Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Pure Beckenbauer indagato per i Mondiali 2018 e 2022
Nel saloon della Fifa, dove la resa dei conti stile Ok Corral pare non risparmi neanche il pianista (ieri il Comitato etico ha svelato la lista di chi è sotto inchiesta, fra i quali l’ex fuoriclasse tedesco Beckenbauer e il vice presidente Fifa e Uefa, Villar Llona, entrambi per non aver collaborato alle indagini), si comincia a fare largo una certezza. L’allora investigatore capo del Comitato Etico, Michael Garcia, l’aveva tratteggiata nelle pagine (350, più 200mila pagine di allegati) del suo dossier: l’assegnazione dei Mondiali 2018 (Russia) e 2022 (Qatar) fu condizionata da corruzione e rapporti illeciti. Hans-Joachim Eckert, presidente - allora come oggi, strano no? - di quel Comitato Etico che ridusse il rapporto-Garcia a 42 paginette, ha svelato i nomi di chi è al momento indagato dal braccio armato della Fifa: con Kaiser Franz (c’è quel contratto con la Gazprom 2012 che genera sospetti) e Villar Llona, anche Worawi Makudi, Ricardo Teixeira, Amos Adamu, Eugenio Figueredo, Jeffrey Webb e Nicolas Leoz (gli ultimi tre arrestati lo scorso 27 maggio). Confermate anche le indagini su Blatter, Platini e l’ex segretario Valcke (sospesi 90 giorni). Aggiungete l’ex dirigente caraibico Jack Warner, l’americanoChuckBlazereMohammed Bin Hammam del Qatar, sono stati “bannati” a vita e che al sudcoreano Chung Mongjoon sono stati dati sei anni di stop all’inizio di questo mese, il conto fa paura: 11 dei 24 alti dirigenti Fifa aventi diritto al voto per Russia 2018 e Qatar 2022 sono stati o squalificati o sono sotto inchiesta. Tradotto, l’assegnazione delle coppe del Mondo potrebbe presto tornare in ballo, a rischiare più i qatarioti che i russi, ma solo per una questione di tempi. Resta una riflessione: chi controlla il Comitato etico? Il presidente Eckert ritenne ininfluenti le conclusioni di Garcia e le reticenze di Beckenbauer e Villar Llona, oggi - tempo dopo - li iscrive nel registro degli indagati per lo stesso motivo. Mah...