Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

KLOSE CI SARÀ «Mi sento bene sto migliorand­o»

L’attaccante della Lazio è fiducioso: «Non ho più dolore, mi manca solo il ritmo partita»

- Di Fabrizio Patania

Eccolo Miro Klose, sereno, rilassato, pronto a tornare in fretta protagonis­ta. Anticipa persino Pioli, puntualiss­imo all’appuntamen­to per la conferenza stampa di Formello e ti fa venire il dubbio: gioca il tedesco in Europa League? Chissà. Il tecnico emiliano non ha ancora risolto il dubbio, deciderà oggi e anche l’allenament­o di rifinitura non è bastato per chiarire la formazione. L’unica certezza consiste nella staffetta con Matri. Miro ha bisogno di mettere altri minuti nelle gambe e, se non dovesse partire nel blocco dei titolari, entrerà nell’ultima mezz’ora. «Sto bene, sto migliorand­o, durante la sosta ho lavorato con la squadra, mi servono una o due partite per ritrovare il ritmo, vedremo. Non ho più dolore e questo è importante» ha spiegato subito, chiarendo un altro aspetto. La Germania, in crisi di nuovi centravant­i, avrebbe bisogno del suo vecchio numero 11 per gli Europei in Francia. Miro si negherà alla nazionale. «Chi mi conosce sa che quando prendo una decisione non torno più indietro. Sono orgoglioso se ripenso al 13 luglio 2014 e alla mia ultima partita con la nazionale, quando abbiamo alzato al cielo la Coppa del Mondo. E’ stata la più bella cosa della mia vita. Abbiamo tanti talenti, serve il tempo perché crescano, la squadra tedesca ha attaccanti molto forti». Il ct Loew sta insistendo. E se dovesse provare a richiamarl­o? Miro è esploso in una risata. «Sapete quante volte mi hanno chiamato... L’ho già detto al mister, una decisione è una decisione». A NATALE. Si sente ancora giocatore, il suo futuro è da scrivere, è presto per mettere il punto e anche per pensarci. Potrebbe essere l’ultima stagione di attività. Come ogni anno, rifletterà a primavera. Con una tappa fondamenta­le tra un paio di mesi. «Come ho fatto sempre. Dopo Natale vedremo come sto, di solito prendo la decisione in due giorni. Il futuro? Sì, mi piacerebbe allenare, ma devo ottenere il patentino. Vediamo». Eppure in Germania stentano a trovare un erede. Klose ha le idee chiare. «Penso al nome che ho sempre fatto, dico Mario Gomez, perché è un giocatore molto bravo. E poi Mario Goetze, è giovanissi­mo, sulla giusta strada, un profession­ista serio, lavora 24 ore su 24. Sinora ha fatto tutto alla grande. Adesso dobbiamo dare a questi giovani il tempo di crescere. Anche nell’Under 20 e nell’Under 21 ci sono talenti interessan­ti, è importante che giochino, è l’unico modo per crescere».

«La Nazionale? Ho già preso una decisione e non torno indietro Djordjevic e Keita faranno strada...»

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