Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
BOLOGNA Crack Giaccherini tornerà nel 2016
Lesione di 7 millimetri sulla coscia sinistra (effetto del fallo di Glik a Torino): salterà Genoa e Empoli
Si ferma Giaccherini. Lesione alla coscia sinistra. Lacerazione di 7 millimetri. Niente Genoa, niente Empoli. La sentenza è arrivata ieri mattina, dopo gli esami cui si è sottoposto il rossoblù. E dire che lunedì sera, prima degli esami in programma, Giaccherini - nonostante lo stop forzato durante la seduta di defaticamento - aveva manifestato ai suoi confidenti un certo ottimismo, confidando in uno stop più breve, di una settimana. Niente da fare. Donadoni perde una pedina-chiave, dovrà fare a meno dell’uomo che - nella sua gestione - aveva spezzato l’equilibrio di due partite, sbloccando lo 0-0 sia contro l’Atalanta che al Bentegodi col Verona.
DUBBI E CERTEZZE. Invece l’infortunio va trattato seriamente. Anche perché questa per Giack è una stagione a singhiozzo. L’azzurro è già al terzo infortunio stagionale. Il problema è (ri) emerso nella giornata di lunedì, quando durante l’allenamento Giaccherini ha avvertito un dolore alla coscia. Ma è cosa vecchia. Tutto risale alla botta di dieci giorni fa, quando Giaccherini, fu colpito duro da Glik durante Torino-Bologna e fu costretto ad abbandonare anzitempo la partita a ripresa iniziata da pochi minuti. (C’era della ruggine tra i due giocatori: già in un Toro-Juve di qualche anno fa il difensore polacco fu espulso proprio per un intervento durissimo sull’allora esterno bianconero). In ogni caso, la lacerazione alla coscia sinistra è stata anche la causa dell’esclusione di Giaccherini nella sfida di domenica contro il Napoli. Venerdì Emanuele era sicuro di giocare, ma sabato mattina il dolore non se n’era andato. La decisione definitiva è arrivata sabato mattina, a poche ore dalla partita, dopo che Donadoni ha chiesto al giocatore quali fossero le sue condizioni fisiche. Percependo i dubbi del rossoblù, «non benissimo mister», il tecnico ha spiegato a Giack che rischiare sarebbe stato inutile. E così Giaccherini è rimasto in panchina. Ma alla ripresa del lavoro il problema alla coscia è addirittura aumentato. La società al momento quantifica in «due-tre settimane» i tempi di recupero, ciò significa che Giaccherini salterà le partite con Genoa ed Empoli e tornerà verosimilmente disponibile per la ripresa del campionato, il 6 gennaio, a San Siro contro il Milan.
TERZO INFORTUNIO. Giaccherini ha già saltato un mese di campionato. Era stato uno stiramento muscolare a bloccarlo, il 14 settembre, nella sfida di Marassi contro la Sampdoria. Una settimana di riposo e subito sciaguratamente - in campo. E di nuovo l’infortunio. Strappo, questa volta. In casa, al Dall’Ara, il 27 settembre contro l’Udinese, sempre allo scoccare della mezzora, come se un sortilegio lo perseguitasse. Senza Giaccherini il Bologna aveva vinto col Frosinone, perso a Firenze, allo Juventus Stadium, in casa col Palermo. Era tornato a Modena, contro il Carpi, e aveva contribuito alla vittoria del Bologna. Quella fu la tappa che diede a Delio Rossi l’illusione di poter durare a lungo sulla panchina rossoblù. L’arrivo di Donadoni sulla panchina rossoblù è coinciso con la crescita di Giaccherini che, una ventina di giorni fa, aveva ritrovato la convocazione in nazionale. Ora un altro stop. Che non compromette nulla. Ma va a interrompere di nuovo il campionato di Giaccherini, uno su cui - negli ultimi due anni - la buona sorte non ha vigilato con dovere. In Premier League perse un’intera stagione, ora siamo già al terzo stop in tre mesi.
Terzo infortunio stagionale dopo gli stop con Samp (stiramento) e Udinese (strappo)
Si spiegano bene i dubbi che aveva avuto Donadoni prima della sfida contro il Napoli