciamo di non volercelo augurare. Questa stagione deve finire con una volata, con la consapevol­ezza che Rossi o Lorenzo, Valentino o Jorge, chiunque dei due vincerà, avrà dimostrato solo quanto l'altro è bravo.

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