Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
La regina Fenninger è ko
La Coppa del Mondo celebra il 50º anno di vita ghermendo l’intera stagione invernale: capita una volta ogni quattro che l’assenza di Olimpiadi e Mondiali le consenta di vivere per se stessa, e non come avvicinamento a qualcosa di più importante.
E’ l’edizione più fitta di sempre - in programma 88 eventi - ma la quantità non ci eccita. Più interessante il fatto che l’Italia vi abbia già lasciato un’impronta: il gigante parallelo notturno del 21 dicembre è una pura novità made in Italy. L’ha voluta Markus Waldner, altoatesino, da due anni arbitro della Coppa del Mondo maschile, e ne sarà teatro l’Alta Badia. Una Excalibur di luce taglierà il nero bosco in due e il fondo di vetro della mitica Gran Risa sarà riservato ai migliori sedici del mondo. Se funzionerà, l’Alta Badia entrerà permanentemente nel calendario con due giganti - uno è quello classico, inamovibile - assieme allo slalom notturno di Campiglio, alla velocità in Val Gardena e in alta Valtellina, così come nel calendario femminile la new entry La Thuile assieme alla classica Cortina.
Per una Coppa che sposta il baricentro verso l’Asia - non casualmente: prossime tre Olimpiadi in Corea, Giappone e Cina - non è poco. Ovviamente aspettando gli azzurri. Anna Fenninger, campionessa di Coppa in carica, ha finito la stagione prim’ancora di cominciarla. Rottura dei legamenti è il bollettino medico della Federsci austriaca dopo che la vincitrice delle due ultime coppe era caduta in allenamento. Ricoverata a Innsbruck, la diagnosi è stata impietosa: rottura dei crociati del ginocchio sinistro. Reduce da un 2015 straripante (con l’oro mondiale in gigante e superG), non tornerà sulla neve prima di 5-6 mesi.
COPPA IN TV SU RAI ED EUROSPORT
La Coppa del Mondo di sci alpino sarà trasmessa in diretta dalla Rai e (tutta) da Eurosport, che seguirà altre 11 discipline. La Federazione Italiana Sport Invernali si prepara a vivere una stagione da protagonista. Con il numero raddoppiato delle gare su nevi italiane (passeranno da 5 a 10), due nuovi tecnici (Max Carca capo del settore maschile; Gianluca Rulfi dt delle specialità tecniche femminili) e un progetto (“Quando la neve fa scuola”) per la diffusione dello sci alle Medie allargato a 750 classi di tutte le regioni. Sullo sfondo il sogno: quello di costruire un centro tecnico per tutte le discipline invernali a Malles.
ADDIO MAGONI. Il piatto forte della conferenza stampa del presidente Flavio Roda erano le novità relative alle squadre di sci alpino. Roda ha spiegato le scelte: «Carca è un tecnico giovane, ma già esperto e quando due anni fa è andato via perché non aveva più rapporti con gli altri,