Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
«Il problema della Sampdoria è l’autostima»
Francesco Acerbi, 27 anni, realizza la rete dell’1-0 per il Sasssuolo Questo Sassuolo fa spellare le mani. Non solo per i risultati prestigiosi che continua ad ottenere e per una posizione di classifica a dir poco invidiabile, ma anche e soprattutto per una qualità di gioco capace di fare la differenza anche contro avversarie dotate di individualità di prim'ordine.
Ne sa qualcosa la Sampdoria, travolta al Ferraris dopo un primo tempo da dimenticare, e sempre più risucchiata nei bassifondi della graduatoria. La cura Montella, finora, non ha dato i suoi frutti: il tecnico campano ha subito il terzo k.o. in altrettante presenze sulla panchina blucerchiata, mentre Eder e compagni non raccolgono punti da addirittura quattro giornate.
Il Sassuolo incarna lo spirito del proprio allenatore, meticoloso e coraggioso, e la fiducia concessa ai giovanissimi Politano e Pellegrini ne è la conferma.
Gli ospiti hanno il merito di prendere subito in mano il centrocampo e di iniziare a dettare il ritmo, e per la Samp è notte fonda. Al primo tentativo la porta di Viviano viene
salvata dal palo, sulla conclusione di Laribi, ma il Sassuolo non deve attendere molto per festeggiare il gol del vantaggio grazie ad una proiezione offensiva di Acerbi. I blucerchiati accusano il colpo e solo raramente si affacciano dalle parti di Consigli. La gara appare saldamente nelle mani dei ragazzi di Di Francesco e, al 26', il raddoppio di Floccari apre definitivamente la crisi della Samp.
Fernando e compagni perdono ulteriore lucidità, e i minuti successivi evidenziano GENOVA - (ass) La Sampdoria non riesce ancora ad uscire dal tunnel. Neppure la gara contro il Sassuolo ha consentito di cambiare volto alla classifica e a rinsaldare il morale della truppa. Ne è consapevole il tecnico Vincenzo Montella, che tuttavia non si abbatte per la terza sconfitta consecutiva della sua gestione: «Rispetto alla gara di Milano abbiamo compiuto un passo avanti,
tutte le lacune tecniche e caratteriali della squadra. A tenere in piedi i suoi ci riesce solo Viviano, prodigioso in almeno tre circostanze. In avanti, Cassano mostra segnali incoraggianti, mentre Eder è meno determinante che in altre giornate. Se nessun elemento appare in grado di prendere per mano la Samp per condurla alla rimonta, quello del Sassuolo è un gioco che esalta la coralità piuttosto che i singoli. Una manovra ariosa che consente a tutti quanti di essere anche se serve migliorare ulteriormente e in breve tempo. Ritengo che il problema principale sia relativo all'autostima. I ragazzi devono credere maggiormente in loro stessi, solo così riusciremo a gettarci alle spalle questo momento. In settimana, comunque, noto grande serietà e impegno, e questa è una base fondamentale, e anche in campo abbiamo protagonisti e di contribuire alle fortune della squadra attraverso spirito di sacrificio e continui inserimenti. Al "Ferraris" non c'è partita, e i titoli di coda scorrono già prima dell'intervallo, in occasione del primo gol in serie A di Pellegrini, grande promessa del vivaio romanista. Nella ripresa ci si attende una reazione veemente della Samp, pronta a giocarsi il tutto per tutto. Un piccolo passo avanti, in effetti, si evidenzia, ma troppo poco per poter ambire a scrivere un'impresa. Il primo cercato di mettere in pratica quanto provato. Purtroppo ci siamo trovati di fronte una formazione molto organizzata, e alle prime difficoltà abbiamo fatto fatica a reagire».
La prossima partita coincide con la trasferta di Roma contro la Lazio: «Anche loro non stanno attraversando un buon momento, ma ogni gara riserva molte difficoltà, e noi dovremo
MARCATORI: 8’ pt Acerbi (Sas), 27’ pt Floccari (Sas), 38’ pt Pellegrini (Sas), 45’ st Zukanovic (Sam). ARBITRO: Mariani di Aprilia 6,5. Arbitri di porta: Gervasoni e Abbattista. Guardalinee: Longo e Galloni. Quarto uomo: Ranghetti. ASSIST: Vrsaljko. AMMONITI: 17’ pt Acerbi (Sas), 29’ pt Vrsaljko (Sas), 44’ pt Pellegrini (Sas), 39’ st Silvestre (Sam) e 48’ st Cassani (Sam) per gioco scorretto. NOTE: spettatori ventimila circa. Angoli: 11-6 per la Sampdoria. Recupero: 0’ pt, 5’ st.
