Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Sannino l’allenatore che fece decollare Mattia
L’allenatore del Carpi lo ebbe in una grande stagione a Siena: «Deve lasciarsi il passato alle spalle»
Non lo dice Sannino, però per lui se Destro non dovesse esserci - visto come la pensa sull'attaccante - forse sarà meglio. «Destro ha qualità enormi, deve lasciarsi il passato alle spalle e sapere che quello che conta è il futuro». Parola di Giuseppe Sannino. Era stato proprio l'attuale allenatore del Carpi, ancora senza squadra, a consigliare pubblicamente, in estate in pieno calciomercato, l'acquisto dell'attaccante da parte del Bologna. Lui che lo conosce bene, sa quanto vale e cosa può dare. Ma cos'hanno in comune Sannino e Destro? Una stagione memorabile, per loro ma anche e soprattutto per i tifosi del Siena che mai hanno visto la loro Robur così vicina a un titolo nazionale come nell'annata di grazia 2011-12. Un sogno fermatosi solo nella semifinale di Coppa Italia al cospetto del Napoli, che poi avrebbe vinto il trofeo. Sannino in panchina e Destro in campo a guidare l'attacco, un 4-4-2 che filava a meraviglia, con centrocampisti dal calibro di Gazzi, Vergassola, Brienza.
TANTO PESO. Destro fece 12 gol in 30 partite di campionato, abbastanza per una salvezza tranquilla, anzi tranquillissima. Poche, a causa di un infortunio, le sue apparizioni in Coppa Italia ma comunque sufficienti per realizzare la rete che consentì al Siena di superare il Chievo ai quarti di finale. La Toscana è stata il vero trampolino di lancio per entrambi: per l'allenatore che ha poi trovato casa a Palermo, e per l'attaccante appena ventenne approdato alla Roma sull'onda di quelle gesta. «Destro? Non è un calciatore fatto - ha detto di lui Sannino nell'estate 2012 quando mezza Serie A lo voleva -, sarebbe un'eresia pensarlo. Ha margini di miglioramento, quest'anno si è fatto le ossa, ha avuto l'onere e l'onore di guidare l'attacco di questo Siena. Chi lo avrà in squadra si ritroverà un talento». Questi giudizi spalancarono la porta ad un futuro pieno di speranze, prima che le strade divenissero più tortuose.
L'INCROCIO. L'appuntamento al Braglia, coi dolci ricordi azzurri, è pieno di incognite per le scelte tecniche che farà Delio Rossi. Ma Sannino è lì che aspetta di vedere. La realtà di entrambi è oggi molto diversa da quella vissuta a Siena: Sannino vuole dimenticare la disastrosa prestazione di Bergamo, mentre Destro deve sgomitare per un posto da titolare dopo essere rimasto a secco nei primi 8 turni di campionato. In questa stagione si giocano ambedue la chance del rilancio. E fin qui non è andata benissimo. Forse meglio a Sannino, che appena arrivato alla corte di Bonacini ha almeno ottenuto la prima storica vittoria del Carpi in Serie A. Ma la salvezza è un obiettivo lontano, specie se la squadra dovesse ancora esprimersi sui livelli di Bergamo.
LE SCELTE. Per esorcizzare questa possibilità, il tecnico apporterà qualche variazione nell'undici titolare. Dietro scalpita Spolli, che Sannino ha già allenato a Catania e che da tempo prova al centro della difesa a tre durante le partitelle d'allenamento.Acentrocampo la lista dei pretendenti è lunga: daLolloaBiancopassandoper il rientrante Marrone. In attacco ci sarà invece Borriello, che si allena insieme ai compagni dopo l'affaticamento muscolare che l'aveva costretto a terminare anzitempo l'allenamento di martedì scorso.