Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
IL BOLOGNA SCHIANTA IL NAPOLI
Azzurri per un tempo in balia dei rossoblù Destro scatenato, il Pipita si sveglia alla fine
A disposizione: Da Costa, Stojanovic, Ferrari, Morleo, Crisetig, Giaccherini, Falco, Acquafresca. A disposizione: Gabriel, Rafael, Henrique, Strinic, Chiriches, Chalobah, Valdifiori, Dezi, El Kaddour.
MARCATORI: 13’ Destro (B), 20’ Rossettini (B), 14’ st Destro (B), 41’ e 44’ st Higuain (N) ASSIST: Diawara (B), Brienza (B), Insigne (N), Hamsik (N) ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 5; arbitri d’area: Calvarese e Di Bello; guardalinee: Di Liberatore e Tegoni; quarto uomo: Musolino. AMMONITI: Destro (B) per proteste, Masina (B) per gioco falloso; NOTE: Spettatori 22.334, incasso 516 mila euro. Angoli: 7-4 Napoli. Rec. - pt 4’ st. E’ l’aria o forse il percorso (casualmente) tortuoso della via Emilia che manda il Napoli fuori strada, lo lascia deragliare fragorosamente dai binari della sua eccezionalità e lo restituisce alla normalità: dal Sassuolo (a Reggio Emilia) a Bologna è un’escalation con tredici risultati utili consecutivi (diciotto con l’Europa League) e trentuno punti in classifica, centocinque giorni da «fenomeni» che svaniscono in un’ora scioccante nella quale accade tutto e l’esatto contrario. La partita perfetta è d’una neopromossa (però con una nobiltà) senza macchia e senza paura e la fortuna che sostiene l’audace Bologna di Donadoni
è un dettaglio a margine d’una domenica affrontata a testa alta, «travestendo» Destro da Higuain, scappandosene via leggero sino al minuto ottantasette, lo spicchio d’una sfida mai seriamente in discussione ed improvisamente riaperta dal solito «pipita» che trasforma il 3-0 in 3-2, l’unica illusione d’una giornata disgraziata.
LOSCATTO. Il lampo è accecante è in avvio, in quell’uno-due che il Bologna rifila alla bocca dello stomaco d’un Napoli subito piegato su se stesso. Il calcio sa essere scienza inesatta, spiegazza la partita, la rivolta dopo i dieci minuti della (ex) capolista che mostra inutilmente i muscoli (12') sulla ripartenza fulminante HysajHiguain-Insigne-Hamsik che Callejon: il Mirante prodigioso che va a chiuderla di fisico è un segnale da cogliere, un preciso messaggio del destino che (13') si compie immediatamente, sul lancio liberatorio per Destro che diviene un assist insospettabile. C’è un fuorigioco millimetrico che spalanca ad inaspettati orizzonti, c’è un altro copione da assecondare, c’è una storia diversa della quale il Bologna s’impadronisce (20') sull’angolo di Brienza e sul terrificante stacco d’un Rossettini colpevolmente ignorato: è 2-0 e siamo all’impresa.
BOLOGNA
NAPOLI
LA SCELTA. Il Bologna è strategicamente speculare, comincia senza pressare, non sacrifica attaccanti da mandare a scalare su Jorginho, approfitta della generosa operosità di Diawara in opposizione al regista avversario, sfrutta un Taider superbo su Hamsik e la pausa che il Napoli dev’essersi concesso nel ritmo, nel palleggio, nella corsia di destra (quella di Hysaj) o sulla mediana opposta (dove ondeggia stranito Hamsik). Il resto lo decidono la rabbiosa determinazione del Bologna (27': bravissimo Masina con la diagonale per chiudere su Higuain) o la sorte (34': el pipita rifinisce, Callejon ha la palla per riaprirla: rimpallo su Gastaldello, volo di Mirante, palo che sa di investitura rossoblù).
CONTROREAZIONE. I due minuti che anestetizzano definitivamente il Napoli sintetizzano il momento, forse lo fotografano e rappresentano la gigantografia di un istante: i centottanta secondi, forse qualcosina in più, le tre chanches che se ne vanno sussurrano ch’è la domenica sbagliata almeno quanto il destro di Higuain