Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Spal, si riaprono le porte a Macerata
Dalla Questura nessun divieto alla trasferta dei dirigenti. Mattioli: «Troppe stranezze»
Non c'è alcuna disposizione della questura di Macerata che vieta ai dirigenti e accompagnatori della Spal di seguire la squadra nella supersfida di domani pomeriggio all'Helvia Recina: è stata la società ferrarese a dare l'annuncio ieri in tarda mattinata dopo aver interessato della faccenda la Lega Pro e aver attivato una serie di verifiche con le istituzioni locali mobilitate, dal sindaco Tiziano Tagliani all'assessore Simone Merli.
Nervi tesi e pure un giallo nelle ore di avvicinamento alla partita tra la squadra di Semplici capolista imbattuta da 21 giornate di campionato col turno di Coppa Italia appena passato espugnando Mantova e quella di Bucchi sorprendentemente seconda reduce da 3 successi nelle ultime 4 giornate col tris di vittorie in casa. Ieri mattina c'è stato un summit societario d'urgenza dopo che la presidente marchigiana Maria Francesca Tardella aveva annunciato, mercoledì pomeriggio, il divieto di trasferta oltre che per i tifosi anche per i dirigenti e accompagnatori spallini. Il club ha preso posizione usando toni durissimi nel ritenere subito il provvedimento grave e senza precedenti.
PAROLE DI FUOCO. Il presidente Walter Mattioli ha preso il toro per le corna, informando la Lega Pro che a sua volta ha consultato l'Osservatorio di Roma. Il chiarimento della questura di Macerata getta ombre su come sono andate esattamente le cose. «La Spal si interroga - è scritto nella nota ufficiale - sulle due comunicazioni di tenore diametralmente opposto, dove prima si dispone il divieto per i nostri dirigenti e poi viene negato».
La società ha voluto, inoltre, sottolineare come non fosse a conoscenza dei fatti accaduti tra i tifosi spallini e riminesi nella serata del 10 ottobre scorso sull'autostrada A1. «Nessuno dei dirigenti e tesserati - viene evidenziato - è in alcun modo connivente con i responsabili degli incidenti. L'auspicio della società è che vengano individuati i responsabili di atti contrari alle legge verificatisi dopo la partita di Prato e al contempo che vengano tutelati i diritti di quei tifosi, che sono la stragrande maggioranza, che si sono sempre comportati in modo esemplare, consentendo loro di seguire la propria squadra in casa e in trasferta».
STRANI SOSPETTI. Il presidente Mattioli esterna malumori in ordine sparso, ricordando di essere numero uno del club da due anni e mezzo senza che vi siano stati episodi negativi della tifoseria fino ad avanzare qualche sospetto su come vanno le cose. Il riferimento è per esempio al tesseramento ancora in sospeso del centrocampista Eros Schiavon, che ormai da settimane si allena col gruppo aspettando il libera del consiglio federale per poter scendere in campo. Il presidente ha rivelato di aver consigliato Schiavon di informarsi in Federazione per conoscere la situazione della sua domanda di tesseramento con la Spal, visto che è rimasto senza lavoro dopo l'esclusione dalla lista dell'Avellino. Mattioli non si spiega tutti questi ritardi nel prendere una decisione, manifestando l'intenzione di andare a fondo sulla vicenda.
La comunicazione della presidente Tardella non ha trovato riscontri presso le Autorità
MACERATA - «Contro la Spal venderemo cara la nostra pelle». L'allenatore della Maceratese Cristian Bucchi non le manda a dire al prossimo avversario e presenta in questo modo il big match di giornata tra la prima e la seconda della classe in programma domani alle 15 all'Helvia Recina. «Affronteremo una delle squadre più forti del girone insieme a Teramo e Pisa - dice il tecnico dei biancorossi - loro sono meritatamente in vetta alla classifica perché in questo inizio di campionato hanno dimostrato di avere le carte in regola per battere tutti. La Maceratese arriva carica e determinata a questa gara: giocheremo davanti al nostro pubblico e siamo in un ottimo momento di forma, sono convinto che faremo bene. Valuteremo fino all'ultimo istante le condizioni di Giuffrida e Lasicki e solo a pochi minuti dall'inizio della gara deciderò chi mandare in campo».
I biancorossi si schiereranno con il solito 4-4-2 e il tecnico si appella alla città per questa