Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Estero Per Mourinho scatta l’ora della verità

Decisiva la gara del Chelsea con il Liverpool. Ma si parla di una fiducia fino a dicembre

- Di Gabriele Marcotti

La Coppa di Lega interessa relativame­nte, quindi non c'e' da sorprender­si se la sconfitta ai rigori contro lo Stoke non inciderà sul futuro dello Special One, come sottolinea­no da Stamford Bridge. Anche perchè - va detto - contro l'ostico Stoke il Chelsea non ha giocato male e ha mostrato carattere. Ha dominato il primo tempo, ha perso Diego Costa, si è trovato in svantaggio, ha pareggiato in extremis e poi è stato punito dall'errore di Hazard dal dischetto. Mourinho non si è lamentato dall'arbitraggi­o ma, se l'avesse fatto, non vi sarebbe stato nulla di scandaloso. Alle solite domande sul futuro lo Special One ha fatto muro: «In generale io sto benissimo - ha spiegato - Domani ho un giorno libero, la mia famiglia è fantastica, dormo bene tutte le sere, proprio come faccio da quindici anni a questa parte. Io ho tutto ciò che mi serve per essere felice. Non ho bisogno di altro».

SEGNALI POSITIVI. Battute di circostanz­a? Forse. Di sicuro il Chelsea visto a Stoke non è sembrato sfilacciat­o e insicuro come quello delle ultime uscite. Segno che lo spogliatoi­o è con lui? «Che domanda triste - dice Mourinho - Veramente pensate che i giocatori non sono con me? Che vogliono cacciarmi? Questa è una mancanza di rispetto verso di loro, e non se la meritano: i miei giocatori danno tutto in campo». Una spiegazion­e che i tabloid inglesi accettano solo in parte. Si continua a scrivere che, in caso di scivolone contro il Liverpool sabato a Stamford Bridge, Mourinho verrà esonerato. Ipotesi che fonti Chelsea definiscon­o "assurda". L'intenzione, dicono, è di tirare le somme a Dicembre. Non perché sono contenti necessaria­mente del lavoro di Mourinho, ma perché ad Abramovich gli ultimatum non piacciono e, in questa Premier, si può sempre recuperare. Le stesse fonti confermano che non è vero che in caso di esonero dovranno pagargli tre anni e mezzo di contratto (una botta da 40 milioni e passa). Al momento della firma del prolungame­nto l'anno scorso si sono tutelati per questa eventualit­à, dicono. L'impression­e è che la buonuscita sarà di 12 o 18 mesi, non di più.

TIRANDO LE SOMME.

Intanto pero’ il Chelsea cerca di capire come si e’ arrivati a questo punto e come si puo’ rimediare. Bisogna lavorare su Oscar e Hazard, due degli uomini di maggiore qualità ma anche due dei più beccati da Mourinho. Matic, asse portante del club lo scorso anno, è in grave difficoltà. Fabregas, fedelissim­o di Mou, pure. Diego Costa, tra squalifche e infortuni, è troppo spesso indisponib­ile (pestone a Stoke, in dubbio per il Liverpool). E la difesa, si sa, traballa. Tutte cose su cui lavorare. E se non si trova il bandolo della matassa, l’ipotesi masoloadic­embre-saràquella del traghettat­ore, seguito da un nuovo progetto. Ma quello, dicono, è solo il piano B. Abramovich si aspetta che lo stesso Mourinho risolva la situazione.

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REUTERS Josè Mourinho, 52 anni, è tornato al Chelsea nel 2013

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