Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
DS4 CROSSBACK Tecnologia di classe
Il crossover del marchio Psa con 4 motorizzazioni. Da 30.150 €
Con il debutto ufficiale all’ultimo Salone di Ginevra, il marchio DS stacca definitivamente il cordone ombelicale che ancora lo teneva legato a “mamma” Citroën, andando a occupare un posto d’onore tra le più interessanti e attuali proposte del mercato, senza naturalmente rinnegare il suo glorioso passato, che risale fino alla leggendaria DS 19 presentata giusto sessant’anni fa.
A segnare l’inizio di una nuova era ci sono le nuove DS 4 e DS 4 Crossback, cavalli di battaglia del brand francese nel segmento delle compatte premium. Un modello lungo poco più di 4,2 metri ma due silhouette distinte: la berlina dinamica e raffinata e l’inedita configurazione ad assetto rialzato che ha lo stile di una “crossover” elegante e sfiziosa. Il design ricercato e dalle linee armoniose si sposa a contenuti d’eccellenza, a cominciare dalla dotazione tecnologica: DS 4 è la prima DS, e la prima vettura del Gruppo PSA Peugeot Citroën, a utilizzare il protocollo Apple CarPlay, compatibile con gli iPhone più recenti. Così come all’esterno, anche a bordo di DS 4 ci si accorge subito che l’attenzione per il dettaglio è quasi maniacale: ne è una prova l’utilizzo di materiali autentici lavorati in modo artigianale, come la pelle che riveste i sedili. Le motorizzazioni sono tutte di punta: ben sei turbo, di cui tre benzina (un 1.2 PureTech da 130 cv e due 1.6 THP da 165 e 210 cv) e tre diesel BlueHDi da 120, 150 e 181 cv.
Di questi, alla Crossback ne sono stati assegnati quattro, due benzina e due diesel. E sono due anche le alternative per quanto riguarda i cambi: manuale o automatico a sei rapporti. Su strada, DS 4 regala sensazioni e piacere di guida senza compromessi, dimostrandosi adatta a soddisfare sia le esigenze di coloro che prediligono il comfort sulla lunga distanza sia quelle di chi cerca brio e la giusta dose di sportività anche nella guida quotidiana. Con un baricentro abbassato, la berlina guadagna agilità e dinamismo Il 77% dei dipendenti Fca ha votato sì al nuovo contratto di lavoro che sarà la base per le trattative del Uaw (il sindacato dei lavoratori Usa) con Ford e GM. Ma soprattutto fa riaprire a Marchionne la trattativa di fusione con GM. Fissata al 3 dicembre ad Amsterdam l’assemblea straordinaria Fca per l’approvazione della proposta di separazione da Ferrari. e la guida procura autentico piacere al volante. La Crossback non è da meno e grazie all’altezza dal suolo rialzata di 30 mm, offre una posizione di guida che permette di dominare in totale sicurezza la strada, anche su terreni diversi. Dove tra l’altro abbiamo avuto occasione di testare le qualità dell’Intelligent Traction Control, sistema di assistenza alla guida che ottimizza la regolazione dell’antislittamento delle ruote anteriori proprio in condizioni di scarsa aderenza. Il risultato sono migliori prestazioni allo spunto e migliore motricità all’uscita da una curva.. Dal suo lancio nel 2011, la generazione precedente di DS4 ha venduto oltre 120mila unità in tutto il mondo, dimostrando che l’intuizione di Citroën di dare vita a un marchio indipendente è vincente. «Renzi e Delrio sono sensibili alla mobilità sostenibile e credo che in un futuro prossimo si possa arrivare a misure per incentivare la mobilità elettrica». Lo ha detto Piero Fassino a cui ieri, come presidente dell’ANCI, l’Associazione Nazionale dei sindaci, è stata consegnata una Nissan Leaf. Modello: DS 4 /DS 4 Crossback Motore: BlueHDi turbodiesel common rail con stop&start Cilindrata: 1.997 cc Potenza: 181 cv a 3.750 giri/min Coppia max (con overboost):
400 Nm a 2.000 giri/min Cambio: automatico a sei rapporti Velocità massima: 217 km/h Accelerazione 0-100 km/h:
in 8”6 Consumo combinato:
4,4l/100 km Emissioni CO2: 115 g/km Dimensioni: lunghezza 4.275 mm larghezza 1.840 mm altezza 1.535 mm Passo: 2.612 mm Versioni: So Chic (solo per DS 4), Sport Chic Prezzo: da 30.150 euro Commercializzazione:
ottobre 2015 Volkswagen esclude un allargamento dello scandalo alla generazione di motori diesel EA 288. «Dopo accurati controlli, chiariamo che in auto con motore EA 288 non è stato installato alcun software». Ieri intanto VW Italia ha precisato i numeri delle auto coinvolte. 709.712, 385.694 VW, 231.729 Audi, 35.343 Seat, 39.598 Skoda, 17.348 VW commerciali Se la prima ragione d’acquisto di un’auto in Italia è ancora il design, si comprende bene come mai il restyling della seconda generazione di Kia cee’d sia ripartito proprio da lì. Dall’anteriore ridisegnato della versione GT Line, spedita a ricoprire d’ora in poi il ruolo della sportiva in una famiglia che perde per strada la vera GT, la tre porte da 204 cv. Spetterà quindi alla cinque e alla station il compito di portare avanti il successo di un modello dal marchio coreano sì, ma di nazionalità che più europea non si può: pensata e progettata nel nostro continente, è a Zilina, nella Repubblica Slovacca, che la cee’d viene prodotta. E se vi dovesse restare qualche dubbio riguardo alla nazionalità della vettura sappiate che il suo nome altro non è se non l’acronimo di comunità europea, design europeo.
Tornando ai motori, d’ora in poi quindi saranno solo due, il conosciuto diesel da 136 cv, ora disponibile anche con un nuovo cambio a doppia frizione a sette marce, e un inedito 1.0 tre cilindri declinato su due potenze, 100 e 120 cv. Se la GT Line è l’espressione più decisa del desiderio del marchio di intercettare la voglia di curve dei suoi clienti, con fari a led, cerchi da 17, un posteriore con simil estrattore e due terminali di scarico e soprattutto un telaio irrigidito in grado di mettere in stretta comunicazione strada e pilota, pure le versioni “base” hanno beneficiato di un upgrade formale con paraurti e fari ritoccati e qualche cromatura in più. Ma non è solo un aggiornamento estetico: sul piano dei contenuti la riduzione del cx attuata anche attraverso l’inserimento di protezioni sottoscocca massimizza le potenzialità dell’auto. Non potevamo non testare proprio l’allestimento GT Line e il nuovo mille turbo, quello da 120 cv: le prestazioni sono notevoli rispetto alla cilindrata e ne guadagna l’economia di esercizio. 17.500 euro l’importo richiesto per accedere alla gamma della rinnovata cee’d, 22.500 quello da versare per la GT Line a benzina della nostra prova.
Il sindacato Usa dice sì a Marchionne
Fassino: «Presto incentivi per elettrica»
Volkswagen esclude nuovi scandali