Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Asia e merchandising ecco la caccia al tesoro
Silvio Berlusconi ieri a Milanello si è dilungato anche su quelli che potrebbero essere gli innegabili vantaggi causati dalla qualificazione alla Champions League 2016-2017. Vantaggi non solo legati al prestigio e al guadagno immediato (circa 30 milioni di euro) derivati dalla competizione europea più importante, ma anche dalla possibile commercializzazione del brand rossonero nei mercati asiatici tramite l’entrata in società di Mr. Bee che sta ancora oggi lavorando per cercare di acquistare il prima possibile il 48 per cento delle azioni del Milan versando nelle casse di Fininvest 480 milioni di euro. EFFETTI COLLATERALI. Il numero 1 rossonero ha ammesso che la commercializzazione del marchio Milan può portare degli introiti notevolissimi. Il brand rossonero è stato stimato 1,3 miliardi di euro, quindi se si riuscisse a rendere concreta questa valutazione, il che può avvenire solo attraverso la cessione del marchio Milan al “merchandising”, a una rete di ristoranti, a una serie di scuole calcio con introiti superiori ai 100 milioni all’anno, il piano di commercializzazione prevederebbe al terzo anno un introito netto per la società di 200 milioni. «Se questo accadesse - ha spiegato Berlusconi - il Milan avrebbe due possibilità: la prima che avremo introiti che ci permetterebbero di andare a prendere le migliori star nei migliori ruoli, quindi essere in grado di fare una squadra di altissimo livello; come secondo aspetto la quotazione sui mercati a Hong Kong o di un’altra Borsa».
In attesa dei soldi di Mr Bee, ricavi arriverebbero con lo sfruttamento del marchio Milan