Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Il Real Madrid offre 35 milioni per Murillo

- And.ram.

NESSUN... “COCCO”. La strategia dell’ex allenatore del Galatasara­y è studiata a tavolino per ottenere dai suoi il massimo e non ha certo come obiettivo quello di far impazzire gli allenatori di fantacalci­o che a inizio stagione hanno acquistato giocatori nerazzurri. Mancini sa di avere un gruppo privo di superstar, di elementi che devono giocare a tutti i costi: ha calciatori molto importanti come Handanovic, Medel, Miranda e Murillo (i quattro che non a caso hanno sfondato la barriera dei 1.000 minuti giocati; i due difensori sono andati oltre per pochi minuti), ma in generale tutti hanno conosciuto il turn over. Per scelta tecnica oppure complici infortuni e squalifica. Anche Icardi, il capocannon­iere MILANO - Il Real Madrid ha messo nel suo radar Jeison Murillo. Stando a Don Balón, il club di Florentino Perez sta concretame­nte pensando di offrire 35 milioni (!) per avere il centrale che l’Inter ha pagato 8 milioni più 1 di bonus appena 1 anno fa. Il suo sponsor è il compagno di nazionale James Rodriguez. Resta da capire se le merengues sferrerann­o il loro attacco al colombiano già a gennaio o se, più probabilme­nte, lo monitorera­nno per l’estate. Dopo l’affare Kovacic i rapporti tra Thohir e Perez sono ottimi.

VANTAGGI. Mancini fin dal primo anno di questa sua seconda stagione alla Pinetina ha detto chiarament­e che nessuno avrebbe avuto il posto assicurato, che non ci sarebbero stati “sconti” e che, per scegliere di partita in partita la squadra titolare, avrebbe guardato solo gli allenament­i. Quella che per molti tecnici è spesso una... frase fatta, per l’allenatore marchigian­o si è trasformat­a in una regola e durante la settimana il livello di competitiv­ità e l’intensità si sono alzati. Qualcuno ha faticato a capire e ad accettare... le nuove leggi, ma adesso il gruppo segue compatto il Mancio e tutti cercano di dare sempre il massimo per tenersi stretta la maglia da titolare o per provare a conquistar­la. D’Ambrosio e Nagatomo sono due esempi: a inizio stagione erano ai margini dopo un’estate con le valige pronte e tante richieste, mentre ultimament­e sono stati quasi sempre titolari. Percorso inverso per Santon, adesso infortunat­o. Oltre a tenere tutti sulla corda, questo turn over darà indubbi vantaggi a fine stagione quando nelle gambe dei giocatori la stanchezza si accumulerà. L’esempio opposto dell’Inter è il Napoli che, come evidente dal grafico a fianco, ha ben 10 effettivi che in campionato hanno giocato più di 1.000 minuti. Sarri, come Mazzarri, in Serie A punta sui “titolariss­imi”, Mancini sull’imprevedib­ilità delle sue scelte. Lo scudetto è anche una partita a scacchi in cui ognuno ha la sua tattica.

Tutti sanno che possono rientrare in corsa: esemplari i casi di Nagatomo e D’Ambrosio

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