Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
La rabbia dei tifosi «Basta figuracce»
«I giocatori devono ricordarsi chi siamo» Nel mirino ci sono anche Allegri e il club
- La rabbia del popolo juventino esplode sul web. Se l'indifferenza dei tifosi è un dato di fatto a Vinovo e a Leinì, sede del ritiro, diverso è il clima sui social network dove si riversa tutta la delusione dei milioni di fans bianconeri per questo inizio di stagione davvero inaccettabile, per rifarsi alle parole del presidente Agnelli. «Che tristezza» è il riassunto di molti sui muri virtuali dei forum. Berlino sembra lontana anni luce, ben più del 6 giugno scorso. E lontani anni luce sembrano i fasti di pochi mesi fa quando il mondo bianconero era pervaso da una esaltazione totale per il quarto scudetto consecutivo, la decima Coppa Italia e la finale di Champions League.
COLPE DIFFUSE. Ora la realtà è ben diversa, lo scudetto è praticamente un miraggio, nonostante siamo ancora a fine ottobre. Per i tifosi non c'è un unico colpevole, tutti sono nel mirino: giocatori, allenatore e società. E la maggioranza approva la decisione di mandare tutti in ritiro. «Giusto, serve il pugno duro adesso. Devono capire che portano la maglia della Juve e non possono fare queste figure» scrive qualcuno, avvalorando la tesi di Buffon. «Siamo vicini al burrone, serve la sterzata decisiva, speriamo tutti lo capiscano». C'è però chi sostiene che la scelta del ritiro «non serve a niente», anche perché significa «assomigliare a una provinciale». Altri ritengono che non cambierà niente «tanto l'identità in campo sarà sempre quella di Allegri, cioè nulla».
IL TECNICO. Ecco, l'obiettivo si sposta sull'allenatore. Per qualcuno Max è «in confusione» e ne mette in discussione le scelte di formazione. Per altri non è stato capace di gestire il profondo rinnovamento della rosa. «La squadra non ha gioco». In molti chiedono il cambio di guida tecnica «perché