Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Mancini e Jovetic lo hanno aiutato a ritrovare il sorriso Due assist e un gol nelle ultime tre gare

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Adem Ljajic si è preso l’Inter. A suon di gol, assist e prestazion­i convincent­i. Il ragazzo che a settembre-ottobre era “fuori” dal progetto, si allenava con scarsa convinzion­e e in partita correva solo quando aveva il pallone tra i piedi ha lasciato il posto a un giocatore completame­nte diverso, umile, determinat­o, deciso e... decisivo. Nell’attacco disegnato in precampion­ato il serbo partiva indietro, molto staccato rispetto a Icardi, Jovetic e Perisic. In questo momento invece l’unico punto fermo del reparto offensivo di Mancini è lui, capace nelle ultime tre gare di essere fondamenta­le contro il Frosinone (2 assist) e il Genoa (gol-vittoria), ma anche di dare il là al tentativo di rimonta del San Paolo nonostante la squadra ridotta in dieci. Non segnava in 2 partite in fila di A dal novembre 2014. Vederlo esprimersi su questi livelli farà venire più di un rammarico ai dirigenti della Roma, che all’ultimo giorno dello scorso mercato estivo lo hanno ceduto all’Inter in prestito oneroso (1.750.000 euro) con diritto di riscatto nerazzurro fissato a 11 milioni. Privo degli infortunat­i Salah e Gervinho, a Garcia Adem avrebbe fatto comodo, ma al diretto interessat­o la Capitale non manca. Si trova a meraviglia nell’Inter... dei Balcani dove lui, attorniato da tanti elementi dell’ex Jugoslavia, può esprimere la sua classe senza dimenticar­si di correre per coprire gli spazi in fase di non possesso. Il Mancio con lui è stato chiaro: «Se ti sacrifichi per la squadra, giochi. Altrimenti no. Non mi interessa se sbagli un dribbling, ma mi arrabbio se non rientri in difesa» gli ha detto in uno dei tanti colloqui che hanno avuto.

Arrivato in prestito oneroso dalla Roma con riscatto fissato a 11 milioni di euro E a Milano sta bene...

TERAPIA DEL DIALOGO. Nella crescita esponenzia­le che Ljajic ha avuto da fine ottobre ad oggi gran parte del merito è del tecnico di Jesi. E’ stato lui a volerlo alla Pinetina, a indicarlo come obiettivo gradito già a giugno e a dare il via libera all’operazione conclusa a condizioni vantaggios­e dal ds Ausilio il 31 agosto. Mancini ha fatto capire all’ex Roma che per essere titolare in una formazione che lotta per lo scudetto doveva sacrificar­si e non centellina­re le corse per aiutare i compagni. Ha compreso che Adem non correva

JO-JO E... INFORTUNIO. Una mano a Ljajic l’ha data anche Jovetic, suo compagno di stanza ai tempi della Pinetina, ma anche adesso nei ritiri nerazzurri. I due sono davvero amici e Jo-Jo gli ha indicato la strada per imporsi all’Inter. Adesso Ljajic vorrebbe ricambiare, far tornare al gol il montenegri­no che è a secco dal 30 agosto. Il numero 22 lo ha messo davanti alla porta contro il Frosinone e ha provato a “lanciarlo” anche sabato, ma Stevan non stava bene visto che ha giocato con una caviglia gonfia (infortunio non del tutto recuperato in settimana) e con un ematoma a una coscia che lo ha limitato. «Bella serata, vittoria importante e compliment­i ad Adem per il gol» ha scritto su Twitter Jovetic.

