Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Fenucci gode: «Ora Destro è da nazionale»

- Di Giorgio Burreddu

BOLOGNA. Allora è proprio vero che il mattino ha l'oro in bocca. Anzi, tre punti. Pure meglio. Qui Bologna, lì Montreal. Canada. Il buongiorno di Joey Saputo è una vittoria da urlo. Lui la vede (in tv). Claudio Fenucci, invece, la commenta. L'ad rossoblù s'illumina, dopo la gara è raggiante: «Bravo Destro? Bravi tutti, altro che - dice lui, mani in tasca e occhio che luccica -; abbiamo fatto un primo tempo splendido». Splendido

«Abbiamo vinto con l’intensità Il grande merito è di Donadoni e di tutto il suo staff»

più. Fenucci non si scompone: «Può essere, ma penso che sia più merito nostro».

Meriti che vanno oltre, si spingono ai confini della complessit­à: «Abbiamo colmato il gap prestazion­i-risultati, perché anche con Delio Rossi avevamo fatto belle partite. Forse mancava qualcosa, forse era l'intensità. Ma con Donadoni e il suo staff abbiamo colmato anche questo». E ancora: «Questa è una squadra che ha molti elementi giovani che si combinano a quelli più esperti. Abbiamo fatto dieci punti nelle ultime cinque partite. Ma questo non ci deve far spostare l'obiettivo: ogni partita va affrontata sul campo con grande intensità». La stessa che ha messo lui, il bomber più discusso di Bologna, Mattia Destro. Domanda: a Mattia serve concorrenz­a? Fenucci risponde. «E' un punto fermo della squadra, Mattia. E' stato un investimen­to importante, è una risorsa. Lui non ha bisogno di stimoli, ha bisogno di una condizione decente. Ora c'è». Il prossimo potrebbe essere la convocazio­ne in nazionale, quell'Italia che Mattia non trova da un pezzo. «Mattia è il futuro del Bologna. Anzi, il presente - aggiunge Fenucci -; a lui ho detto di continuare perché ci aspettiamo molto. Con il Napoli ha retto l'attacco. Se continua così, non può non essere preso in consideraz­ione per la Nazionale».

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