quarto d'ora della ripresa è quello più ricco di occasioni da rete, su un fronte e sull'altro: ma se il Sassuolo beneficia soprattutto della domenica nera di Silvestre e Moisander, davvero disastrosi, la Samp si aggrappa soprattutto a Cassano, che pur non essendo ancora il giocatore di un tempo, dimostra di saper accendere la luce ad intermittenza. È notte fonda, invece, per Fernando, da cui dovrebbero partire tutte le azioni blucerchiate e che invece si segnala soprattutto per imprecisione essere bravi ad affrontarla con lo spirito giusto, nella speranza di poter beneficiare finalmente anche di qualche episodio favorevole. Ritiro? Non credo sia la soluzione migliore considerando che la squadra reagisce e cerca di fare il massimo. Dobbiamo diventare più squadra e superare queste fragilità. Ma adesso arriva il momento per dimostrare le nostre qualità e il nostro profilo caratteriale».
e distrazione. Montella se ne accorge e lo richiama in panchina. Con il passare dei minuti, il Sassuolo decide di controllare la gara, senza pungere più di tanto. La Sampdoria, invece, non ha più nulla da difendere, se non l'orgoglio e la reputazione. E in effetti i blucerchiati hanno il merito di non farsi travolgere dagli eventi e dai primi fischi del pubblico, ma di gestire il pallone il più possibile. Come premio di consolazione arriva nel finale il gol di Zukanovic, che serve soltanto a rendere il punteggio meno severo. Le due squadre si gettano alle spalle la sfida del "Ferraris" con stati d'animi e prospettive completamente diversi: il Sassuolo, ancora orfano di Berardi, continua ad acquisire una consapevolezza da grande squadra, e vuole recitare fino al termine il ruolo di mina vagante. La Sampdoria, invece, si ritrova in una posizione di classifica che non avrebbe ma i immaginato, né a inizio stagione né tantomeno un mese fa. I margini per chiudere con largo anticipo il discorso salvezza ci sono tutti, ma serve una repentina inversione di tendenza.
Lorenzo Pellegrini, 19 anni, esulta dopo il gol
dimostrazione di forza, una dimostrazione di capacità e competenza. Non serviva la partita del "Ferraris" contro la Sampdoria per conoscere le qualità di Eusebio di Francesco e del suo Sassuolo, ma di certo è servita per confermare e consolidare la bontà del suo lavoro.
«Abbiamo disputato una prima ora di gioco davvero straordinaria - ammette il tecniconeroverde - creando tante occasioni da rete e tenendo in mano il pallino del gioco. Qualche opportunità agli avversari l'abbiamo concessa, anche se nel complesso siamo stati molto più propositivi. Mi dispiace solo aver incassato la rete nel finale, per il resto faccio i complimenti ai miei ragazzi».
Tra i protagonisti di giornata spicca il centrocampista Pellegrini, autore del terzo gol e capace di destreggiarsi con il piglio di un veterano. «Si è comportato molto bene - conferma il tecnico ma è un ragazzo giovanissimo che non deve essere caricato di pressioni. Possiede grandi potenzialità e ha notevoli prospettive, considerando anche che si tratta di
un elemento molto duttile, anche se il ruolo di mezz'ala nel 4-3-3 è quello che mi pare più confacente».
Ma questo Sassuolo può davvero sognare una qualificazione in Europa? «Facciamo un passo alla volta e pensiamo partita per partita. Nel calcio qualche pressione può anche fare bene, l'ho capito anche nel corso della mia carriera da giocatore, e aiuta a trovare i giusti stimoli. Di sicuro siamo una realtà ambiziosa, consapevole comunque della propria dimensione. Serve cercare di ottenere il massimo senza perdere l'equilibrio. Il segreto del mio lavoro? Ho la possibilità di fare quello in cui credo e di portare avanti il mio lavoro. Pur consapevole che nel calcio non esiste la fiducia illimitata, alla lunga questi aspetti pagano».
L'ultima battuta riguarda Defrel: «In settimana cerco di impostarlo per fare in modo che possa fare lo stesso gioco di Zaza, ma possiede i mezzi e le qualità per agire anche nel ruolo di esterno. Anche lui, come tutti gli altri, saprà darci una grossa mano nella parte restante del campionato».