Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Federica per sempre quinto oro europeo

Pellegrini ancora regina dei 200 sl

- Di Paolo de Laurentiis

Sono quaranta. La cifra tonda non poteva non arrivare nella gara che ama di più, quei 200 stile libero con i quali ancora una volta ha dimostrato di avere un feeling speciale. Federica Pellegrini gestisce a piacimento la sua ennesima finale.

Sono quaranta. La cifra tonda non poteva non arrivare nella gara che ama di più, quei 200 stile libero con i quali ancora una volta ha dimostrato di avere un feeling speciale. Federica Pellegrini gestisce a piacimento la sua ennesima finale europea (dieci anni dopo il primo titolo continenta­le), mette in bacheca la quarantesi­ma medaglia internazio­nale della sua straordina­ria carriera e manda un bel segnale al mondo. «Potevano essere anche di più, purtroppo noi ragazze con le staffette non saliamo spesso sul podio ma anche sotto questo aspetto stiamo crescendo. Quaranta medaglie internazio­nali però fanno proprio un bell’effetto».

Fanno effetto anche al premier Matteo Renzi che in serata twitta: «Che campioness­a! Compliment­i per l’oro».

RIVALI. E’ vero che un paio (la svedese Sjostrom e l’ungherese Hosszu) qui hanno preferito vederla gareggiare piuttosto che sfidarla, ma gli assenti hanno sempre torto, soprattutt­o ieri perché l’1’51”89 di Federica è un tempo con i controfioc­chi per lei (con il costume in tessuto non era mai andata così veloce) e pure per chi se la ritroverà sul blocchetto a Rio. La vera assente non è stata tanto Katinka Hosszu, qui a Netanya impegnata con un programma esagerato: ieri pomeriggio avrebbe dovuto nuotare. oltre alla finale dei 50 dorso e dei 200 misti (entrambe vinte). anche quella dei 200 stile libero. Troppo anche per lei e ha mollato la gara di Federica. Piuttosto, il programma avrebbe permesso alla Sjostrom un’incursione: la svedese invece ha preferito la sola semifinale dei 100 farfalla (che avrebbe potuto gestire a piacimento). Federica l’ha vista da fuori e qualche pensiero le sarà venuto.

NUMERI. Un anno fa, di questi tempi, Federica nuotava a Massarosa un secondo secco in più rispetto a quanto fatto ieri. Il mondiale di Doha andò male (quinta) anche per i problemi alla schiena, per fortuna superati alla grandissim­a in tempo per Kazan (argento). Non esiste la certezza matematica che anche in vasca lunga Federica tiri giù un secondo rispetto a quanto fatto l’anno scorso, ma la strada sembra proprio quella giusta. E’ veloce come non è mai stata (record italiano nei 100 sl) ieri è entrato anche un ottimo 200. Difficile chiedere di più a questo inizio di stagione che doveva essere prudente e probabilme­nte è così veramente. Nei programmi di Matteo Giunta, che la allena, il vero percorso verso Rio comincerà a gennaio: «E’ vero, non sono state gare preparate: ho scaricato solo tre o quattro giorni ed è stata la cosa giusta». Non è un’esagerazio­ne dire che la Pellegrini migliore non l’abbiamo ancora vista.

OTTIMISMO. Sempre più sorridente e serena, il percorso di questo Europeo ha fatto fare un altro bel salto in avanti all’umore di Federica: «Sono strafelice per il quinto titolo europeo e anche il tempo è una bella soddisfazi­one. Migliorare in vasca corta per me ha un grande significat­o, in virata perdo sempre qualcosa rispetto alle altre (ed è vero, ieri la Heemskerk le prendeva mezzo metro a ogni spinta dal muro; ndr). Proprio non ci pensavo a un risultato del genere, sono molto sorpresa».

Si è fatta portare dall’olandese e poi l’ha travolta negli ultimi 50 metri. Come sempre. «Che ci posso fare, io gareggio così da una vita. Le assenti? Prima o poi capiterà che ci incontrere­mo tutte insieme sul blocchetto. Questo comunque è un grande passo avanti, sto lavorando bene anche sulla velocità, Matteo è stato bravo a capire dove stavamo sbagliando nella scorsa stagione e a correggere la rotta. Sa perfettame­nte di cosa ho bisogno per rendere al meglio. E’ vero, mi ha detto che sono stata un po’ troppo prudente, ma che dovevo fare? E’ la mia gara».

PROGRAMMI. Ora c’è Riccione (18 e 19 dicembre) con i campionati italiani invernali in vasca lunga: «Non so bene ancora quali gare farò, vediamo». Perché la marcia verso i Giochi di Rio comincerà a gennaio. Se il buongiorno si vede dal mattino...

Un anno fa valeva un secondo un più «Migliorano virate e velocità». Renzi «Che campioness­a!»

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Federica Pellegrini (27 anni) con la medaglia
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