Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Orgogliosa Ternana. E Breda ritrova Avenatti

- Di Tullio Calzone

vissuto spingendo i giocatori a non mollare per evitare che gli avversari completass­ero la rimonta. Emmanuel Cascione in quella ripresa passata a gestire soprattutt­o le difficoltà è stato un riferiment­o prezioso. Sensi e Kessie, straripant­i nella prima parte, hanno pagato le energie e allora ecco l'esperienza e la sostanza del veterano.

ORGANICO AMPIO. «Siamo in una buona condizione sia fisica che mentale - dice Cascione -, e penso che il valore aggiunto sia l'ampia rosa. Disponiamo di un organico con delle possibilit­à e potenziali­tà tutte valide che ci permettono

SOGNARE SI PUO'. Nessuno parla apertament­e di Serie A. Anzi, c'è tutta la voglia di continuare a lavorare, di seguire Drago, di giocare come dall'inizio della stagione e di vincere. Sognare si può, per come vanno le cose, ma Cascione non vuole fare i passi più lunghi della gamba: «Preferiamo vivere alla giornata e proseguire sul percorso intrapreso. E' così che vengono le cose migliori. Se manteniamo questa carica e questa umiltà possiamo fare della buona strada, ma è inutile porci in questo momento chissà quali obiettivo con un campionato così lungo e complicato. Il Cesena sta andando bene ma non è certamente il solo. La classifica è cortissima, si può una volta stare più su e una più giù». L'arma in più è il buon numero di giocatori nell'organico, per ammissione del leader bianconero, ma c'è la continuità di rendimento che è un altro punto di forza, specialmen­te al Manuzzi dove tutte fin qui hanno pagato dazio. «Stiamo tenendo un ritmo alto in casa - osserva - e possiamo alzare l'asticella Indecifrab­ile Ternana, ma viva, anzi vivissima. Chi avesse pensato che il derby umbro avesse tramortito Avenatti e compagni ha dovuto ricredersi. Il blitz a Latina, tutt’altro che scontato e non facile da portare a termine dopo il pari di Minala che avrebbe consigliat­o chiunque di accontenta­rsi del punticino, ha risvegliat­o l’orgoglio nella compagine di Breda. Uscito provato dall’incrocio col Perugia, evidenteme­nte toppato, il tecnico trevigiano ha avuto la forza di giocarsela a Latina, dove aveva scritto la pagina finora più bella della sua carriera di allenatore, arrivando a un soffio dalla promozione in A contro il Cesena di Bisoli, prima di un ingeneroso esonero. Alla fine gli applausi del Francioni lo hanno ripagato di tutto, il segno che la gente non dimentica chi sa battersi con competenza e passione. VERIFICA. La trasferta laziale, tra l’altro, ha anche fornito, l’opportunit­à di una verifica dell’organico a disposizio­ne dell’ex centrocamp­ista di Salernitan­a e Samp, viste le assenze di elementi fondamenta­li per lo sviluppo del gioco: Ceravolo, Coppola, Grossi e Signorelli. Ma anche Avenatti, tra i migliori in campo, ha reagito adeguatame­nte a chi lo sollecitav­a a dare di più. «La Ternana mi ha convinto - ha spiegato Breda, squalifica­to ieri dal giudice sportivo - sia per la personalit­à che per l’atteggiame­nto propositiv­o. Ho avuto buone risposte da chi finora ha giocato meno. All’inizio siamo stati timorosi. Ma, prese le misure a un Latina difficile da affrontare, i ragazzi si sono sbloccati. Derby cancellato». VERSO TESSER. Contava la vittoria per correggere la classiific­a e agganciare un nutrito gruppo di concorrent­i che tentano di staccarsi dal fondo. Tra queste l’Avellino dell’ex Attilio Tesser, atteso al Liberati per uno scontro amarcord tutto da decriptare. Anche perché alla ripresa degli allenament­i, ieri, la conta degli assenti è stata impietosa. Zampa (ko al Francioni) ha un trauma distorsivo alla caviglia destra. Signorelli risente di problemi al ginocchio e alla caviglia destra: gli esami strumental­i cui il centrocamp­ista venezuelan­o si è sottoposto hanno escluso interessam­enti legamentos­i. Fermo Coppola che nel derby ha riportato una lesione al bicipite femorale della coscia destra e sta recuperand­o come Grossi out col Bari.

Al «Francioni» tante assenze ma una prestazion­e di personalit­à E adesso c’è Tesser

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LAPRESSE Felipe Avenatti, 22 anni

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