Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Golden State, pensa a tutto Curry (44 p.)
Altra prestazione da Superman. Grazie a un Curry da 44 punti (9/15 al tiro da tre), Golden State passa anche a Toronto (112109), aggiornando il suo impressionante record a 21 vittorie e nessuna sconfitta (25 se si calcolano le quattro vittorie dell’ultima fase della regular season 2014/15). Nonostante una prova leggendaria di Lowry (41 punti, 14/26 al tiro), stella dei Raptors, i campioni NBA in carica, con un finale da sogno, hanno portato a casa l’ennesimo successo. Ormai è chiaro a tutti come i Warriors stiano puntando la striscia di vittorie più lunga della storia NBA, attualmente nelle mani dei Los Angeles Lakers (33 trionfi di fila, regular season 1971/72).
Nella città dove ha giocato il padre Dell, Steph Curry ha ribadito di essere, di gran lunga, il migliore in assoluto: «Ho tanti ricordi di quando guardavo mio padre giocare qui. Mi piace tornare qui, è un ambiente familiare», le parole del play, l’anima degli invincibili Warriors di questa prima fase di regular season. Tanto Curry ma anche un meraviglioso Gallinari. Denver si sbarazza di Philadelphia 108103, grazie a un Gallo in formato stellare (24 punti e sette rimbalzi, compresa la schiacciata che, nel convulso finale, ha mandato al tappeto i 76ers).
«Non potevo pensare di tornare a casa con una sconfitta», il commento dell’ex Olimpia a fine match. Non sorride l’altro azzurro Belinelli. Sacramento alza bandiera bianca al cospetto di Houston (120-113, 31 punti del solito inafferrabile Harden), con solo sei punti per il Beli (in meno di 16’ di impiego). Crolla anche Cleveland. Senza Re James (riposo precauzionale), i Cavs vengono asfaltati dagli Heat del duo Bosh-Wade (99-84 il finale a favore di Miami). Spettacolo nel 122-119, dopo un over-time, con cui Utah regola Indiana. Brilla soprattutto la stella di George, autore di 48 punti, ovvero la miglior prestazione, in termine di punti, della giornata NBA. Chi continua ad impressionare è San Antonio. Grazie a un Ginobili chirurgico nell’ultimo quarto (sette punti e un paio di giocate da fuoriclasse nell’ultimo periodo), gli Spurs hanno la meglio nella tiratissima sfida con i Celtics (108-105) e mantengono la loro imbattibilità casalinga. Sempre più evidente come la franchigia guidata da coach Popovich sia, al momento, l’unica vera antagonista allo strapotere dei Golden State Warriors. Infine da registrare l’inatteso passo falso, tra le mura amiche, dei Bulls (102-96 a favore degli Hornets), il successo dei Blazers a discapito dei Timberwolves (109-103), il ko dei Knicks (106-91 Bucks, non bastano i 18 punti di Anthony) e il trionfo, in volata, dei Clippers sui Magic (103-101).