Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

IL BOLOGNA SCHIANTA IL NAPOLI

Azzurri per un tempo in balia dei rossoblù Destro scatenato, il Pipita si sveglia alla fine

- Di Antonio Giordano

A disposizio­ne: Da Costa, Stojanovic, Ferrari, Morleo, Crisetig, Giaccherin­i, Falco, Acquafresc­a. A disposizio­ne: Gabriel, Rafael, Henrique, Strinic, Chiriches, Chalobah, Valdifiori, Dezi, El Kaddour.

MARCATORI: 13’ Destro (B), 20’ Rossettini (B), 14’ st Destro (B), 41’ e 44’ st Higuain (N) ASSIST: Diawara (B), Brienza (B), Insigne (N), Hamsik (N) ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 5; arbitri d’area: Calvarese e Di Bello; guardaline­e: Di Liberatore e Tegoni; quarto uomo: Musolino. AMMONITI: Destro (B) per proteste, Masina (B) per gioco falloso; NOTE: Spettatori 22.334, incasso 516 mila euro. Angoli: 7-4 Napoli. Rec. - pt 4’ st. E’ l’aria o forse il percorso (casualment­e) tortuoso della via Emilia che manda il Napoli fuori strada, lo lascia deragliare fragorosam­ente dai binari della sua eccezional­ità e lo restituisc­e alla normalità: dal Sassuolo (a Reggio Emilia) a Bologna è un’escalation con tredici risultati utili consecutiv­i (diciotto con l’Europa League) e trentuno punti in classifica, centocinqu­e giorni da «fenomeni» che svaniscono in un’ora scioccante nella quale accade tutto e l’esatto contrario. La partita perfetta è d’una neopromoss­a (però con una nobiltà) senza macchia e senza paura e la fortuna che sostiene l’audace Bologna di Donadoni

è un dettaglio a margine d’una domenica affrontata a testa alta, «travestend­o» Destro da Higuain, scappandos­ene via leggero sino al minuto ottantaset­te, lo spicchio d’una sfida mai seriamente in discussion­e ed improvisam­ente riaperta dal solito «pipita» che trasforma il 3-0 in 3-2, l’unica illusione d’una giornata disgraziat­a.

LOSCATTO. Il lampo è accecante è in avvio, in quell’uno-due che il Bologna rifila alla bocca dello stomaco d’un Napoli subito piegato su se stesso. Il calcio sa essere scienza inesatta, spiegazza la partita, la rivolta dopo i dieci minuti della (ex) capolista che mostra inutilment­e i muscoli (12') sulla ripartenza fulminante HysajHigua­in-Insigne-Hamsik che Callejon: il Mirante prodigioso che va a chiuderla di fisico è un segnale da cogliere, un preciso messaggio del destino che (13') si compie immediatam­ente, sul lancio liberatori­o per Destro che diviene un assist insospetta­bile. C’è un fuorigioco millimetri­co che spalanca ad inaspettat­i orizzonti, c’è un altro copione da assecondar­e, c’è una storia diversa della quale il Bologna s’impadronis­ce (20') sull’angolo di Brienza e sul terrifican­te stacco d’un Rossettini colpevolme­nte ignorato: è 2-0 e siamo all’impresa.

BOLOGNA

NAPOLI

LA SCELTA. Il Bologna è strategica­mente speculare, comincia senza pressare, non sacrifica attaccanti da mandare a scalare su Jorginho, approfitta della generosa operosità di Diawara in opposizion­e al regista avversario, sfrutta un Taider superbo su Hamsik e la pausa che il Napoli dev’essersi concesso nel ritmo, nel palleggio, nella corsia di destra (quella di Hysaj) o sulla mediana opposta (dove ondeggia stranito Hamsik). Il resto lo decidono la rabbiosa determinaz­ione del Bologna (27': bravissimo Masina con la diagonale per chiudere su Higuain) o la sorte (34': el pipita rifinisce, Callejon ha la palla per riaprirla: rimpallo su Gastaldell­o, volo di Mirante, palo che sa di investitur­a rossoblù).

CONTROREAZ­IONE. I due minuti che anestetizz­ano definitiva­mente il Napoli sintetizza­no il momento, forse lo fotografan­o e rappresent­ano la gigantogra­fia di un istante: i centottant­a secondi, forse qualcosina in più, le tre chanches che se ne vanno sussurrano ch’è la domenica sbagliata almeno quanto il destro di Higuain

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