Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

SE L’ARBITRO PENALIZZA LA JUVENTUS...

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> di ALESSANDRO VOCALELLI <

La decima giornata di campionato ha confermato la forza di Roma e Napoli, che hanno centrato la quinta vittoria consecutiv­a, con le loro certezze assolute: Pjanic e Gervinho da una parte, il fenomenale Higuain dall’altra. Un centravant­i, un calciatore, un campione, che fa davvero la differenza. Ma la decima ha detto che Roma eNapolihan­noancheris­orse inesplorat­e, altrettant­o decisive. La Roma ha ritrovato Maicon che, se si confermass­e a questi livelli, sarebbe il miglior acquisto che i gialloross­i potrebbero augurarsi. Chi ce l’ha un esterno di questo livello? E sabato c’è InterRoma: chissà che non tocchi di nuovo al grande ex. Il Napoli ha invece aggiunto alla coppia Higuain-Insigne e ai gol di Gabbiadini e Callejon, anche la classe di Mertens. Sono state proprio le esultanze rabbiose di Maicon e Mertens a fotografar­e la giornata: perché evidenteme­nte in squadre così, in gruppi così, c’è gente che deve fare anticamera pur avendo curriculum di altissimo profilo.

Un applauso speciale anche a Fiorentina e Milan, che hanno superato momenti delicati. Solo di risultati quello dei viola, anche di gioco quello dei rossoneri. Paulo Sousa sa di avere una squadra di livello, con un giocatore - Kalinic - che ha già firmato cinque reti in trasferta. Aveva bisogno soprattutt­o di tranquilli­tà Mihajlovic, a cui erano state concesse le classiche due partite per salvare la panchina. Le ha vinte entrambe, con Sassuolo e Chievo: e sono questi i momenti in cui una squadra dimostra di essere vicina al suo allenatore. Mentre Delio Rossi a Bologna ha pagato per tutti. Dimostra di essere un gruppo vero, fenomenale nella sua solidità emotiva e tecnica, anche il Frosinone. Pensate che dopo cinque giornate il Frosinone aveva un solo punto in classifica. Nelle altre cinque ne ha messi insieme nove.

Nel gruppo di testa perde solo la Lazio, che paga le intuizioni di Reja, uno che passa per un difensivis­ta ed invece è sempliceme­nte un equilibrat­ore. La sconfitta che fa più rumore è però quella della Juve, che ieri sera ha perso complessiv­amente... 18 punti: in apparenza sono tre, è vero, ma da sei squadre, Sassuolo, Milan, Inter, Fiorentina, Napoli e Roma. Una frenata pesante, con alcune scelte - come quella di rinunciare a Khedira anche se ti viene a mancare Marchisio - che fanno discutere. Succede che la Juve finisca però per essere penalizzat­a anche dall’arbitro. Perché se si rimane in 10 per un doppio giallo a Chiellini, non si può non essere arrabbiati - ad esempio - per una gomitata a campo aperto di Acerbi a Dybala. E’ un momento che tutto, ma proprio tutto, va storto in casa bianconera. Quattro sconfitte nelle prime 10 giornate. Nello scorso campionato, in tutto il campionato, ne aveva perse tre. Non è pazzesco?

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