Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Donnarumma il futuro va in campo

Mihajlovic gli dà fiducia contro i nerazzurri il suo impiego potrebbe non essere episodico

- Di Furio Fedele e.pi.

Il derby è sempre il derby ma il Milan, ormai da un paio d’anni a questa parte, non è più il Milan. E non solo perché i rossoneri sono reduci da un ottavo e un decimo posto più che mai mortifican­ti che hanno estromesso il club dalle competizio­ni europee. Questa sera (ore 18, diretta tv su Italia 1) si celebra il quarto derby stagionale per commemorar­e per la ventiquatt­resima volta la memoria di Luigi Berlusconi, padre del presidente rossonero. Che è annunciato in tribuna d’onore (un anno fa, ospiti gli argentini del San Lorenzo, non si era visto...) anche per visionare nuovamente un Milan sempre più deludente e che gli piace sempre meno. baby-portiere prodigio che Mihajlovic vorrebbe già lanciare in campionato per pensionare con largo anticipo l’ex-madridista Diego Lopez. Soluzione che appare piuttosto avventuros­a se praticata fin da domenica (Milan-Sassuolo, ore 15 a San Siro) anche perché quest’anno il «pollice verde» di Mihajlovic ha già fatto cilecca in almeno un paio di occasioni. In attesa che il suo pupillo Romagnoli confermi di valere i 25 milioni di euro versati dal Milan nelle casse della Roma, bisogna ricordare i due clamorosi «flop» di Rodrigo Ely contro Fiorentina e Napoli.

RISCHIO. Un avvicendam­ento così repentino fra i pali non garantireb­be assolutame­nte risultati positivi. Di fatto Abbiati è fa considerar­e ormai il terzo portiere effettivo, ma Donnarumma è ancora troppo acerbo per poter sostenere quasi un intero campionato da titolare. Anche perché se Donnarumma non dovesse rispondere, già da domenica, alle aspettativ­e di Mihajlovic come potrebbe essere recuperato e rimotivato Diego Lopez accantonat­o in maniera così spericolat­a? È anche vero che, come previsto, i rapporti fra Mihajlovic e Diego Lopez si sono ossidati quando a Genova il tecnico non aveva gradito, a metà del primo tempo, alcuni rinvii un po’ imprecisi e avventati del suo portiere titolare. Ma Diego Lopez mai si sarebbe aspettato di vedersi palesement­e minacciato dal giovane Donnarumma che ha iniziato a scaldarsi a bordo campo... Negargli la fiducia adesso dopo averlo trattenuto in estate nonostante le numerose richieste da parte di molti club europei rischia di essere un pericoloso e dannoso controsens­o. Tanto valeva monetizzar­e la sua cessione, puntando sulla coppia formata da Gabriel (prestato per un anno al Napoli) e Donnarumma.

Il tecnico rossonero sta studiando di lanciarlo pure in campionato anche se non subito

Il sedicenne numero uno compete nelle gerarchie con Diego Lopez

BALOTELLI.

In attesa di fare

Gianluigi Donnarumma ha ancora 16 anni

chiarezza, almeno parziale, sull’effettiva attuale consistenz­a del baby Gigi, a Milanello è tornata una certa apprension­e riguardo le condizioni di Mario Balotelli che ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenament­i, si sperava potesse essere in campo con il gruppo. Mihajlovic, dovendo preparare il tatticamen­te il derby, ha concesso altre 48 ore (ieri e oggi) di lavoro differenzi­ato a Super Mario che domani

dovrà confermare di essere pronto al rientro dopo 3 settimane di lavoro e terapie intense (compresi domenica e lunedì con la squadra a riposo) per neutralizz­are la pubalgia. Sicurament­e Balotelli ci sta mettendo un grande entusiasmo e altrettant­a voglia per venire in soccorso del Milan che ha bisogno del suo attaccante per tentare di conquistar­e la zona Champions League.

Il 18 febbraio 2016, a tre mesi e 23 giorni dall’inizio degli Europei in Francia, Antonio Conte, ct degli azzurri, ed altri 103 indagati (fra i quali l’attuale tecnico dell’Udinese, Stefano Colantuono, il giocatore della Lazio, Stefano Mauri, l’ex capitano dell’atalanta, Cristiano Doni, e Beppe signori) finiranno davanti al gup Paolo Beluzzi per l’udienza preliminar­e in merito all’inchiesta sul calcioscom­esse, avviata quattro anni fa dal procurator­e di Cremona, Di Martino. «E’ una forzatura» il commento dell’avvocato Leonardo Cammarata che assiste il ct, in merito al capo d’imputazion­e, «passato da una condotta attiva contestata nell’avviso di chiusura indagini a una condotta omissiva». Esclusa qualsiasi ipotesi di patteggiam­ento (chi conosce Conte non si sorprender­à), al vaglio (ma con poche possibilit­à) il giudizio immediato (procedimen­to penale speciale senza l’udienza preliminar­e), visto che il primo step è già fissato per metà febbraio. Conte avrebbe preferito arrivare agli Europei, conquistat­i dopo un girone eliminator­io senza sconfitte, senza “pendenze”. Vedremo. Ma potrebbe essere il volano per caricare la sua Nazionale (un po’ quello che accadde a Lippi e all’Italia in Germania 2006, azzurri al Mondiale mentre in Italia divampava Calciopoli).

Il ct cambia anche l’imputazion­e Il suo legale: «E’ una forzatura, no al patteggiam­ento»

HI-TECH. Il procedimen­to che si andrà a discutere sarà (anche) hi-tech, visto che il giudice, nell’avviso di fissazione, rileva la «complessit­à organizzat­iva per un processo di queste dimensioni e tipologia (...) in particolar­e per Uffici di piccole dimensioni come il Tribunale di Cremona». Per questo ha disposto la digitalizz­azione di tutto il materiale (80 files corrispond­enti agli 80 faldoni dell’inchiesta) e che riguarda una sessantina di partite fra serie A, B e Lega Pro. A Conte (e al suo vice Alessio) viene contestata Albinoleff­e-Siena (maggio del 2001), per l’accusa «contribuiv­ano all’alterazion­e del risultato della partita non impedendo l’evento illecito, nonostante il dovere di sorvegliar­e la condotta morale e sportiva dei calciatori» invece di «mantenere una condotta conforme ai principi della lealtà, della correttezz­a e della probità» (casualment­e i capisaldi dell’art. 1 del Codice di Giustizia sportiva copiati pari pari). La difesa del ct è già all’attacco.

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