Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Lorenzo: Non mi ha agevolato certamente all’ultimo giro... Domani qualifiche MotoGP dalle 8.35 in diretta su Sky
SEPANG - «Marquez mi avrebbe aiutato a Phillip Island? Non lo ha fatto certo all'ultimo giro». Con una battuta Lorenzo ha sdrammatizzato l'attacco di Rossi a Marquez. Sereno, persino rilassato, lo sfidante del pesarese nella lotta al Mondiale ha spiegato il suo stato d'animo. «Non sento la pressione, sono tranquillo e non ho nulla da perdere. A Misano ho commesso un errore ed è stato lì che ho perso il Mondiale. Poi però ho recuperato punti su Valentino, ora ho di nuovo la possibilità, ma sono sempre stato dietro di lui in campionato».
Sepang non è la pista preferita di Lorenzo, che filosofeggiando spiega come la cosa in fondo non sia importante. «Non avevo mai vinto ad Aragon, poi quest'anno ci sono riuscito. Marquez non aveva mai vinto in Australia e ce l'ha fatta domenica scorsa. Qui al successo sono andato molto vicino diverse volte, e ci ho vinto in 250. L'anno scorso invece non ero abbastanza allenato, mentre ora sono in forma».
Si sente veloce, oggi Lorenzo anzi di più: il più veloce.
«Cosa devo dire: spero che domenica sia la migliore giornata della mia vita e la peggiore per Valentino. Spero anche che i piloti di Ducati, Honda e Suzuki vadano forte, ma un po' meno forte di me».
Già perché a differenza di Rossi che si può limitare a controllarlo, in realtà Jorge di amici qui avrebbe bisogno. Ma non del tipo di amicizia dimostratagli da Marc a Phillip Island. PROGRAMMA (ora italiana) - Oggi: ore 3-03.40 e 7.10-7.50 prove libere Moto3; 3.55-4.40 e 8.05-8.50 prove libere MotoGP; 4.55-5.40 e 9.059.50 prove libere Moto2. Domani: ore 3-3.40 prove libere Moto3; 3.554.40 e 7.30-8 prove libere MotoGP; 4.55-5.40 prove libere Moto2; 6.35-7.15 qualifiche Moto3; 8.108.25 qualifiche (Q1) MotoGP; 8.35-8.50 qualifiche (Q2) MotoGP; 9. -9.50 qualifiche Moto2. Domenica: ore 2.40-3 warm up Moto3; 3.103.30 warm up Moto2; 3.40-4 warm up MotoGP; 5 gara Moto3; 6.20 gara Moto2; 8 gara MotoGP.
COSÌ IN TV: tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD, differite in chiaro su Cielo (gare alle 9, 10.20 e 12).
CLASSIFICHE MONDIALI
MOTOGP - Piloti: 1. ROSSI 296; 2. Lorenzo (Spa) 285; 3. M.Marquez (Spa) 222; 4. IANNONE 188; 5. Pedrosa (Spa) 165; 6. Smith (Gbr) 158; 7. DOVIZIOSO 153; 8. Crutchlow (Gbr) 107; 9. PETRUCCI 97; 10. P. Espargaro (Spa) 96; 11. A. Espargaro (Spa) 88; 12. M. Vinales (Spa) 84; 7. DOVIZIOSO 153; 9. PETRUCCI 97; 22. PIRRO 8; 26. DE ANGELIS (Rsm) 2. Costruttori: 1. Yamaha 362; 2. Honda 310; 3. Ducati 237.
MOTO2: 1. Zarco (Fra) 318; 2. Rins (Spa) 214; 3. Rabat (Spa) 206; 4. Lowes (Gbr) 172; 5. Folger (Ger) 145; 8. MORBIDELLI 89; 11. BALDASSARRI e CORSI 72.
MOTO3: 1. Kent (Gbr) 244; 2. Oliveira (Por) 204; 3. BASTIANINI 188; 4. FENATI 165; 5. ANTONELLI 161. La Ferrari paga penalità con Vettel e Raikkonen ricorrendo al quinto motore della stagione, evidentemente con il fiato grosso per quanto riguarda le sue power unit. Una strategia prevista da tempo, e focalizzata su Austin perché è una delle poche piste che, partendo dietro, dà possibilità di sorpassare, sempre che si sia in grado di farlo.
La Ferrari è stata di parola anche sulla parità tra i suoi piloti, perché scendere in pista con due monoposto diverse avrebbe avuto il duplice effetto di complicare il lavoro e di confondere le idee, prospettive cui i tecnici rinunciano sempre di buon grado.
Nonostante queste tattiche di lungo respiro, la Ferrari non ha voluto che trapelasse la notizia relativa all’uso o meno dei quattro gettoni di sviluppo che le erano rimasti in tasca. Si saprà presumibilmente oggi, ma la penalizzazione avverrà comunque - lo ricordiamo - per il solo uso del quinto motore, prescindendo dal livello di sviluppo.
E’ immaginabile che i “tokens” a disposizione siano stati usati, anche perché questa è l’ultima possibilità - sempre se non toccherà ricorrere alla sesta unità - e le migliorie servono non tanto e non solo a garantire un brillante finale di stagione, quanto soprattutto a costituire la base tecnica per il motore del 2016, che sarà più stretto per aiutare l’aerodinamica posteriore. Non è comunque escluso che Maranello abbia fatto ricorso solo a modifiche per l’affidabilità, dopo aver osservato come la Mercedes giocò bene questa carta in Canada.
Direte voi: perché un’informazione resa innocua dal fatto che si scenderà in pista tra poche ore viene tenuta segreta come un prezioso segreto industriale? La Ferrari peraltro è in compagnia: la stessa cosa la sta facendo la Renault. La risposta è in un’altra domanda: perché la gente si disinteressa sempre più alla Formula 1?
Intanto ad Austin fervono i negoziati del gruppo Red Bull per garantire i motori alle sue squadre nel 2016: anche la Ferrari ha chiuso ogni trattativa con il team Red Bull, che ha come unica chance di sopravvivenza il ritorno a Canossa e le scuse alla Renault (più o meno sentite, ma formali sì), con cui ha rotto il rapporto in modo supponente. Quanto alla Toro Rosso, il destino tecnico sembra legato a quello della capogruppo. Il dirigente Helmut Marko ha detto con chiarezza: «Serve una scelta unica per i due team».
Intanto ieri ad Austin Kimi Raikkonen non si è detto pentito per la manovra costata il ritiro a Bottas nell’ultimo giro del GP di Russia: «Purtroppo ci siamo scontrati, così va la vita - ha detto come se la collisione fosse dipesa dal passaggio di una nuvola - Non mi sento in colpa e per me le cose sono a posto. Se mi trovassi nella stessa situazione ci riproverei, magari stavolta mi andrebbe meglio». Bottas, dal canto suo, ha assicurato di aver girato pagina.