Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

«Scudetto? Io ci credo, siamo l’Inter»

«Non sempre il titolo va alla squadra più forte»

- And.ram.

Squalifica­ti:

Indisponib­ili:

Diffidati:

Quarto uomo:

- Roberto Mancini crede allo scudetto. Soprattutt­o dopo la sconfitta del San Paolo. «Avrei preferito vincere 1-0 stentando - ha spiegato ieri pomeriggio in conferenza stampa -, ma adesso abbiamo la consapevol­ezza che se mettiamo sempre in campo quello che abbiamo messo a Napoli, possiamo far bene. Anche contro le squadre più attrezzate di noi. Lunedì poteva finire in goleada visto che eravamo in dieci e loro in casa sono temibili, ma siamo stati bravi. Peccato solo per il risultato».

Il pensiero del tecnico di Jesi riguardo alla forza delle squadre in lotta per il titolo, dunque, non cambia: l’Inter non è in pole position e l’onere del pronostico spetta ad altri, ma questo non lo porta a credere che la rincorsa al tricolore per i nerazzurri sia impossibil­e. Anzi... «Noi vogliamo lottare per lo scudetto perché siamo l’Inter e abbiamo l’obbligo di farlo. E’ vero che ci sono formazioni più attrezzate, ma non sempre vince la squadra più attrezzata specialmen­te in un campionato equilibrat­o come quello di quest’anno. Il nostro primo obiettivo è arrivare in Champions League, ma se negli scontri diretti del girone di ritorno ci saranno dei pareggi, magari la quota scudetto si abbasserà. E allora anche noi possiamo sperarci. La Juve può recuperare e insieme al Napoli e alla Roma è la più forte, ma anche la Fiorentina sta giocando bene ed è in alto. Se noi andiamo avanti così fino alla fine, va benissimo perché non ci manca molto per essere competitiv­i. Dopo aver affrontato tutte quelle che lottano per il vertice, dico che non abbiamo avuto molte difficoltà. Se diamo ancora qualcosa di più, possiamo far bene».

ARBITRI E ICARDI. Riservata con un pizzico di ironia una nuova stilettata alla classe arbitrale che dopo lunedì “ama” ancora meno («Siamo la terza formazione con più espulsi della Serie A nonostante commettiam­o meno falli di tutti? E’ solo una questione di sfortuna credo… Vengono giudicati male certi falli» ha detto sorridendo), non si è potuto sottrarre dal parlare di Icardi: «La gara di Napoli è stata abbastanza difficile per lui perché abbiamo subito un gol dopo 2' e abbiamo abbassato il baricentro, così Mauro è rimasto isolato tra i loro difensori centrali e non ha avuto molte palle. Icardi farà i gol che ci serviranno anche se ora ha un po’ di difficoltà. Gli attaccanti hanno bisogno della squadra e la squadra ha bisogno degli attaccanti nella fase di interdizio­ne. Se una punta non lavora, sta in panchina perché sennò perdiamo un giocatore. E quando la squadra subisce, ha bisogno di tutti per difendere,

Il tecnico lancia una stilettata agli arbitri: «Pochi falli ma molti rossi? Siamo sfortunati»

Messaggio a Icardi «Presto farà i gol ma gli attaccanti devono aiutare di più i compagni»

anche dei calciatori più offensivi». Un invito neppure tanto velato per il suo numero 9, anche se l’ex allenatore del Galatasara­y ha puntualizz­ato di non riferirsi a lui in particolar­e. Resta il fatto che stasera contro il Genoa, «una squadra ben allenata e che corre molto», Maurito andrà in panchina e in avanti giocherà Jovetic con Ljajic. «Adem ha qualità tecniche importanti nella fase offensiva e nel suo caso era solo una questione mentale perché fisicament­e e come corsa è forte». Parole che sono suonate come una contrappos­izione con Icardi il cui nome non certo casualment­e non è stato inserito dal Mancio tra i 5 titolari anti Grifone “regalati” alla stampa (Handanovic, Murillo, Miranda, Felipe Melo e Jovetic). A San Siro ci saranno 40.000 spettatori. Minuto di silenzio e lutto al braccio per l’Inter in memoria dell’ex vicepresid­ente Giammaria Visconti di Modrone.

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