Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

«Un risultato inestimabi­le»

- Ad.anc./ass

-Braccia al cielo, l'Empoli da viaggio continua a farsi rispettare. Si permette di ruggire anche davanti a un Verona che sta sputando l'anima per dare senso alla propria stagione: il gol di Costa suona come un tentativo di far capire ai rivali che, sulla strada della salvezza, queste sono le partite da scollinare. Giampaolo mette in ordine i pensieri di novanta minuti dai quali i toscani riemergono con una classifica sontuosa. «L'emblema di questa vittoria è vedere Laurini con la testa fasciata e la maglia sporca di sangue», dice l'allenatore dell'Empoli.

TRE PUNTI D'ORO. Questo e altro, nel blitz degli azzurri al Bentegodi. Come, ad esempio, il ritorno in campo di Croce: la lesione al polpaccio è storia passata, per lui che non giocava da due mesi e mezzo. Non è l'unico, il centrocamp­ista, che si porta dietro delle magagne fisiche. «Abbiamo vinto una partita difficile», prosegue Giampaolo. «Non siamo riusciti a tenerli lontano dalla porta anche perché le condizioni di qualcuno non erano perfette. Ma va dato merito alla squadra, che ha trovato le energie: fisiche e caratteria­li, e il risultato ha un valore inestimabi­le. L'Empoli deve avere questi valori nel proprio dna». La condizione, dunque: quella che molti stanno ritrovando anche se i problemi di Saponara - solita pubalgia - incidono pure sulla partita di Verona. «Ma penso anche a Paredes, Pucciarell­i oppure Barba che nell'intervallo ha avuto un mancamento ed è stato bravissimo a rientrare. Non dimentichi­amoci le assenze di Tonelli, Livaja e Zambelli: bisogna dare merito alla forza del gruppo». L'Empoli guarda la classifica e scopre che probabilme­nte l'ansia può essere riposta, almeno fino a Natale. «Una vittoria come quella di oggi ci serve a capire tante cose», conclude Giampaolo. «Ho una squadra matura, alla quale non c'è bisogno di urlare per trasmetter­e qualcosa. Sono contento di lavorare qui, ma lo faccio sempre in punta di piedi come dal mio arrivo».

«EMPOLI SOTTOMESSO». Il Verona si morde le mani: al Bentegodi non santifica il debutto di Delneri e, anzi, sciupa il più possibile soprattutt­o con Toni. L'ariete gialloblu a fine partita mette in chiaro le proprie intenzioni. «Credo sia ormai arrivato il momento di smettere, mi auguro di farlo con una salvezza del Verona». Velo di amarezza anche per Delneri: alla vittoria in Coppa Italia di mercoledì scorso, i gialloblu non danno il giusto seguito. «Continuiam­o a crederci, rimanendo fedeli ad alcuni concetti-base», afferma il tecnico. «L'Empoli è una squadra valida, di qualità, e l'abbiamo messa sotto. L'importante, da parte nostra, è trovare sempre le motivazion­i. Non parlo di sfortuna ma di giornata negativa».

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