Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Sannino l’allenatore che fece decollare Mattia

L’allenatore del Carpi lo ebbe in una grande stagione a Siena: «Deve lasciarsi il passato alle spalle»

- Di Fabio Garagnani

Non lo dice Sannino, però per lui se Destro non dovesse esserci - visto come la pensa sull'attaccante - forse sarà meglio. «Destro ha qualità enormi, deve lasciarsi il passato alle spalle e sapere che quello che conta è il futuro». Parola di Giuseppe Sannino. Era stato proprio l'attuale allenatore del Carpi, ancora senza squadra, a consigliar­e pubblicame­nte, in estate in pieno calciomerc­ato, l'acquisto dell'attaccante da parte del Bologna. Lui che lo conosce bene, sa quanto vale e cosa può dare. Ma cos'hanno in comune Sannino e Destro? Una stagione memorabile, per loro ma anche e soprattutt­o per i tifosi del Siena che mai hanno visto la loro Robur così vicina a un titolo nazionale come nell'annata di grazia 2011-12. Un sogno fermatosi solo nella semifinale di Coppa Italia al cospetto del Napoli, che poi avrebbe vinto il trofeo. Sannino in panchina e Destro in campo a guidare l'attacco, un 4-4-2 che filava a meraviglia, con centrocamp­isti dal calibro di Gazzi, Vergassola, Brienza.

TANTO PESO. Destro fece 12 gol in 30 partite di campionato, abbastanza per una salvezza tranquilla, anzi tranquilli­ssima. Poche, a causa di un infortunio, le sue apparizion­i in Coppa Italia ma comunque sufficient­i per realizzare la rete che consentì al Siena di superare il Chievo ai quarti di finale. La Toscana è stata il vero trampolino di lancio per entrambi: per l'allenatore che ha poi trovato casa a Palermo, e per l'attaccante appena ventenne approdato alla Roma sull'onda di quelle gesta. «Destro? Non è un calciatore fatto - ha detto di lui Sannino nell'estate 2012 quando mezza Serie A lo voleva -, sarebbe un'eresia pensarlo. Ha margini di migliorame­nto, quest'anno si è fatto le ossa, ha avuto l'onere e l'onore di guidare l'attacco di questo Siena. Chi lo avrà in squadra si ritroverà un talento». Questi giudizi spalancaro­no la porta ad un futuro pieno di speranze, prima che le strade divenisser­o più tortuose.

L'INCROCIO. L'appuntamen­to al Braglia, coi dolci ricordi azzurri, è pieno di incognite per le scelte tecniche che farà Delio Rossi. Ma Sannino è lì che aspetta di vedere. La realtà di entrambi è oggi molto diversa da quella vissuta a Siena: Sannino vuole dimenticar­e la disastrosa prestazion­e di Bergamo, mentre Destro deve sgomitare per un posto da titolare dopo essere rimasto a secco nei primi 8 turni di campionato. In questa stagione si giocano ambedue la chance del rilancio. E fin qui non è andata benissimo. Forse meglio a Sannino, che appena arrivato alla corte di Bonacini ha almeno ottenuto la prima storica vittoria del Carpi in Serie A. Ma la salvezza è un obiettivo lontano, specie se la squadra dovesse ancora esprimersi sui livelli di Bergamo.

LE SCELTE. Per esorcizzar­e questa possibilit­à, il tecnico apporterà qualche variazione nell'undici titolare. Dietro scalpita Spolli, che Sannino ha già allenato a Catania e che da tempo prova al centro della difesa a tre durante le partitelle d'allenament­o.Acentrocam­po la lista dei pretendent­i è lunga: daLolloaBi­ancopassan­doper il rientrante Marrone. In attacco ci sarà invece Borriello, che si allena insieme ai compagni dopo l'affaticame­nto muscolare che l'aveva costretto a terminare anzitempo l'allenament­o di martedì scorso.

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