Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Paltrinieri: «Morini non mi caccia più...»
«Miglioro perché in allenamento riesco sempre a dare il meglio. Arriverò tranquillo a Rio 2016»
- «E quest'anno Morini non mi ha mai cacciato dall'allenamento. Sarà l'esperienza o il fatto di conoscerci meglio ma ancora non è successo. Certo, la stagione è appena cominciata». Forse è un record pure questo. In passato invece? «E' successo, è successo. Anche l'anno scorso». Quello dell'oro mondiale. Non è una cosa infrequente che un allenatore butti fuori dalla piscina l'atleta che si impegna poco. Sentirselo dire dal campione del mondo in carica, fresco di record, però fa un certo effetto.
Se c'è un segreto del successo di Paltrinieri (e di Morini che lo allena) è proprio questo: non se la tirano neanche un po'. Continuano a fare le stesse cose, con la stessa semplicità di sempre. Anche ieri, meno di 24 ore dopo quel 14:08.06 che ha cancellato il mito di Grant Hackett, Paltrinieri ha nuotato i suoi chilometri quotidiani. Arriva visibilmente accaldato mentre addenta un biscotto: «Eh ma che volete ancora da me? - scherza - sono appena uscito dall'acqua. Sei chilometri di mattina e cinque di pomeriggio. Farò più o meno lo stesso anche nei prossimi giorni e poi mollerò qualcosina per Indianapolis, la prossima settimana».
Faticare non lo spaventa: «Miglioro perché in allenamento riesco sempre ad andare meglio, è una cosa che sto notando. Anche il 14:31 fatto da Sun Yang in vasca lunga sembra sempre più vicino. Poi magari non sarò io a batterlo. Rio? Voglio arrivarci tranquillo, le finali di notte non sono un problema, anzi. Lì il tempo conterà relativamente, sarà importante provare a vincere».
I complimenti per il record sono arrivati anche dall'Australia ma non da parte di Hackett: «Horton l'ho sentito (l'anno scorso si sono allenati insieme per un mese e sono rimasti in contatto, ndr). Hackett invece no. Ma lui non lo conosco, mi sarebbe piaciuto incontrarlo a Kazan ma non c'è stata la possibilità. Jaeger? Beh, lo vedrò tra qualche giorno».
Il Duel in the Pool di Indianapolis (sfida EuropaUsa, un atleta per gara) in programma la prossima settimana doveva essere l'obiettivo di questa prima parte della stagione. Paltrinieri ci arriva dopo questo record straordinario. Anche lui fa fatica a trovare le parole giuste: «In teoria potrei anche fare di meno: dal punto di vista della condizione dovrei stare meglio lì che qui. Ma una giornata come quella appena passata ti toglie qualcosa, ora mi sento particolarmente stanco e mi sembra difficile pensare di nuotare di nuovo un tempo del genere. Però la preparazione era finalizzata per la prossima settimana, questo è vero. Perché? Gareggiare in America mi piace tantissimo. Prima o poi riuscirò anche a vedere dal vivo una partita di Nba».
Lo aspetta il Duel di Indianapolis, Usa contro Europa. «Mi piacerebbe vedere una partita di Nba»