Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Mihajlovic va in contropiede
«Qui al Milan poca euforia, eppure in 8 gare abbiamo ottenuto gli stessi risultati della Juve»
Sinisa Mihajlovic non si fida. Il suo Milan non è ancora affidabile, il suo rendimento è altalenante. La media ottimale (2 punti a partita) indicata dal tecnico per raggiungere la zona Champions League implica un ruolino di marcia molto regolare, continuo, che non deve essere mai disatteso. Per questo motivo, ha avvertito ieri alla vigilia il tecnico serbo, questa sera a Modena contro il Carpi «la squadra non deve sbagliare l'atteggiamento mentale, queste sono partite insidiose. Per arrivare allo scudetto e andare in Champions devi avere continuità di risultati, vincere in casa e fuori. Noi stiamo cercando di farlo. Sicuramente sul nostro rendimento ha inciso il fatto che abbiamo affrontato quasi tutti gli avversari diretti (2 vittorie e 4 sconfitte il bilancio attuale; ndi) in trasferta. Andrà meglio nel ritorno». Mihajlovic prende tempo, ne concede altro al suo Milan: «Vedremo dove saremo alla fine del girone d’andata. A quel punto faremo i conti». Mihajlovic vuole tenere compatto il gruppo. Nonostante le due vittorie di fila contro Sampdoria (4-1) e Crotone (3-1 in Coppa Italia) non c’è grande fiducia intorno al suo Milan. «Ma la squadra sta bene - ha garantito - È compatta, unita, serena. Faremo di tutto per portare a casa 3 punti, anche se il Carpi è una squadra in ripresa, con un grande ex come Borriello e un allenatore, Castori, che stimo».
DECISIONI. Mihajlovic ha voluto fare chiarezza su quanto accaduto martedì pomeriggio nell’immediata vigilia della sfida di Coppa Italia contro il Crotone quando sono stati convocati, in extremis, Bonaventura e Montolivo che in un prmo tempo avrebbero dovuto osservare un turno di riposo. «In questi mesi al Milan ho preso anche decisioni coraggiose (Donnarumma titolare; ndi), senza mai essere condizionato e ricevendo l'appoggio dalla società - ha detto - Il presidente Berlusconi ha sempre rispettato ogni mia decisione e per questo lo ringrazio. Galliani lo sento o lo vedo ogni giorno: è il mio primo riferimento, lo stimo e c'è affetto. Fra me e la società c'è un rapporto di massimo rispetto dei ruoli. Accetto critiche, anche esagerate, ma non le falsità». L’ad Galliani, ieri in tarda serata, ha confermato la sovranità tecnica di Mihajlovic: «Certo,è il nostro allenatore che prende tutte le devisioni di carattere tecnico. Non potrebbe essere altrimenti».
BERLUSCONI. Anche il rapporto con il presidente Berlusconi, quindi, è saldo, non presenta problemi. «Gli faccio auguri per la piccola operazione, per un leone come lui è un solletico - ha garantito Mihajlovic - Con lui mi sento ogni settimana, parliamo, ci confrontiamo, scherziamo. Lui è il passato, il presente e il futuro del Milan. Gli allenatori passano ma lui resta».
La poderosa rimonta della Juventus in campionato non passa certo inosservata anche qui a Milanello. «Si sa che la Juve è forte, ha vinto cinque partite di fila, ne parlano tutti bene ed è giusto - ha ammesso Mihajlovic - Anche noi nelle ultime 8 gare ufficiali abbiamo fatto 5 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, a Torino con la Juve. Ma qui non vedo tutta questa euforia e ci sono troppe polemiche». Come si può notare Mihajlovic non perde l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. A chi gli contesta il paragone con l’Inter in lotta per lo scudetto risponde che «se vogliamo fare i conti, penso che l'Inter abbia speso più del Milan. Mancini ha avuto più tempo, da quando è arrivato (14 novembre 2014; ndr), ha comprato a gennaio 6-7 giocatori e in estate ha cambiato la squadra. Ci saranno 4-5 squadre in lotta per i primi 3 posti, il nostro obiettivo è arrivare sul podio. Sono convinto che faremo ancora meglio nel girone di ritorno».
«L’Inter? Mancini ha avuto più tempo: a gennaio e in estate la sua squadra è stata smontata»