Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
COGNIGNI «Rinforzeremo questo gruppo»
«Lavoriamo per qualcosa di importante...»
Non parla spesso Mario Cognigni e quando lo fa, come ieri alla fine di Fiorentina-Udinese, lascia dietro di sé una scia di notizie. Scudetto (si lavora per), Alonso che metterà presto la firma sul contratto, il mercato per rinforzare il gruppo attuale a cui vanno fatti i complimenti, lo stadio nuovo da fare, la bravura di Paulo Sousa. Una scia ben evidente. «Nel pronunciare la parola scudetto - ha dichiarato il presidente esecutivo viola - ci aiuta la scaramanzia». Quindi non la pronuncia, ma è come se lo facesse. «Stiamo lavorando affinché qualcosa d'importante possa accadere qui a Firenze. Intanto è molto bello giocare in questo modo ed è molto bello stare lassù». Chiaro, no? E per rendere pronunciabile la parola impronunciabile c'è un passaggio fondamentale: il mercato di gennaio per alimentare i sogni. «Interverremo sul mercato? Allora: prima di tutto mancano ancora quattro partite molto importanti e vanno affrontate con la dovuta concentrazione. Poi, diamo merito a questo gruppo che si sta comportando molto bene, un gruppo nato tra lo scetticismo di molti a cominciare da quello della critica, e che invece si sta affermando grazie al lavoro quotidiano di Sousa. Detto questo, la risposta alla domanda è sì. Gennaio è un mese molto importante e non ci troverà impreparati. Ogni operazione sarà frutto di riflessioni volte a migliorare una squadra già coesa». Il primo "rinforzo" si chiama Alonso. «Alonso? Rinnova». Netto, categorico. Un altro rinforzo sarà (potrebbe essere) Giuseppe Rossi. «Nessun problema. Rossi si sta applicando giorno dopo giorno per tornare quello che ricordavamo». Rimane la questione-stadio che è non meno determinante per le sorti future del club viola. «Intanto, godiamoci la posizione assunta in Comune per trovare una collocazione adeguata alla Mercafir: quello che ci spaventa e ci preoccupa sono i tempi. Noi vorremmo iniziare domattina, ma sappiamo anche che la burocrazia ha i suoi di tempi. Di sicuro se uno mi chiede se nel 2016 cominceranno i lavori, dico di no. Ma dico anche che lavoriamo in stretto contatto col Comune e finalmente esistono tutte le condizioni per l'avvio di questo progetto, però non possiamo entrare nei dettagli fino a quando l'area non sarà definita».
GONZALO DICIANNOVE. Il sigillo sul 3-0 ha il marchio di Gonzalo Rodriguez con un colpo di testa implacabile: palla nell'angolo e Karnezis battuto. Un gol di sicuro bello ed è il secondo in campionato per il difensore spagnolo, il numero 19 sempre in Serie A da quando veste la maglia viola. Ma per Gonzalo conta la Fiorentina, non i suoi risultati personali. «Questa vittoria è importante per la classifica, ma adesso ci proiettiamo subito all'Europa League, perché noi abbiamo voglia di vincere sempre. La partita contro l'Udinese non è stata semplice, al di là del risultato finale: i bianconeri venivano da tre vittorie consecutive e non era facile trovare il modo per superarli. Come difficile sarà la trasferta di domenica a Torino, ma ci penseremo da metà settimana in avanti. Intanto, era fondamentale conquistare punti in casa e ci siamo riusciti. Kalinic? E' fortissimo, ma non fa tutto da solo. Dietro ha una squadra che lo sostiene ed ha due elementi come Ilicic e Borja Valero che sanno come servirlo».
VITTORIA VOLUTA. Chiude Alonso. «Sono molto contento per il successo e per la mia prestazione. L'importante era tornare a vincere mettendo il 100 per cento e tutto questo si è verificato. Anche io sono andato vicino al gol in un paio di occasioni: peccato, speriamo di fare centro la prossima volta. Il mio contratto? Mio padre parla con la società, io sono tranquillo e penso solo a giocare».
Il presidente esecutivo non dice scudetto per scaramanzia: «Non siamo impreparati»