Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Viola dall’età di 9 anni
Mutu, però, talvolta, quando Prandelli lo riprendeva? Il suo dissenso lo esprimeva eccome. E lei? «Non mi permetterei mai...».
Di certo siete tornati a segnare con la mitraglia: 40 gol in 20 gare. «Lo stile di gioco che ci è stato trasmesso si adatta alla perfezione ai giocatori della nostra rosa».
Secondo lei, questa Fiorentina fa davvero paura agli avversari? «Cominciano a temerci».
Come si spiega, però, i due volti della sua squadra: diabolica in campionato e, a tratti, meno cinica in Europa? «Giocando tante partite, ravvicinate, c'è il rischio che la stanchezza psicologica prenda il sopravvento». Toscano di Carrara, Federico Bernardeschi (22 anni a febbraio) si può ormai considerare fiorentino d’adozione: è entrato a far parte del vivaio viola quando aveva 9 anni su segnalazione di Ilario Saturni, collaboratore del club che lo aveva visto giocare nel Ponzano, una frazione di Empoli. Dopo la primavera, nel 2013 arriva il momento della prima esperienza in un campionato professionistico: la Fiorentina decide di girarlo in prestito al Crotone: scelta azzeccata, perché Bernardeschi gioca 38 partite di Serie B con la maglia dei rossoblù calabresi, segnando 12 gol e meritandosi la chiamata prima di Di Biagio nella Under 21 e poi addirittura di Prandelli per un paio di stage con la Nazionale azzurra. A giugno 2014 la Fiorentina lo riporta a Firenze per aggregarlo al gruppo di Montella: la frattura del malleolo subìta in allenamento a novembre viene ad interrompere un inizio promettente (2 gol nelle prime 3 partite di Europa League). Stagione compromessa. Il resto è storia d’oggi: punto fermo della squadra di Paulo Sousa tanto da attirare addirittura le attenzioni di Barcellona e Bayern. Bernardeschi ad oggi ha totalizzato 12 presenze in Serie e 4 presenze (con 3 reti in Europa League).