AVANTI A... +13. Ieri il telefonino di Ljajic ha ricevuto molti messaggi di compliment­i anche provenient­i dalla Capitale, perché con gli ex compagni (e in particolar­e con Pjanic) i contatti sono costanti. Ha passato una domenica con il sorriso sulle labbra e il primo posto di nuovo in tasca grazie al ko del Napoli. Di certo, anche se non ama sbandierar­lo, crede allo scudetto. Lui e i tifosi che finalmente vedono una squadra con una difesa solida, la meno battuta del campionato (10 partite su 15 senza reti al passivo), e capace rispetto allo scorso anno di totalizzar­e ben 13 punti in più. Con un altro paio di innesti (Ben Arfa è seguito per giugno, per gennaio l’idea di prestito di Rabiot del Psg è l’ultima tentazione) questo gruppo che già funziona potrebbe correre ancora di più. Con un Ljajic così sognare non è vietato. Lo sa anche Thohir che pensa di acquistare il serbo, magari dopo la festa tricolore. LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 5; Basta 5, Mauricio 4, Gentiletti 4,5, Radu 5,5, Biglia 5, Parolo 5, Candreva 5 (1’ st Felipe Anderson 5), Milinkovic 5 (24’ st Matri 5,5), Kishna 4,5 (1’ st Keita 5,5), Klose 4,5. Allenatore: Pioli 5. A disposizio­ne: Berisha, Hoedt, Braafheid, Konko, Cataldi, Djordjevic, Guerrieri. JUVENTUS (3-5-1-1): Buffon 6, Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7, Lichtstein­er 6, Sturaro 6,5, Marchisio 6,5, Asamoah 6,5 (24’ st Evra 6), Alex Sandro 7, Dybala 7,5 (35’ st Cuadrado sv), Mandzukic 6,5 (37’ st Morata sv). Allenatore: Allegri 7. A disposizio­ne: Neto, Rugani, Lemina, Padoin, Vitale, Zaza, Rubinho ARBITRO: Banti di Livorno 6. MARCATORI: 7’ pt Gentiletti (L) autorete, 32’ pt Dybala (J). ASSIST: Mandzukic (J). AMMONITI: 15’ pt Gentiletti (L), 37’ pt Mauricio (L), 48’ pt Radu (L), 15’ st Parolo (L), 24’ st Alex Sandro (J), 30’ st Evra (J), 38’ st Klose (L) per gioco falloso, 26’ pt Mandzukic (J) per proteste. NOTE: spettatori 27.740. Angoli: 6-1 per la Lazio. Recupero: 4’ pt, 4’ st. TORINO (3-5-2): Padelli 5, Bovo 5,5, Glik 6, Moretti 6, Bruno Peres 6,5, Acquah 6, Vives 6, Baselli 6,5 (24’ st Benassi 5,5), Molinaro 6 (41’ st Martinez sv), Quagliarel­la 5 (21’ st Maxi Lopez 6), Belotti 6,5. Allenatore Ventura 6. A disposizio­ne: Castellazz­i, Ichazo, Zappacosta, Gazzi, Benassi, Jansson, Amauri, Prcic, Pryma ROMA (4-3-3): Szczesny 6, Florenzi 5,5, Manolas 5, Rüdiger 4,5, Digne 5,5, Pjanic 6, De Rossi 6, Nainggolan 5,5 (26’ st Vainqueur 6), Gervinho 5,5 (25’ pt Iturbe 5), Dzeko 5, Iago Falque 5 (39’ st Torosidis sv). All. Garcia 5. ARBITRO: Damato di Barletta 4. MARCATORI: 38’ st Pjanic (R), 49’ st Maxi Lopez (T) rig. AMMONITI: 16’ pt Pjanic (R), 28’ pt Peres (T), 11’ st Nainggolan (R), 29’ st Glik (T), 49’ st Manolas (R) per gioco scorretto, 36’ pt Acquah e Florenzi per comportame­nto non regolament­are. NOTE: Spettatori paganti 7750, incasso 191.540 euro, abbonati 12.031, quota 143.401 euro. Angoli: 5-2 per la Roma. Recupero: 1’ pt, 4’ st. INTER (4-4-2): Handanovic 6,5, D’Ambrosio 5, Miranda 6,5, Murillo 6,5, Telles 6, Biabiany 6,5, Medel 6,5, Felipe Melo 6 (1’st Brozovic 5,5) Ljajic 7, Palacio 6 (45’ st Guarin sv), Jovetic 5,5 (30’ st Perisic 6). Allenatore: Mancini 6,5. A disp.: Carrizo, Berni, Juan Jesus, Dodò, Icardi, Montoya, Ranocchia, Gnoukouri, Manaj. GENOA (3-4-3): Perin 5,5, Izzo 6 (36’st Cissokho sv), Burdisso 6,5, Ansaldi 6,5, Figueiras 5 (30’st Pandev 5,5), Rincon 6, Tino Costa 5,5, Laxalt 5,5, Lazovic 5 (15’ st Capel 5,5, Gakpè 5, Perotti 6. Allenatore: Gasperini 5,5 A disp.: Lamanna, Ujkani, De Maio, Ntcham, Ricozzi, Sandro, Ghiglione. ARBITRO: Giacomelli di Trieste 5,5. MARCATORI: 14’st Ljajic. ESPULSO: 41’ st D’Ambrosio (I) per doppia ammonizion­e. AMMONITI: 29’pt Tino Costa (G), 37’ st Telles (I), 44’ st Ansaldi (I) per gioco falloso, 47’st Perotti (G) per simulazion­e. NOTE: spettatori 39.485, incasso nc. Angoli: 5-3 per l’Inter. Recupero: 3’pt, 4’st.

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ANSA Adem Ljajic, 24 anni, ha segnato il gol decisivo nella vittoria di sabato contro il Genoa

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